Manovra, niente procedura d'infrazione per l'Italia - QdS

Manovra, niente procedura d’infrazione per l’Italia

redazione

Manovra, niente procedura d’infrazione per l’Italia

mercoledì 19 Dicembre 2018

Il premier Giuseppe Conte: “Una soluzione buona per gli italiani e soddisfacente per l’Europa” “Abbiamo salvato l’impostazione della manovra - ha aggiunto -, non abbiamo ceduto sui contenuti. La previsione di crescita del Pil per il 2019 “è stata abbassata dall’1,5% di settembre all’1% di oggi”

ROMA – L’Italia non sarà sanzionata. Il collegio dei commissari europei, riunito ieri a Bruxelles, ha deciso di non avviare la procedura per debito (Edp in gergo) nei confronti del nostro Paese, in seguito alle modifiche apportate alla manovra economica attualmente all’esame della commissione Bilancio del Senato.
 
“Siamo chiari: la soluzione individuata” per correggere la manovra economica dell’Italia “non è l’ideale ma evita di aprire una procedura per deficit eccessivo in questa fase e corregge una situazione di seria inadempienza rispetto al patto di stabilità”, ha commentato il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis in conferenza stampa a Bruxelles, sottolineando che “È importante il fatto che la nuova manovra è basata su uno scenario economico plausibile: politiche di bilancio sostenibili e credibili non possono essere pianificate sulla base di stime ultraottimiste”.
 
Nella manovra rivista per la seconda volta dal governo italiano la previsione di crescita del Pil per il 2019 “è stata abbassata dall’1,5% di settembre all’1% di oggi”, una stima che “corrisponde al consensus” delle istituzioni che effettuano previsioni sulla crescita economica dei Paesi, ha invece commentato il commissario europeo agli Affari Economici e Finanziari Pierre Moscovici, al termine del collegio dei commissari a Bruxelles. Il bilancio pubblico dell’Italia per il 2019 “è ora molto più realista, prossimo alle regole e con modifiche sostanziali. E’ quello che volevo come commissario: missione compiuta”, ha concluso Moscovici.
 
Intanto, parlando al Senato della manovra, il premier Giuseppe Conte ha spiegato di aver “lavorato con la massima determinazione per evitare la procedura di infrazione”. Quella sulla manovra economica realizzata dal governo “è una soluzione buona per gli italiani e soddisfacente per l’Europa”, ha osservato. “Abbiamo salvato l’impostazione della manovra – ha aggiunto -, non abbiamo ceduto sui contenuti certi degli effetti virtuosi che una manovra espansiva potrà determinare”.
 
Dall’Europa, nel corso della trattativa per evitare l’infrazione, c’è stata “rigidità di posizioni ma – ha sottolineato il premier – anche apertura al dialogo. Abbiamo lavorato affinché fosse quantificata la stima economica e finanziaria delle misure” contenute in manovra, “soprattutto di quelle a carattere sociale e previdenziale. Queste valutazioni hanno rilevato che le risorse necessarie per realizzarle erano inferiori a quelle inizialmente previste, il che ci ha portato a ridurre il disavanzo dall’iniziale 2,4% al 2,04% circa, senza modificare i contenuti”, sia “riguardo la platea che riguardo ai tempi di attuazione. Ci tengo a ribadirlo: sia quota 100 che reddito di cittadinanza partiranno nei tempi previsti”, ha concluso Conte.

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