Regione-Governo Lega-M5s, una convivenza "forzata" - QdS

Regione-Governo Lega-M5s, una convivenza “forzata”

Raffaella Pessina

Regione-Governo Lega-M5s, una convivenza “forzata”

sabato 22 Dicembre 2018

Si va verso il voto per la nuova legge di Stabilità, che prevede misure in favore delle imprese e una norma volta a incentivare lo sviluppo della mobilità sostenibile urbana. Perplessità dell’assessore Armao, sulla manovra nazionale. Il reddito di cittadinanza, bollato come “elemosina concessa al Sud”. Il grillino Cappello: “Armao critico con Roma? Guardi in casa sua”

PALERMO – Il Movimento Cinquestelle torna all’attacco contro il vice presidente ed assessore regionale all’economia Gaetano Armao.
Questa volta il motivo della polemica è scaturito dalle critiche di Armao sulla legge di Stabilità nazionale in discussione a Roma, il reddito di cittadinanza, etichettato da Armao come “una elemosina concessa al Sud”. In una nota i deputati del gruppo Cinquestelle all’Ars giudicano “curioso che Armao si preoccupi più della manovra nazionale che di quella regionale, visto che assieme alla giunta di stakanovisti di cui fa parte è riuscito a partorire i documenti contabili appena a Natale, sperando, probabilmente, che assieme alla cometa arrivi anche il miracolo che poi porti all’ok di sala d’Ercole in tempo utile per scongiurare l’esercizio provvisorio”.
 
“Piuttosto che criticare l’esecutivo nazionale – ha detto il capogruppo Francesco Cappello – Armao farebbe bene a guardare al deserto assoluto di casa sua. Il governo regionale finora ha brillato solo per la sua inconcludenza e impalpabilità, che Musumeci, con scarsissimo successo, ha cercato di spacciare come dovere del silenzio. Peccato che ad alzare la voce siano state diverse categorie, tra le quali quella dei disabili, fortemente bistrattati da questo esecutivo”. Cappello, in difesa del proprio movimento, che a Roma è al potere, spiega che l’azione nazionale è stata senz’altro più incisiva di quella regionale.
 
“Armao – prosegue Cappello – sembra Giano bifronte, gentile ed educato ai tavoli romani ogni qualvolta si tratta di passare all’incasso col governo nazionale, che sicuramente finora ha prodotto più fatti concreti per i siciliani che il governo regionale stesso, e inefficiente, privo di iniziativa e in assetto da campagna elettorale permanente effettiva in Sicilia”. “La finanziaria regionale – conclude Cappello – per quel che ci è dato di vedere, è ben poca cosa, senza nessuna misura per i giovani e infarcita di norme spot come quella che pretenderebbe di incentivare le nuove residenze in Sicilia in contropartita di un piatto di lenticchie o poco più. Sul reddito di cittadinanza, la sua è la solita speculazione. Saranno i fatti a parlare, quando il denaro messo in mano a gente con scarsissima capacità di spesa si rivelerà un formidabile volano per l’economia”.
 
Queste polemiche sono certamente il preludio di una dura battaglia che si consumerà a Sala D’Ercole, proprio sui documenti finanziari. L’obiettivo del Governo regionale è quello di evitare l’esercizio provvisorio, ma ormai è noto che la maggioranza in Aula a Palazzo dei Normanni è debole e rischia di andare sotto al momento delle votazioni dell’articolato, snello che sia. Il testo, infatti, è di soli 16 articoli, tra cui quello sugli sgravi fiscali per chi si trasferisce in Sicilia.
 
In Finanziaria anche nuove risorse per i Liberi consorzi. Prevista poi l’esenzione del bollo dal 2020 per tutti i possessori di un’auto di cilindrata non superiore ai 1.200 centimetri cubici.
La nuova legge di Stabilità prevede anche misure di agevolazione al credito in favore delle imprese, compresi interventi per il sostegno delle imprese vittime di usura e/o estorsione. Introdotta anche una norma per le misure volte ad incentivare lo sviluppo della mobilità sostenibile urbana.

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