Ars, corsa per evitare l'esercizio provvisorio. Micciché fa filtrare un certo pessimismo - QdS

Ars, corsa per evitare l’esercizio provvisorio. Micciché fa filtrare un certo pessimismo

Raffaella Pessina

Ars, corsa per evitare l’esercizio provvisorio. Micciché fa filtrare un certo pessimismo

giovedì 20 Dicembre 2018

Dubbi sulla possibilità di approvare in tempo i documenti necessari. Critiche dal Pd. Ieri la conferenza stampa per gli auguri di Natale con il presidente Ars

PALERMO – Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, ha incontrato la stampa per i tradizionali auguri di Natale e ha colto l’occasione per fare un bilancio degli ultimi mesi a Sala d’Ercole.
 
Per Micciché, a differenza di Camera e Senato l’Ars ha posto dei limiti agli stipendi. Come si ricorderà all’inizio dell’anno erano scoppiate feroci polemiche attorno alle sue dichiarazioni sulla possibilità di aumentare i compensi per i dirigenti dell’Ars: il presidente ha riferito che per il 2018 il Parlamento è costato ai siciliani 4 milioni di euro in meno (154 milioni di euro).
 
Ad aprile di quest’anno era intervenuto sulla questione il deputato Vincenzo Figuccia, criticando i costi dell’Assemblea regionale siciliana: “Non può sfuggire a nessuno che i costi di questa Assemblea sono evidentemente troppo alti. La Lombardia, per esempio, che ha più o meno la stessa estensione del territorio siciliano, costa esattamente la metà, con una spesa di circa 80 milioni di euro”.
 
Sul fronte politico Miccichè ha tuonato contro il reddito di cittadinanza del Governo nazionale e ha dichiarato che Forza Italia non prevede in Sicilia di allearsi con la Lega. “Non credo – ha affermato – che la Lega possa portare benefici per questa terra. Se ha un euro da spendere non lo fa certo in Sicilia. Punta a quella fascia sociale che è degli imprenditori e non della Sicilia, a meno che non torni la Lega di prima, quella che mi piaceva perché ti lasciava fare”.
 
Miccichè, inoltre, ha rilevato la necessità di modificare la legge elettorale per garantire una maggioranza alla coalizione di Governo e si è detto dubbioso sulla possibilità di approvare i documenti finanziari in tempo per evitare l’esercizio provvisorio.
 
Immediata la replica del capogruppo del Pd all’Ars Giuseppe Lupo, il quale ha sottolineato come il problema sia tutto politico: “I deputati della sua coalizione – ha affermato – non vengono in Aula perché la Giunta li ignora. La verità è che i partiti che sostengono Musumeci litigano per le poltrone di sottogoverno, per un rimpasto in Giunta e per le candidature alle elezioni Europee”.
 
Ieri intanto l’Aula, in attesa che arrivi la finanziaria, ha esaminato il Ddl sulle Norme per la promozione, il sostegno e lo sviluppo delle cooperative di comunità nel territorio siciliano” (n. 113/A), che è stato approvato.

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