Gianfranco Fallica, un consulente finanziario, ha sparato con una pistola alla moglie Vincenza Palumbo e ai figli di sei e quattro anni, e poi si è suicidato. Un precedente due anni fa nella stessa cittadina alle falde dell'Etna

Un’autentica strage quella compiuta a Paternò, alle falde dell’Etna, da un consulente finanziario di 35 anni, Gianfranco Fallica, che con una pistola calibro 22 legalmente detenuta ha ucciso la moglie Vincenza Palumbo, di 34 anni, i suoi due figli, Angelo Daniele e Francesco Gabriele, rispettivamente di sei e quattro anni, e poi si è suicidato.

 

La tragedia è avvenuta intorno alle 11,30 nella camera da letto della casa in cui abitava la famiglia, in via Libertà 25, nel centro del paese.

 

I corpi della donna e dei bambini erano sul letto, quello dell’uomo a terra con accanto l’arma.

 

 

A fare il tragico ritrovamento è stato il padre della donna, allarmato dal fatto che la figlia e il genero non si fossero fatti sentire.

 

In possesso di una copia delle chiavi dell’appartamento è entrato in casa e ha fatto la tragica scoperta, ed ha avvisato i Carabinieri del comando provinciale di Catania e della compagnia di Paternò.

 

A chiarire con maggiore certezza la dinamica sarà l’esame esterno dei corpi che sarà eseguito dal medico legale, che ha comunque sostanzialmente confermato l’ipotesi di omicidio-suicidio.

 

La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta oordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro, dall’aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Salvatore Distefano, e ha disposto l’autopsia sui corpi.

 

Una prima ipotesi sulle cause scatenanti della tragedia è stata individuata nella gelosia dell’uomo nei confronti della moglie, ma non si escludono neanche cause legate all’andamento economico della famiglia.

 

La tragedia è avvenuta nella camera da letto della casa della famiglia, al piano superiore della casa a due livelli.

 

Fallica, come detto, era un consulente finanziario, titolare di un’agenzia che aveva aperto da poco a Paternò.

 

La moglie era casalinga, ma aiutava spesso i genitori proprietari di un ristorante, il "Villa delle Muse".

 

 

La famiglia era nota nel paese, e quando si è sparsa la notizia della strage in tanti si sono recati sotto l’abitazione dei Fallica, rimanendo muti, attoniti.

 

Sul balcone un pupazzo di neve creato con bicchieri di plastica, a ricordare che sta per arrivare Natale.

 

"Una tragedia che non riusciamo a spiegarci" ha commentato il sindaco di Paternò, Nino Naso, arrivato nella casa della tragedia.

 

"Era – ha detto – una famiglia perbene, di lavoratori. La città tutta soffre, non possiamo far altro che stringerci attorno ai familiari e ai parenti. Questa famiglia mancherà a tutti noi".

 

 

Sei anni fa Paternò era stata scossa da un altro omicidio-suicidio: Salvatore Paternò, gestore di un autolavaggio, aveva dato appuntamento alla ex compagna, Enza Anicito, e, quando questa aveva rifiutato la sua proposta di tornare insieme, l’aveva uccisa con una pistola calibro 9 corto.

 

Poi aveva puntato l’arma su Sonia, figlia di un precedente matrimonio della donna, ma per fortuna l’arma si era inceppata. Poi l’uomo, dopo essersi recato a pregare in una vicina chiesa, si era suicidato sparandosi due colpi al petto.