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Mafia: operazione nel siracusano, dieci arresti

redazione

Mafia: operazione nel siracusano, dieci arresti

venerdì 18 Gennaio 2019

Ordinanze di custodia cautelare in carcere per estorsione, traffico di sostanze stupefacenti e porto e detenzione di armi clandestine. Nel mirino dei Carabinieri il clan avolese Crapula e quello netino Trigila. TUTTI I NOMI DEGLI ARRESTATI

Con l’operazione Eclipse, coordinata dalla Dda di Catania, i Carabinieri hanno smantellato nel Siracusano un gruppo criminale organizzato dedito alle estorsioni e allo spaccio di sostanze stupefacenti, aggravati dalla finalità di agevolazione mafiosa, beneficiando di legami di parentela ed affinità con affiliati al clan Trigila di Noto e al clan Crapula di Avola.
 
 I militari hanno eseguito dieci ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone ricercate nel territorio del Siracusano, accusate, a vario titolo, di pesanti reati: estorsione, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e porto e detenzione di armi clandestine. Un’organizzazione che operava soprattutto nella zona sud della provincia aretusea.
 
Le dieci ordinanze di custodia cautelare in carcere riguardavano Sebastiano Amore, detto Iano bum bum, 37 anni; Giuseppe Bianca, detto Iano, di 34 anni; Monica Campisi, di 31; Concetta Cavarra, di 33; Giovanni Di Maria, detto Gallina, 30 anni; Corrado Lazzaro, 32 anni; Paolo Nastasi, di 36; Giuseppe Tiralongo, detto Peppe Sobà, 31 anni; Corrado Vaccarella, detto Stucciu, 24; e infine Gianluca Vaccarisi, detto Luca Pappaconi, 34 anni.
 
Gli arrestati sono accusati a vario titolo di estorsione, danneggiamento seguito da incendio, associazione finalizzata al commercio, trasporto, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione, porto e cessione di armi clandestine, tutti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il clan Crapula.
 
Le indagini sono scattate nel febbraio 2017 dopo l’esplosione di colpi di arma da fuoco in un cantiere edile ad Avola.
 
I Carabinieri hanno individuato i responsabili scoprendo l’esistenza di un gruppo criminale che operava nella zona sud.
 
Da alcune intercettazioni telefoniche e ambientali e dalle riprese video, gli investigatori hanno scoperto che il gruppo criminale aveva dato fuoco, il tre giugno 2017, ai veicoli della ditta incaricata della raccolta differenziata dei rifiuti del comune di Rosolini, G.V. Ecologia di Guglielmino Vincenzo, per ottenere alcune assunzioni.
 
L’azienda a sua volta è stata oggetto di interdittiva antimafia ed è tuttora sottoposta ad amministrazione giudiziaria.
 
Nell’operazione i Carabinieri hanno sequestrato due chili di droga, tra marijuana, hashish e cocaina, un fucile da caccia calibro 12 e una pistola calibro 7,65, entrambe clandestine.
 

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