Sindacati, ultima chiamata per il Governo Musumeci - QdS

Sindacati, ultima chiamata per il Governo Musumeci

Raffaella Pessina

Sindacati, ultima chiamata per il Governo Musumeci

sabato 15 Dicembre 2018

Cgil su stallo dell’azione politica: “Senza risposte sarà mobilitazione inevitabile”. “Esecutivo senza maggioranza e senza un’idea di sviluppo”

PALERMO – Il Governo Musumeci ha incassato l’ok dal Parlamento alle variazioni di bilancio. Ma non sono mancate le polemiche a margine della seduta. Il presidente dei Questori e deputato di #Diventerà Bellissima, Giorgio Assenza l’ha definita “Una buona manovra malgrado tutto”: “Inutile nascondersi dietro il canonico dito – ha detto Assenza – Le risorse, al momento sono quello che sono: limitate. Alla fine, possiamo ritenerci soddisfatti e i siciliani possono tirare un sospiro di sollievo”.
 
Di votazione “farsa”, invece, parla il M5s. “La variazione – ha detto il capogruppo Francesco Cappello – era e resta una manovra certamente del tutto inadeguata, anche dopo la riscrittura. Non risolve i problemi dei Comuni e continua a contenere autentiche marchette in favore dei componenti della maggioranza che non hanno perso il vizio di introdurre provvedimenti di carattere localistico, anni luce distanti dal tenore di quelli che contraddistinguono l’attività legislativa del Parlamento regionale siciliano”.
Criticati i tagli ai fondi per i disabili e i comuni. Non è soddisfatto nemmeno Claudio Fava dell’opposizione che ha definito la manovra come una “minifinanziaria” sulla quale ha votato contro e considera “irrisolti i temi di fondo dell’Isola”.
 
Soddisfatta Marianna Caronia, soprattutto per la norma sui Pip, “che potranno avere una garanzia salariale anche nel caso in cui la Corte Costituzionale bocciasse la possibilità di transito in Resais – ha detto Caronia – e questo serve a garantire anche le amministrazioni che beneficiano dei servizi di questi lavoratori. Un risultato importante raggiunto per evitare una vera e propria emergenza sociale. Parzialmente soddisfatto il capogruppo del Pd all’Ars Giuseppe Lupo: “Abbiamo lavorato con senso di responsabilità per fronteggiare una grave situazione di crisi, consentendo di sbloccare servizi essenziali per i cittadini e di pagare stipendi arretrati a tanti lavoratori”. Lupo critica il rifiuto del governo alla richiesta del Pd di confermare i fondi per i diritti dei disabili, la mancata attuazione alla norma per il reddito di inclusione per le fasce più deboli della popolazione e soprattutto la mancata presentazione della legge di stabilità e del bilancio di previsione 2019”.


Soddisfatto il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, che al perdurare delle polemiche in Aula, accompagnate da emendamenti che rallentavano i lavori per la approvazione delle variazioni, ha sospeso l’Aula riunendo i capigruppo, che hanno trovato l’accordo sulla riscrittura del ddl in un unico maxiemendamento.
 
Desisamente negativo, infine, il giudizio dei sindacati. “Di fronte a una situazione economico sociale grave come quella della Sicilia è preoccupante dovere quotidianamente constatare che alla guida della regione c’è un governo senza maggioranza, cosa che si traduce nello stallo dell’azione politica, come dimostrano gli ultimi eventi all’Ars”. “Se non arriveranno risposte per il mondo del lavoro – ha aggiunto – la mobilitazione sarà inevitabile. Anche perché sono carenti e sporadiche con questo governo anche le relazioni sindacali palesando di continuo che questo è un esecutivo che oltre a non avere maggioranza non ha neanche un’idea di sviluppo”.

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