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Catania – Cittadella giudiziaria, l’iter va avanti

Desiree Miranda

Catania – Cittadella giudiziaria, l’iter va avanti

sabato 26 Gennaio 2019

“C’è già il progetto architettonico”. Entro l’anno la posa della prima pietra. Intervista ad Antonio Leone, coordinatore della progettazione

CATANIA – Siamo ancora all’inizio, ma procede la progettazione per la nuova Cittadella giudiziaria annunciata a gennaio dell’anno scorso dall’assessore regionale alle infrastrutture Marco Falcone e dal presidente della Regione, Nello Musumeci. La nuova “casa” catanese della giustizia verrà finalmente ospitata in un unico plesso, invece che gli attuali 21 dislocati in diversi punti della città. Tutti gli uffici confluiranno nei locali dell’ex palazzo delle Poste di viale Africa.
 
Un’opera finanziata con i fondi del “Patto per il Sud”, risorse per 40 milioni di euro spalmati in cinque anni, dal 2018 al 2022. Il primo è stato un anno di analisi, controlli e progetti e in questa direzione hanno lavorato al Genio civile, incaricato di redigere il piano d’azione. Il secondo, ovvero il 2019, da cronoprogramma prevede le gare d’appalto e la posa della prima pietra. Un milione e 200 mila euro sono stati stanziati per il 2018, mentre per il 2019 sono previsti due milioni di euro.
 
Tra il 2020 e il 2022, si dovrebbero vedere i cambiamenti più evidenti: 4 milioni di euro sono destinati per il 2020; 25 milioni di euro per il 202; 7 milioni e 800 mila euro per il 2022. Alcune gare sono state già avviate alla fine dello scorso anno. Quella che si è chiusa lo scorso ottobre per il servizio relativo alla parte geologica, ai materiali e alle verifiche sismiche è stata aggiudicata, ma non è ancora stata affidata perché si sta verificando la documentazione dell’azienda.
 
“Stiamo aspettando che venga aggiudicato il servizio di ingegneria-architettura relativo alle indagini e al calcolo delle strutture. Attendiamo, dunque, che venga consegnata a chi ha vinto la gara l’esecuzione delle indagini geotecniche strutturali e la verifica della stabilità dell’edificio”, afferma l’ingegnere Antonio Leone, coordinatore del gruppo di progettazione. Indagini propedeutiche e necessarie al fine di completare la redazione della progettazione architettonica, ma la competenza delle verifiche dell’ente economico che ha vinto la gara, però, non sono della Regione siciliana. “A seguito della convenzione tra Provveditorato alle opere pubbliche Sicilia-Calabria, ministero della Giustizia, Comune di Catania e Regione, la competenza è del Provveditorato alle opere pubbliche”, spiega Leone.
 
Presto, inoltre, dovrebbe essere bandita la gara per affidare la progettazione degli impianti, mentre c’è già un progetto architettonico “di massima”, con la divisione degli ambienti. “La progettazione architettonica – afferma ancora l’ingegnere Antonio Leone – ce l’abbiamo pronta ed è stata anche approvata dal tavolo permanente del Tribunale di Catania. Appena definiamo questi step in corso il progetto potrà partire. Noi coordineremo le tre progettazioni strutturale, impiantistica ed architettonica”, conclude il coordinatore del gruppo di progettazione.

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