Premio Danzuso: una ribalta per la Sicilia migliore - QdS

Premio Danzuso: una ribalta per la Sicilia migliore

Patrizia Penna

Premio Danzuso: una ribalta per la Sicilia migliore

mercoledì 12 Dicembre 2018

Applausi ed entusiasmo per la qualità dei personaggi che hanno ricevuto i riconoscimenti nel Galà del foyer del Bellini condotto da Marina Cosentino. Ad Andò il riconoscimento alla carriera

Una ribalta per la Sicilia migliore.
 
Il Galà del premio Domenico Danzuso, giunto alla diciassettesima edizione, si è confermata un’occasione per conferire riconoscimenti alle eccellenze nel mondo dello spettacolo e della cultura.
 
A cominciare da Roberto Andò, una delle figure più importanti nel panorama non solo cinematografico e teatrale ma culturale della Sicilia e del Paese, che ha ricevuto il premio alla carriera dalle mani di Lina Polizzi, moglie di Domenico Danzuso.

La luminosa carriera
di Roberto Andò
 
Amico di Sciascia e Pinter, regista, solo per enumerare gli ultimi lavori, nel cinema del "Tiresia" con Andrea Camilleri, "Il manoscritto del principe", "Una storia senza nome" con Gassmann e la Ramazzotti, ma anche della "Tempesta" che ha debuttato nei giorni scorsi al Biondo di Palermo. Proprio a uno spettacolo per il Biondo, "La foresta-radice-labirinto" di Italo Calvino, del 1987, risale l’incontro – e l’amicizia – tra Domenico Danzuso e Andò. E adesso si parla di riprendere, a Palermo e a Catania, quello spettacolo, che aveva scene di Renato Guttuso, marionette di Eugenio Monti Colla e musiche del catanese Francesco Pennisi.
 
Due i premi speciali per la Cultura, al grande museologo Peppino Ortoleva, che, premiato dall’assessore alla Cultura Barbara Mirabella, ha parlato con lei del progetto del Museo della città portato avanti con la Scuola Superiore dell’Università di Catania, e Virgilio Piccari.
 
Piccari premiato
da Carlo Alberto Tregua
 
Il direttore uscente dell’Accademia di Belle Arti di Catania è stato premiato dal direttore del Quotidiano di Sicilia Carlo Alberto Tregua, il quale ha sottolineato lo straordinario lavoro compiuto da Piccari nell’aprire l’Istituzione alla città e trasformandola in un motore di Cultura.
 
L’Accademia, oggi diretta da Vincenzo Tromba, ha dato con i suoi docenti un grande contributo alla manifestazione: il marchio del premio è di Gianni Latino, e le sculture del riconoscimento, in ottone e pietra lavica, sono di Pier Luigi Portale.
 
Adriano Pricoco, poi, ha accompagnato con Tromba sulla scena un suo studente, Simone Placenti, che ha ricevuto la borsa di studio consegnata da Giuseppe Fichera su delega del presidente del Lions Catania Host Alfino Liotta, per aver realizzato un video contro quel bullismo del quale è stato vittima.
 
Antonello Piraneo, "Un premio
per la voglia di riscatto
di Catania"
 
Il direttore del quotidiano "La Sicilia" Antonello Piraneo – consegnando il riconoscimento alla memoria ad Alessandro, figlio dell’attore e regista Gilberto Idonea, l’erede di Musco, recentemente scomparso -, ha definito il Premio Danzuso "Una manifestazione che dona consapevolezza del proprio valore a una città con una grande voglia di riscatto e costruisce ponti con importanti realtà culturali siciliane e non".
 
Una Catania che costruisce e si scommette, dunque, quella mostrata dal Premio Danzuso, come emerso dal dialogo tra il critico del Giornale di Sicilia Totò Rizzo – non solo uno dei punti di riferimento italiani in questo settore ma anche importante drammaturgo – e Roberto Grossi, sovrintendente del Bellini, che gli ha consegnato il riconoscimento. E il riferimento è alla "Capinera", il "melodramma moderno" di Mogol e Gianni Bella presentato in prima mondiale nei giorni scorsi proprio dal teatro lirico etneo.
 
Una manifestazione
voluta dalla città
 
A sostenere il premio, patrocinato dal Comune di Catania, da qualche anno sono Scam, Accademia, Lions Catania Host, Teatro Stabile, Massimo Bellini, Brancati, Istituto siciliano di Storia dello spettacolo, Fondazione Domenico Sanfilippo, Istituto musicale Vincenzo Bellini, Soroptimist Club Catania e Fondazione Marilù Tregua. Ma anche sponsor tecnici senza i quali la manifestazione non potrebbe svolgersi: Asmundo di Gisira art market living boutique e Vision Sicily.
 
Grandi applausi poi per gli interpreti che si sono susseguiti sulla scena: l’attrice Graziana Maniscalco, premiata dal regista e produttore Orazio Torrisi, la quale ha emozionato il pubblico recitando una poesia di Baudelaire, e il mezzosoprano Sonia Maria Fortunato, impegnata con "La Capinera", e che, dopo la consegna del riconoscimento da parte della vicepresidente della Scam, Annarita Fontana, ha eseguito, accompagnata al piano da Paola Selvaggio, un’aria dai belliniani "Capuleti".
 
Gli applausi per Lo Monaco
e Ketty Teriaca
 
Entusiasmo, poi, per quello straordinario attore che è Sebastiano Lo Monaco, il quale ha fatto rivivere la vicenda di Paolo Malatesta e Francesca da Rimini recitando un passo dell’Inferno dantesco. E ha poi anticipato che sta lavorando con il direttore artistico dello Stabile Laura Sicignano a un progetto su Catania. Città in cui, come ha sottolineato la vicepresidente dell’ente, Lina Scalisi, che ha premiato Lo Monaco, il teatro non solo gode di buona salute, ma è in netta risalita.
 
Lo stesso può dirsi per la musica con l’Istituto Bellini – applaudita l’esibizione dell’allievo Giovanni Bertolazzi al pianoforte- e attività concertistiche, come "Classica e dintorni" organizzata dall’Associazione Darshan della quale è direttore artistico la pianista Ketty Teriaca, concertista di fama internazionale che ha ricevuto il premio dalla presidente dell’Istituto musicale Vincenzo Bellini Graziella Seminara. E oltre a esibirsi con i violinisti Heloise Geoghegan e Francesco Toro eseguendo musiche di Shostakovich, ha chiuso suonando "Smile" di Charlie Chaplin – con gli allievi dell’Istituto Bellini Antonio Angelico, Francesco Angelico, Carlotta Cosentino e Simone Molino, in omaggio allo scomparso storico e critico cinematografico Sebastiano Gesù. Il premio alla memoria, consegnato da Sarah Zappulla Muscarà, presidente del Comitato scientifico dell’Istituto di Storia dello spettacolo siciliano, è stato ritirato dalla moglie e dalla figlia, Rosa e Chiara Gesù.
 
L’entusiasmante sorpresa
del Neon Teatro
 
Una Catania capace di stupire, sorprendere, entusiasmare, dunque, come ha fatto il Neon Teatro di Monica Felloni e Piero Ristagno, proponendo un "miracoloso spettacolo dell’impossibile": Danilo Ferrari, tetraplegico, che ha scritto parte dei testi della piece "Ciatu" utilizzando un pc collegato alle palpebre, e Alfina Fresta, cantante dalla voce angelica, hanno dominato la scena sostenuti, fisicamente, da Maria Stella Accolla, Stefania Licciardello e Manuela Partanni.
Il riconoscimento al Teatro Neon è stato consegnato da Maria Grazia Patanè, presidente del Soroptimist international club Catania.
 

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