Frumento Bio da Roma l’ok alla rotazione. Scongiurato il pericolo di riduzione della produzione - QdS

Frumento Bio da Roma l’ok alla rotazione. Scongiurato il pericolo di riduzione della produzione

Frumento Bio da Roma l’ok alla rotazione. Scongiurato il pericolo di riduzione della produzione

venerdì 30 Novembre 2018

Salvo Massimino ANGA Confagricoltura, “un risultato che importante ottenuto grazie alla nostra segnalazione e all’impegno di associazioni e Regione Sicilia”

Grazie all’impegno di Giovani di Confagricoltura – ANGA, di Confagricoltura, del CREA – ACM (Centro di ricerca per l’agrumicoltura e le colture mediterranee), dei Dipartimenti di Scienze Agrarie delle università di Palermo e Catania, dell’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera, del Dipartimento Agricoltura e Foreste della Regione Sicilia, dell’Associazione Simenza e delle altre associazioni di categoria, la deroga per coltivare grano duro con cadenza biennale è stata ottenuta.
 
Fondamentale l’apporto di Salvo Massimino, rappresentante ANGA nella Federazione Nazionale Cerealicola di Confagricoltura, il quale con grande professionalità e competenza sin da subito ha messo in evidenza il problema e lavorato incessantemente per la soluzione.
 
“Con il nuovo decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 5 settembre scorso, è stata apportata una sostanziale modifica che di fatto limita di molto la possibilità di eseguire la pratica del sovescio (durata minima 70 giorni) che gli agricoltori avevano iniziato ad attuare dall’entrata in vigore del precedente DM del 2009 e che consentiva – ancorché tra mille difficoltà – di coltivare grano duro con cadenza biennale”, spiega Massimimo.
 
Sulle novità del decreto posizione assunta da Confagricoltura Sicilia e dal Rappresentante FNP Cereali Alimentari dei Giovani di Confagricoltura – ANGA è stata chiara sin dall’inizio: “i vincoli pedoclimatici del nostro territorio rendono estremamente difficoltosa l’individuazione di coltivazioni alternative al grano duro, pertanto è necessario che venga concessa la possibilità di coltivare tale specie ad anni alterni, al fine di mantenere vitali intere comunità rurali che da essa dipendono”.
 
“Per fronteggiare la situazione il 31 ottobre scorso è stato convocato un tavolo tecnico dal Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura e Foreste della Regione Sicilia – Carmelo Frittitta – al quale hanno preso parte Confagricoltura, le altre principali sigle sindacali, l’associazione Simenza – il CREA – ACM (Centro di ricerca per l’agrumicoltura e le colture mediterranee), l’Istituto Ballatore ed i dipartimenti di Agraria delle Università di Catania e Palermo”, racconta il rappresentante Anga, ricostruendo la vicenda. “Dall’incontro è emersa la volontà unanime di presentare richiesta ufficiale al Mipaaft per la concessione di una deroga, giunta ieri dal ministero”.
 
“Se non avessimo segnalato il problema e non ci fossimo adoperati per trovare una soluzione la produzione del frumento duro biologico in Sicilia si sarebbe ridotta di un terzo”, conclude il rappresentante ANGA nella Federazione Nazionale Cerealicola di Confagricoltura.

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