Mutui verdi, occasione per tagliare i consumi e aumentare il valore del proprio immobile - QdS

Mutui verdi, occasione per tagliare i consumi e aumentare il valore del proprio immobile

Rosario Battiato

Mutui verdi, occasione per tagliare i consumi e aumentare il valore del proprio immobile

domenica 06 Gennaio 2019

L’iniziativa europea punta a migliorare l’efficienza energetica del patrimonio immobiliare. “Energy efficient mortgage”: in Italia otto istituti di credito hanno aderito alla fase di lancio

PALERMO – Arrivano i mutui verdi per famiglie e imprese che vorranno ristrutturare e acquistare un’immobile, riducendo di almeno il 30% i consumi. La misura parte dalla considerazione che i consumi energetici del patrimonio costruito ammontano al “40% dell’energia utilizzata nell’Unione europea”, spiegano sul sito del Green building council Italia, ed è stato stimato che “l’Europa dovrebbe investire annualmente 100 miliardi di euro in interventi di riqualificazione energetica per raggiungere gli obiettivi sul clima e l’energia”.
 
L’iniziativa facilita l’ingresso nel mercato della finanza privata per superare la barriera finanziaria alla base della realizzazione degli obiettivi climatici europei. Otto gli istituti di credito italiani che parteciperanno alla fase di lancio. Si chiama “energy efficient mortgage” che in italiano si può semplificare come “mutuo verde”.
 
A livello comunitario si lavora da tempo alla creazione di un mutuo per l’efficienza energetica standardizzato: questa iniziativa si chiama Eemap– Energy efficient mortgage action plan e punta, attraverso la formulazione di questa tipologia, all’incentivazione della riqualificazione degli edifici e all’acquisto di proprietà altamente efficienti attraverso condizioni finanziarie favorevoli. A supporto agisce la rete regionale europea di World Gbc – attualmente ce ne sono nove in Europa, tra cui quella italiana – che sta lavorando in un tavolo tecnico per gli aspetti relativi alle prestazioni degli edifici (Energy efficiency committee).
 
“I finanziatori di mutui hanno interessi chiari sullo stato degli edifici in Europa – si legge sul sito gbcitalia.org – e si stima che i prestiti per mutui ipotecari ammontino a circa un terzo del patrimonio del settore bancario europeo”. Secondo gli esperti, investire sul “miglioramento delle prestazioni degli edifici può aiutare coloro che richiedono il mutuo a liberare capitale disponibile grazie a bollette inferiori e può aumentare il valore della proprietà”, pertanto come risultato, “questi investimenti riducono il rischio del prestito, quindi rappresentano una soluzione di successo per tutti gli stakeholder in gioco: coloro che prestano il denaro, coloro che investono, i consumatori e il clima”.
 
Come segnalato nei giorni scorsi dal Sole 24 Ore, ci saranno nove istituti di credito italiani all’interno del gruppo pilota composto da 40 a livello europeo che lanceranno sul mercato Ue i finanziamenti verdi per ristrutturazioni e acquisto di abitazioni. Il pensiero di fondo è semplice: un mutuo verde diventa “energy efficient mortgage” se garantisce un miglioramento del 30% dell’efficienza energetica della casa. Le banche coinvolte sono Banco Bpm, Bnl-Bnp Paribas, Bper Banca, Crédit Agricole-Cariparma, Friulovest Banca, Monte dei Paschi, Société Générale (filiale italiana), UniCredit,Volksbank Alto Adige.
 
Un’operazione che potrebbe muovere un mercato che ancora fatica a decollare, soprattutto in Sicilia, dove un’altra misura, come quella delle agevolazioni, ha faticato e non poco. Nell’ultimo rapporto sull’Efficienza energetica realizzato dall’Enea, si è registrato – nello specifico per l’ecobonus 2017, gli incentivi dedicati alla riqualificazione energetica – un investimento da parte delle famiglie italiane per 3,7 miliardi di euro, dando vita a 420mila interventi di riqualificazione energetica, con un risparmio di oltre 1300 Gwh/anno. Nell’Isola si è registrato soltanto il 2% del totale, cioè pari a 80 milioni di euro per 11 mila interventi. La Lombardia traina l’intera filiera con circa 850 milioni di investimenti per quasi 100 mila interventi.

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