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Catania – Dati contestati, pagamenti e proteste: inizio d’anno critico sul fronte rifiuti

Desiree Miranda

Catania – Dati contestati, pagamenti e proteste: inizio d’anno critico sul fronte rifiuti

venerdì 25 Gennaio 2019

In attesa del bando settennale, rinnovato per altri 130 giorni l’accordo con la Dusty

CATANIA – “Una dichiarazione falsa. È intollerabile e gravissimo che un esponente della Giunta inventi dei dati solo per millantare il raggiungimento di già mediocri obiettivi”. È questa l’accusa di Matteo Iannitti, esponente di Catania bene comune, che dopo un accesso agli atti ha pubblicato i dati della raccolta differenziata a Catania nel 2018. L’accusato è l’assessore all’Ecologia del Comune di Catania, Fabio Cantarella, per avere dichiarato un 10,19% a dicembre per la raccolta differenziata.
 
Dato diffuso, peraltro, anche dalla Dusty, la ditta che ha vinto la gara per la raccolta dei rifiuti temporanea in attesa della gara settennale, e che proprio ieri ha avuto rinnovato il contratto per ulteriori 130 giorni.
 
“Il 22 dicembre – ha spiegato Cantarella – quando l’ho detto, eravamo davvero sopra il 10%, ma poi è successo che la piattaforma Ofelia è stata chiusa e non abbiamo potuto conferire. Siamo scesi al 6,42% e abbiamo rovinato la media”.
 
“Anche nella prima settimana di gennaio – ha aggiunto – siamo bassi (8,57%) per lo stesso problema, ma ora siamo in risalita. Nella settimana 7-13 gennaio registriamo il 9,98%. Non so perché abbia chiuso, ma è anche vero che noi non abbiamo pagato, quindi ci hanno creato degli ostacoli”.
 
Problemi legati alla situazione di dissesto del Comune, visto che anche la Dusty non ha ancora ricevuto un euro del dovuto. E se fino a ieri la società si è fatta carico del pagamento dei dipendenti, adesso ci sono delle difficoltà, tanto che nella notte tra il 22 e il 23 gennaio i lavoratori hanno scioperato. “Ho dovuto mandare la Digos alle 1,30 di notte – ha spiegato l’assessore Cantarella – perché si erano sdraiati a terra non permettendo a nessuno di uscire per andare a lavorare, interrompendo così un pubblico servizio. Solo alle 6 del mattino si sono convinti, ma abbiamo rovinato la raccolta anche quella notte”.
 
Novità positive in questa situazione economica dovrebbero però arrivare a giorni, grazie all’anno iniziato da poco. La dichiarazione di dissesto si ferma al 2018 e dal 2019 in poi è come se l’Amministrazione ripartisse da zero. “Da quest’anno – conferma Cantarella – le banche non hanno motivo di non pagare le fatture alle aziende. In pratica la banca si fa certificare la somma dal Comune e su questa fattura anticipa la somma alla società. Noi poi paghiamo la banca. Spero quindi che da febbraio in poi si possa regolarizzare il pagamento, ma bisogna tenere conto che quando la banca fa un’anticipazione per scontare una fattura non paga l’intero importo, ma tra il 70 e l’80%. Si tengono una somma a garanzia del mancato pagamento”. Una situazione certo non ottimale, ma a quanto pare l’unica disponibile al momento e l’unica che potrà garantire, nei prossimi mesi, degli introiti alla Dusty da parte del Comune.
 
Perché si possa avviare la gara settennale occorre ancora aspettare e poiché la legge impedisce di lasciare il servizio scoperto è stata appena firmata la proroga per ulteriori 130 giorni, circa 4 mesi e mezzo. “Una scelta – ha precisato l’assessore – che esula dalla mia volontà. Fino a quando non si vota il bilancio stabilmente riequilibrato, che è uno strumento che approverà in Consiglio comunale fra qualche mese, forse maggio, non posso bandire la gara anche se ce l’ho pronta”.

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