In crescita del 13% il settore agrituristico in Sicilia - QdS

In crescita del 13% il settore agrituristico in Sicilia

Roberto Pelos

In crescita del 13% il settore agrituristico in Sicilia

venerdì 30 Novembre 2018

Centro studi Confagricoltura: 858 le strutture presenti nella nostra Isola nel 2017 (99 in più rispetto all’anno passato). A livello nazionale le aziende agrituristiche sono cresciute del 3,3% raggiungendo quota 23.400 ed attualmente rappresentano l’1,6% delle aziende agricole

AREZZO – Sono 858 gli agriturismi in Sicilia nel 2017; lo riferisce il centro studi di Confagricoltura, che ha elaborato i dati Istat. Secondo l’associazione che tutela gli agricoltori, la nostra regione, è tra quelle dove tra il 2016 e l’anno scorso si registrano i maggiori incrementi in questo comparto (+99), dopo il Lazio (+306) e l’Umbria (+121) e in termini percentuali la nostra terra, che si attesta al +13%, viene superata soltanto dal Lazio (+32,3%).
 
La Sicilia è la realtà del Meridione in cui viene rilevato il più gran numero di agriturismi; infatti in Sardegna se ne registrano 807, in Campania 677, in Calabria 608, in Puglia 725, in Basilicata 180. La nostra terra è purtroppo indietro invece rispetto alle regioni del Centro-Nord, prima fra tutte la Toscana, che è la realtà italiana a far rilevare il maggior numero in assoluto di agriturismi (4.568), ma anche in confronto al Trentino Alto-Adige (3.651), alla Lombardia (1.637), al Veneto (1.425), all’Umbria, di cui abbiamo detto poc’anzi (1.373), al Piemonte (1.305), all’Emilia-Romagna (1.167).
 
A livello nazionale, le aziende agrituristiche nel 2017 sono cresciute del 3,3%, raggiungendo quota 23.400 ed attualmente rappresentano l’1,6% delle aziende agricole. Rispetto ai dati medi nazionali, quelli medi regionali presentano grandi differenze: per incidenza del numero di aziende agrituristiche sul numero di aziende agricole, è al primo posto la Provincia Autonoma di Bolzano (16,6%), seguita dalla Liguria (9,9%) e dalla Toscana (6,9%); in Abruzzo e in tutte le regioni del Mezzogiorno (esclusa la Sardegna) questo dato è inferiore all’1%.
 
Per quel che attiene alla densità media delle aziende agrituristiche sul territorio agricolo (rapporto fra superficie agricola totale e numero di imprese agrituristiche) primeggia la Liguria con una media di un’azienda agrituristica ogni 62 ettari di Sat; seguono la Provincia Autonoma di Bolzano (142 ettari), e la Toscana (284 ettari). Le densità più basse si rilevano in Basilicata (3.552 ettari), Sicilia (1.782), Molise (1.780). In generale la densità di aziende agrituristiche nelle regioni del Mezzogiorno (e in Abruzzo) è superiore ai 1000 ettari; oltre i 1000 ettari sono anche la densità di Valle d’Aosta (1.692), Lombardia (1.743), Emilia-Romagna (1.155).
 
A fare registrare gli incrementi più significativi sono le aziende che offrono equitazione (+10,2%), attività sportive (+5,2%), degustazione dei prodotti (+4,2%) e altre attività di intrattenimento (+10,5%); incrementi inferiori si registrano per l’offerta di alloggio (+2,6%) e di ristorazione (+0,7%). Le aziende agrituristiche di montagna (49%) e di pianura (21%) si trovano soprattutto al Nord, quelle di collina prevalgono invece al Centro (78%).
 
La presentazione del rapporto sulle aziende agricole che operano nel settore del turismo si è svolta in occasione di “Agri@tour 2018”, il salone dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale di Arezzo.
 
Cosimo Melacca, presidente di Agriturist (associazione nazionale per l’agriturismo, costituita da Confagricoltura), ha sottolineato: “Da Nord a Sud il nostro territorio è il valore aggiunto che offre l’Italia. Occorre riuscire a valorizzare questo brand con un progetto organico di promozione del turismo, capace anche di fare ordine nell’offerta.
 
Le campagne, le acetaie, le cantine, i caseifici, i frantoi – ha aggiunto – fanno grande la nostra enogastronomia, e potranno così contribuire ancora di più allo sviluppo dell’economia e dell’agricoltura italiana”.

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