Da un’analisi del Centro studi di Unimpresa l’insieme delle misure inserite nella manovra sui conti pubblici varata dal governo porterà infatti la pressione fiscale dal 41,9% al 42,3%. "Le promesse non sono state mantenute, non c’è la vera flat tax, non ci sono sgravi per le Pmi, ma solo un generale incremento della pressione fiscale”
ROMA – Stangata tributaria da 24 miliardi in arrivo nel 2019 per i contribuenti italiani. Le imprese e le famiglie pagheranno, nell’arco di quest’anno, più tasse rispetto al 2018: l’insieme delle misure inserite nella manovra sui conti pubblici varata dal governo porterà infatti la pressione fiscale dal 41,9% al 42,3%. Ne consegue che il totale delle imposte versate nelle casse dello Stato passerà dai 737 miliardi del 2018 ai 762 miliardi del 2019, con un incremento i 24 miliardi (+3%). Questi i dati di un’analisi del Centro studi di Unimpresa, realizzata sulla base dell’aggiornamento del quadro di finanza pubblica reso noto dal Mef dopo l’approvazione della legge di bilancio.
“Preferiamo, come d’abitudine, fare i conti alla fine e anche stavolta abbiamo scoperto che le famiglie e le imprese sono state prese in giro. Le promesse non sono state mantenute, non c’è la vera flat tax, non ci sono sgravi per le Pmi, ma solo un generale incremento della pressione fiscale”, commenta il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci.
Il calcolo del Centro studi di Unimpresa prendere come riferimento l’andamento del prodotto interno lordo secondo le stesse previsioni del governo: il pil nominale si è attestato a 1.724,9 miliardi nel 2017 per poi passare a 1.761,1 miliardi nel 2018 e dovrebbe crescere fino a 1.801,6 miliardi quest’anno. Le stime sulla pressione fiscale indicano una crescita dal 41,9% al 42,3%: ne consegue che, in termini assoluti, le entrate totali nelle casse dello Stato saliranno da 738,9 miliardi a 762,1 miliardi con una crescita di 24,1 miliardi (+3,28%).