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Catania – Metro, in crisi l’azienda che esegue i lavori. Fce: rallentamenti, ma nessuno stop ai cantieri

Melania Tanteri

Catania – Metro, in crisi l’azienda che esegue i lavori. Fce: rallentamenti, ma nessuno stop ai cantieri

lunedì 03 Dicembre 2018

ESCLUSIVO. La Cmc di Ravenna ha chiesto il concordato preventivo con “riserva” per evitare il fallimento. Intervista al dg, Salvatore Fiore, che rassicura i lavoratori: “Non sono oggetto della procedura”

CATANIA – Richiesta di ammissione alla procedura di concordato preventivo con "riserva" da parte della Cmc di Ravenna. Il colosso dell’edilizia, che da tempo non naviga in buone acque, ha presentato la richiesta al Tribunale per evitare il fallimento. Come riporta il “Resto del Carlino”, che pubblica la nota dell’azienda, “Cmc ritiene che, nell’attuale frangente di tensione finanziaria di cassa, l’accesso al concordato con riserva rappresenti il percorso più efficace per porre in sicurezza il patrimonio della società e tutelare, in tal modo, tutti i portatori di interessi”.
 
Preoccupati i lavoratori dei cantieri catanesi, dal momento che la società sta realizzando il primo lotto della tratta della metropolitana Nesima – Misterbianco, che dovrebbe vedere la luce entro l’anno prossimo. Anche se, con il concordato con riserva, la società può conservare la gestione della propria impresa, bloccando le azioni dei creditori con cui poter trovare successivamente anche un accordo senza rischiare di subire la dichiarazione di fallimento.
 
Un aspetto che, dunque, non dovrebbe avere conseguenze negative sui cantieri catanesi, se non lievi. Come conferma al Quotidiano di Sicilia il direttore generale della Ferrovia circumetnea, Salvatore Fiore. “Con la richiesta di concordato – spiega il dirigente – viene garantita la continuità di impresa; si congelano i debiti e si procede con un piano di rientro, ma i cantieri remunerativi, come il nostro, non avranno alcune conseguenza o problema, se non qualche rallentamento”.
 
Nessuno stop, dunque, ma solo qualche possibile lieve ritardo. “Siamo fiduciosi che nulla accadrà ai nostri cantieri se non qualche ritardo che, comunque, potremo recuperare – sottolinea ancora Fiore che rassicura anche i dipendenti. I lavoratori non sono oggetto del concordato preventivo” – evidenzia.
 
Maggiori dettagli domani in edicola sul Quotidiano di Sicilia.

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