Evitare l'inquinamento elettromagnetico - QdS

Evitare l’inquinamento elettromagnetico

Marco Carlino

Evitare l’inquinamento elettromagnetico

martedì 29 Gennaio 2019

Le linee guida Snpa per non esporsi troppo all’inquinamento da dispositivi elettronici. Si consiglia di tenere smartphone e pc a distanza ed evitare di usarli in auto o in treno

ROMA – Il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa) ha fornito delle linee guida utili per evitare di essere soggetti ad eccessive esposizioni al cosiddetto inquinamento elettromagnetico, quel tipo di inquinamento invisibile (provocato da cellulari, smartphone ed altri dispositivi elettronici) che non si vede e non si sente ed è ancora oggetto di studi approfonditi.
 
La regola principale è quella della distanza. Evitare di tenere i cellulari a contatto con il nostro corpo, quindi no tassativo allo smartphone nelle tasche dei pantaloni o nel taschino della camicia. Non addormentarsi con il cellulare acceso troppo vicino alla testa, se è proprio necessario tenerlo in camera da letto è preferibile attivare la modalità aerea e lasciare il dispositivo a una distanza superiore ad un metro.
 
Ma quella della distanza non è l’unica norma da seguire, infatti Snpa consiglia anche di utilizzare gli auricolari, utili a mantenere la giusta distanza grazie all’ausilio del filo, il vivavoce, ricorrere ai messaggi di testo ogni volta sia possibile e inoltre effettuare chiamate di breve durata, sotto i 5 minuti, e alternare sempre l’orecchio.
 
Non tutti sono a conoscenza che quando ci si trova in condizioni di scarso segnale le radiazioni si moltiplicano perché il cellulare aumenta la sua potenza per fornire ugualmente un servizio all’utente, quindi sarebbe opportuno evitare di effettuare e ricevere chiamate quando c’è poco segnale. Anche durante il tentativo di connessione il cellulare emette più radiazioni per cui è consigliabile tenerlo lontano dalla testa fino a quando non si risponde.
 
Stesso discorso vale per l’utilizzo dei dispositivi in auto o in treno: anche qui il cellulare emette più radiazioni perché, saltando da una cella all’altra, varia anche la sua ricezione e quindi calano o aumentano le barre di segnale.
 
Inoltre, all’interno di un’automobile si sviluppa il cosiddetto effetto “gabbia di Faraday” vale a dire che le radiazioni emesse dai cellulari all’interno del veicolo vengono trattenute dalla gabbia di ferro che non permette loro di uscire.
 
Un capitolo a parte merita poi il wi-fi. La guida del Snpa consiglia di spegnere la connessione wireless dal modem e utilizzare il più possibile quella via cavo che non genera radiazione elettromagnetica.
Per i bambini poi è consigliato alle famiglie di non far utilizzare loro smartphone e tablet o quantomeno tenerli a distanza dato che il loro corpo, ancora in fase di sviluppo, è più soggetto ad assorbire maggiormente la radiazione elettromagnetica rispetto a un adulto.
 
Pur non essendo ancora dimostrato il legame tra manifestazione di tumori e uso di smartphone, un effetto ben conosciuto è il riscaldamento dei tessuti nelle immediate vicinanze. Un concetto apparentemente poco chiaro, spiegato però dal medico del lavoro e medico autorizzato Gruppo Asa Emma Bagnato all’AdnKronos: “Se il tessuto vicino è un osso non accade nulla, discorso diverso se si parla di ghiandole.
Gonadi maschili e tiroide sono le due zone dove le ghiandole sono molto superficiali e quindi molto esposte eventualmente a un campo elettromagnetico generato da un cellulare”.
 
“Poi, ci sono tutta una serie di disturbi – continua la Bagnato – si va dall’insonnia da monitor ai disturbi d’ansia come la nomofobia, cioè la paura di non essere connessi, che colpisce il 53% degli utilizzatori maschili di cellulare e il 48% delle donne, fino alla “vibrazione fantasma”, cioè la sensazione che il cellulare stia vibrando o suonando quando non è vero, senza dimenticare i disturbi più lenti nell’insorgenza come quelli legati alla cervicale”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017