Asili nido in Sicilia, solo per 1 bimbo su 10 - QdS

Asili nido in Sicilia, solo per 1 bimbo su 10

Roberto Pelos

Asili nido in Sicilia, solo per 1 bimbo su 10

giovedì 13 Dicembre 2018

Analisi dell’Unione europea delle cooperative Uecoop realizzata su dati Istat: spesa di 1,5 mld l’anno. Messina la provincia in Sicilia con la maggior disponibilità di posti per bambini da 0 a 2 anni

ROMA – Gli asili nido sono molto importanti per i più piccoli; sin dalla più tenera età, infatti, imparano a socializzare con i loro coetanei e iniziano l’importante percorso per la loro crescita.
 
Purtroppo però non tutti i bambini godono della stessa possibilità di accedere alle strutture e usufruire nel migliore dei modi di questo fondamentale momento della loro vita e iniziare successivamente, nella maniera più adeguata, il percorso di studi che li porterà a divenire, con l’apporto necessario dei genitori, gli uomini e le donne del domani. E’ dunque necessario, a questo punto in molti casi, accedere ad un servizio alternativo.
 
Secondo un’analisi dell’Unione europea delle cooperative Uecoop, realizzata su dati dell’Istituto nazionale di statistica (Istat) in relazione all’aumento a 1.500 euro all’anno del buono per l’iscrizione in asili nido pubblici o privati previsto dalla legge di bilancio ed esteso anche al triennio 2019- 2021, soltanto un bambino su cinque, nel nostro Paese, ha la possibilità di un posto all’asilo nido; da sottolineare come le famiglie spendano ogni anno più di 286 milioni di euro per i servizi dell’infanzia.
 
Il bonus asilo nido fa parte delle misure a supporto delle famiglie e al loro reddito ed è, più precisamente, un contributo economico che lo Stato riconosce dal 2016 ai genitori di bambini e bambine per le loro rette nelle strutture. La somma rientrante nell’aiuto statale è sia quella per asili pubblici sia privati.
 
In Sicilia, un bambino su dieci ha la possibilità di accedere in un asilo nido o in qualche servizio per l’infanzia per piccoli entro i due anni di età, per una spesa, a livello regionale, di 57,3 milioni di euro. I posti autorizzati nella nostra regione sono oltre 12 mila.
 
Scendendo maggiormente nei dettagli, secondo l’indagine dell’Unione europea delle cooperative Uecoop, la provincia siciliana con la disponibilità più alta di posti per i bambini da zero a due anni è Messina con il 15,2%, seguita da Agrigento con l’11,9%, Siracusa, dove si raggiunge la quota dell’11,3% ed Enna con il 10,9%. Le percentuali diminuiscono a partire da Ragusa (9,9%) mentre Trapani è al 9,4%, Caltanissetta si attesta all’8,4%, Catania al 7,4% e Palermo al 7,1%.
 
Da Uecoop mettono in risalto il ruolo dei servizi rivolti alle famiglie, specialmente quelli a vantaggio dei più piccoli in special modo quando, a causa degli impegni lavorativi, i genitori sono assenti e impossibilitati ad affidare i loro figli a terze persone.
 
“I servizi di welfare famigliare sono sempre più importanti – spiegano – e quelli legati all’infanzia hanno ormai un ruolo strategico soprattutto in presenza di due genitori che lavorano entrambi e che non hanno parenti a cui affidare i figli nelle ore di assenza fuori casa”. Da Uecoop parlano dell’importanza assunta nel tempo delle strutture aziendali.
 
“La spesa per gli asili dell’infanzia in Italia – rileva Uecoop – sfiora 1,5 miliardi di euro all’anno con oltre 350 mila posti autorizzati su un totale di 1,4 milioni di bambini fra zero e due anni potenziali utenti. Per rispondere a questa domanda di assistenza – sottolinea Uecoop – sono sempre più diffusi nelle grandi aziende anche asili per i figli dei dipendenti oppure iniziative di mininido con “tate” che seguono piccoli gruppi di bambini in grandi appartamenti attrezzati. Servizi che sia nel pubblico che nel privato – conclude Uecoop – sono spesso realizzate con il contributo di cooperative in grado di offrire personale già formato e locali adatti”.

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