In Sicilia un posto letto per ogni 48 anziani - QdS

In Sicilia un posto letto per ogni 48 anziani

Roberto Pelos

In Sicilia un posto letto per ogni 48 anziani

giovedì 24 Gennaio 2019

Indagine dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) sull’assistenza alle persone della terza età. Un milione di siciliani over 65 anni, spesa pubblica destinata ai servizi sociali di 50 mln di euro

ROMA – Gli anziani, si sa, hanno bisogno di supporto e assistenza sia sanitaria che sociale; vari sono i problemi che riguardano la terza età, dalla salute, alla solitudine, alla mancanza di autosufficienza, per quella che è sicuramente l’età più difficile per ogni essere umano a causa sia della perdita di energie che di rapporti interpersonali; le famiglie non sempre hanno la possibilità di supportare le persone di una certa età economicamente, dunque è spesso necessario l’intervento delle istituzioni e di altri enti pubblici o privati.
 
 
Nella nostra regione un milione di persone supera i 65 anni di età, pari ad un quinto della popolazione come emerge da un’indagine di Uecoop, Unione europea delle cooperative evidenziando dunque l’importanza dell’assistenza e del sostegno agli anziani.
 
Sull’isola la spesa pubblica destinata ad interventi per servizi sociali si aggira intorno ai 50 milioni di cui metà è destinata all’assistenza domiciliare e alle strutture residenziali, rispettivamente per 17 e 15 milioni di euro con i comuni che spendono in media 99 euro pro capite per le politiche sociali e la famiglia.
 
A fronte di previsioni che a livello nazionale prevedono una crescita della popolazione over 65 che entro il 2050 sarà di 20 milioni contro i 13,5 attuali, anche in Sicilia – sottolinea Uecoop – ci si aspetta un aumento del bisogno di assistenza e delle risorse investite, considerato che se si considerano i posti letto nelle 961 case di riposo dell’Isola sono appena 21.294, in pratica 1 ogni 48 anziani.
 
Come sottolineano dall’Unione europea delle cooperative, quello di garantire servizi adeguati è quindi una sfida importante sia per gli enti pubblici che per il mondo cooperativo chiamati a unire a favore dei cittadini il welfare statale con il meglio dell’offerta di assistenza delle cooperative che operano nel sociale e nella sanità. Un tema di grande importanza dunque, quello dell’assistenza ali anziani anche a livello nazionale.
 
Con -18,2% in un anno la Sicilia è la Regione italiana che ha fatto registrare il calo più forte nella spesa sociale dei Comuni passata da 121 a 99 euro pro capite a fronte di una media nazionale di 141 euro.
 
Il Friuli Venezia Giulia è la realtà che investe maggiormente nel nostro Paese con 346 euro, seguita dalla Sardegna con 309 e dalle province di Bolzano e Trento (rispettivamente con 275 e 218 euro).
 
Come spiegano da Uecoop, “tenuto conto che il mondo cooperativo socio sanitario segue già 7 milioni di italiani grazie al lavoro di oltre 355 mila addetti, la sfida del futuro è quella di potenziare l’assistenza creando un sistema che integri risorse pubbliche e private, formando personale altamente professionalizzato in grado di rispondere al meglio alle richieste del mercato del lavoro e rilanciando così anche l’occupazione sia nella fascia giovane che in quella degli “anta” che magari ha bisogno di essere ricollocata a seguito di crisi aziendali”.
 
“Il tutto all’interno di un sistema di regole e controlli che garantiscano legalità e diritti dei lavoratori in un’evoluzione virtuosa e sostenibile dell’economia e dell’occupazione” sottolinea il Presidente di Uecoop Gherardo Colombo e aggiunge: “Uecoop punta sui valori che contraddistinguono un modello di vera cooperazione in grado di dare un contributo reale alla soluzione dei problemi del Paese: dal lavoro ai migranti, dallo sviluppo economico al welfare. Per un sistema opposto a quello che guarda alla cooperazione come a uno strumento per risparmiare sul costo del lavoro e sulla qualità dei servizi o come a un modo per sfruttare il business delle migrazioni”.
 
Il mondo delle cooperative, come sottolineano ancora da Uecoop, offre lavoro a più di 1,28 milioni di persone.

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