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Catania – Asili nido, le rette resteranno invariate grazie al bonus per i Comuni in default

Desiree Miranda

Catania – Asili nido, le rette resteranno invariate grazie al bonus per i Comuni in default

sabato 19 Gennaio 2019

A Catania un contributo regionale di 250 mila €. L'assessore Giuseppe Lombardo: “Attendiamo l’ok dell’Ars al bilancio”

CATANIA – Il Comune riceverà un contributo regionale di 250 mila euro come quota per le rette pagate dalle famiglie per gli asili nido così potrà evitare di aumentarle a causa della condizione di dissesto. Le somme fanno parte dei trasferimenti correnti girati alla Regione dall’amministrazione centrale nell’ambito delle politiche per la famiglia. In totale alla Regione siciliana andranno 8 milioni di euro, di cui 5,6 già incassati.
 
“Tengo a precisare che è un contributo che il Comune ottiene per la prima volta perché partecipa a un avviso della Regione disposto appositamente per i Comuni che si trovano in dissesto, pre-dissesto, o sottoposti a piani di riequilibrio. Queste condizioni erano già presenti ancor prima che si insediasse questa amministrazione ma rispetto alle quali l’amministrazione precedente era rimasta, come dire, inerte. Un contributo importante perché ci consente di bloccare l’aumento delle rette in quanto ente in default, essendo il servizio degli asili nido a domanda individuale”, afferma l’assessore ai servizi sociali, Giuseppe Lombardo.
 
A causa delle disastrate finanze, il Comune etneo avrebbe dovuto provvedere all’aumento delle rette per raggiungere, nel 2019, la quota del 36% rispetto a quella che è la spesa per la gestione degli asili nido, come richiesto dal Tuel (Testo unico degli enti locali), e invece ciò non avverrà proprio in virtù di questo contributo.
 
Sono tre le entrate che permettono a Catania di evitare la stangata ai cittadini e salvaguardare il servizio: le rette pagate dalle famiglie, il contributo regionale e il contributo statale. “Ricaviamo circa 200 mila euro dalle rette che, sommate al contributo di cui abbiamo parlato e al fondo di riparto che proviene dal Governo nazionale – in particolare dal decreto sulla buona scuola che prevede un riparto per Catania intorno ai 230 mila euro – ci permettono di raggiungere la quota del 36% richiesta dal Tuel”.
 
Il costo del servizio comprende anche “un milione 195 mila euro riferibile ai servizi ausiliari – spiega l’assessore – ovvero al servizio di mensa e di igiene all’interno della asili che noi appaltiamo ad una cooperativa. Il resto, invece, è rappresentato dal personale educatore in carico al Comune quindi fa parte, a tutti gli effetti, dei dipendenti comunali che storicamente hanno svolto questo servizio”.
 
Buone notizie arrivano dunque dalla Regione, ma perché il contributo possa arrivare nelle casse del Comune occorre ancora aspettare. “Credo che debbano prima approvare il bilancio regionale”, afferma Lombardo. “Solitamente i tempi della Regione per l’esercizio provvisorio sono più ampi, ma a quanto dichiara il presidente e i componenti della maggioranza all’Ars, pare che si arrivi ad approvarlo entro il 31 gennaio”, conclude.

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