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Cosa regalano gli italiani per il Natale

redazione

Cosa regalano gli italiani per il Natale

martedì 11 Dicembre 2018

Lo studio dell’Unione nazionale consumatori elabora i dati Istat sulle spese natalizie. Al primo posto cosmetici e prodotti di profumeria, in calo calzature e articoli da viaggio

ROMA – L’Unione nazionale consumatori ha condotto uno studio sulle spese di Natale, stimando la top ten delle vendite natalizie 2018, non in base ai soliti sondaggi, ma elaborando i dati Istat degli anni passati.
 
I risultati sono clamorosi! I giocattoli non sono più al primo posto delle vendite natalizie, come voleva la tradizione, ma slittano in seconda posizione!
 
E questo non solo per il 2018, ma anche per gli anni passati, dato che l’Istat ha rivisto quest’anno le serie storiche.
 
Ebbene, al primo posto ci sono i prodotti per la cura della persona: cosmetici, profumi….
 
Va comunque precisato che nella voce giochi non sono inclusi quelli elettronici, oggi molto di moda, dato che l’Istat li inserisce nelle dotazioni per l’informatica.
 
“Oggi, grazie alla società digitale i bambini, e questo forse non è sempre un bene, giocano anche con cose che non sono giocattoli, ma prodotti sempre più tecnologici come i braccialetti contapassi. Chiediamoci se questo è un bene o in alcuni casi, come per gli smart speaker, si rischia di deresponsabilizzare il genitore” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
 
Al primo posto per il prossimo Natale, dunque, i prodotti di profumeria e per la cura della persona, come i cosmetici, creme viso-corpo, creme antirughe, trousse trucchi, al secondo i giocattoli (Giochi, giocattoli e articoli sportivi), al terzo gli elettrodomestici (televisori, tostapane, caffetterie elettriche, rasoi elettrici, radiosveglie …).
 
Seguono, in quarta posizione, prodotti di cartoleria e libri (calendari, penne, agende…), poi i generi casalinghi (utensili da cucina, cristalleria da tavola, porcellane, ceramiche), in sesta posizione smartphone e computer (dotazioni per l’informatica e la telefonia, come cordless, stampanti), poi foto-ottica e strumenti musicali (binocoli, microscopi, telescopi), in ottava posizione gioielli, orologi, cornici, oggetti d’oro o argento, fiori e piante (altri prodotti), segue abbigliamento e pellicce (guanti e cinture non in pelle, cravatte) e, in decima posizione, gli alimentari.
 
Le calzature, articoli in pelle e da viaggio (valige, borse, portafogli …), con l’introduzione dell’e-commerce, spariscono per la prima volta dalla top ten, scendendo in undicesima posizione.
 
Lo studio analizza, per ogni gruppo di prodotti, l’aumento delle vendite che si registra per Natale, stilando la classifica dei prodotti che segnano il maggior incremento di spesa, non in euro, in valore assoluto, ma in termini percentuali rispetto alle vendite che si registrano normalmente negli altri mesi.
 
I prodotti di profumeria e per la cura della persona, vincitori della classifica, a dicembre registrano un rialzo delle vendite del 57,6%, giochi e giocattoli sotto Natale risalgono del 57%, gli elettrodomestici del 46,4%.
 
Gli alimentari sono in decima posizione, con un + 19,8%. La voce include sia l’aumento di spesa che si registra per il pranzo di Natale sia i regali a base di cibo, come i prodotti di pasticceria ed i vari dolciumi. Il rialzo minore rispetto alle altre divisioni dipende dal fatto che la spesa alimentare è consistente ed elevata durante tutto l’anno, a differenza di prodotti più specificatamente natalizi come i giocattoli: da qui l’incremento minore.
 
Si segnala, comunque, che prima della revisione delle serie Istat, gli alimentari non erano mai entrati nella top ten.
 
“La nostra non è la classifica dei regali più graditi ma di quelli che vengono normalmente fatti. Non sappiamo, cioè, se chi li riceve poi li apprezza. Quello che è certo è che i prodotti per la cura della persona, come profumi e creme, sono molto donati, forse anche perché sono regali facili da fare, che non richiedono grandi sforzi di immaginazione e hanno prezzi per tutte le tasche” conclude Dona.

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