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Catania – Da Aci Castello alla Zona industriale i ponti a rischio

Desiree Miranda

Catania – Da Aci Castello alla Zona industriale i ponti a rischio

sabato 24 Novembre 2018

Ancora irrisolte le criticità riscontrate in estate sui viadotti in zona Passo Martino

CATANIA – Allagamenti, pericolo crolli, strade dissestate. C’è di tutto un po’ nel territorio catanese e la gente è sempre più preoccupata per la propria incolumità tra le strade cittadine. Le responsabilità sono diverse come diversi sono i proprietari dei beni pubblici, quindi non sempre è facile e tempestivo l’intervento.
 
È di pochi giorni fa, ad esempio, la notizia della possibilità che uno dei ponti di Acitrezza possa cedere tanto che, l’amministrazione ha dovuto istituire l’obbligo del senso unico nel tratto interessato: tra via Livorno, la ex strada statale 114 di Aci Castello, nel tratto coincidente con il ponte su via Spagnola. In questo caso la responsabilità è del Comune di Acicastello e il Genio civile è stato chiamato in causa come consulente per l’intervento. “Il sopralluogo dei tecnici del Genio civile di Catania che hanno riscontrato un lieve, ma significativo, cedimento della struttura, ha fatto scattare un campanello d’allarme tale da richiedere l’alleggerimento del carico viario soprastante a cominciare dai mezzi pesanti (vietato il transito di quelli superiori a 35 quintali), ed il limite di velocità a 20 km/h.”, si legge nel comunicato.
 
Dopo il crollo del ponte di Genova i controlli sono più intensi e se gli interventi sono sempre tanti, almeno per il pericolo crollo dei ponti di proprietà del Comune di Catania, si può stare abbastanza tranquilli secondo quanto riferisce al nostro giornale l’assessore del delega alla protezione civile del Comune, Alessandro Porto.
 
Sebbene infatti “il nostro ruolo per la protezione civile è su segnalazione” – spiega Porto “per quanto riguarda la nostra competenza abbiamo fatto un monitoraggio e anche qualche intervento come alla circonvallazione, sul viadotto che si incontra salendo da via Vincenzo Giuffrida. Praticamente sono stati ricoperti i ferri che con il cedimento del cemento soprastante erano alla mercé delle intemperie e questo li avrebbe deteriorati velocemente, creando problemi di stabilità”, dice.
 
Non solo. Il monitoraggio ha interessato anche il viadotto nel parcheggio dell’Amt e grazie a una segnalazione “siamo intervenuti e abbiamo risolto il problema in tangenziale”, aggiunge Porto.
 
Rimane praticamente irrisolto, invce, il problema riscontrato questa estate su due viadotti in zona passo Martino di proprietà della Città metropolitana. Fu interessato anche il Prefetto ed erano stati stabiliti 60 giorni di monitoraggio a seguito dei quali decidere quale intervento effettuare, ma ad oggi non è cambiato nulla. “Abbiamo sollecitato una relazione per avere informazioni in merito alla scadenza dei 60 giorni, a fine ottobre, ma non abbiamo ancora ricevuto risposta”, afferma.
 
Se i controlli per i ponti e i cavalcavia si sono intensificati negli ultimi mesi, ciò che è sempre mancato alla città di Catania sono le manutenzioni. È un problema diffuso in ogni campo, ma quando fuoriescono liquami dai tombini, come in questi giorni sta accadendo nel rione Balatelle di San Giovanni Galermo, oltre al disagio abitativo bisogna fare i conti con un vero e proprio pericolo igienico. Una situazione già verificatasi e più volte denunciata negli edifici del rione, quasi tutti di proprietà dello Iacp di Catania.
 
“In passato si era sempre provveduto ad inviare un camion per l’espurgo pozzi neri per contenere il problema. Soluzioni tampone che non hanno risolto nulla ed adesso il rione Balatelle, ancora una volta, si ritrova a dover affrontare l’ennesimo disagio”, dichiara Vincenzo Parisi, presidente del comitato cittadino “Romolo Murri”.

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