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Palermo – Rimpasto tra richieste e mal di pancia ma a giorni si attendono le prime novità

Gaspare Ingargiola

Palermo – Rimpasto tra richieste e mal di pancia ma a giorni si attendono le prime novità

martedì 29 Gennaio 2019

Tra le posizioni più critiche nei confronti della Giunta quelle di Sinistra Comune e comitati civici. Si è conclusa la prima fase degli incontri tra il sindaco Orlando e i gruppi politici

PALERMO – È terminata la prima fase delle consultazioni del sindaco Leoluca Orlando per la nuova Giunta comunale. Tanti i nodi sul tappeto, dalle richieste di Sinistra Comune ai mal di pancia dei movimenti civici, mentre si profila il rischio che il consigliere Francesco Paolo Scarpinato, che fa gruppo a sé, si defili dalla maggioranza lasciandola a quota 21.
 
Ma andiamo con ordine partendo da Sinistra Comune, che dopo aver bocciato l’attuale esecutivo definendolo senza mezzi termini “inadeguato” e colpevole “di aver girato a basso regime in questi ultimi mesi”, ha dettato le proprie condizioni. Il cambio di passo deve essere deciso e non “un’operazione di piccolo cabotaggio” e la sinistra vuole giocarvi un ruolo da protagonista, possibilmente in settori quali Mobilità e Urbanistica.
 
“Riteniamo fondamentale – hanno evidenziato da SC – investire le nostre migliori energie, a partire dal gruppo consiliare, per rinsaldare e attuare il programma condiviso col sindaco, ridisegnare il futuro assetto urbanistico della città, mettere in sicurezza i servizi pubblici e innovarne la qualità, dalla mobilità urbana alla tutela dell’ambiente, per costruire una città impegnata nel contrasto ad ogni forma di povertà, a partire da quella educativa, e che tuteli le persone fragili”.
 
In tutto ciò, il via libera alla nuova Giunta da parte di Sinistra Comune non è neanche scontato: “L’assemblea di Sinistra Comune – hanno fatto sapere i rappresentanti del gruppo – è impegnata a verificare tutti i passaggi che matureranno nei prossimi giorni e rinnova la fiducia alla delegazione che dovrà continuare l’interlocuzione col sindaco di Palermo, riservandosi di esprimere collegialmente un giudizio definitivo sull’operazione politica di rilancio del Governo cittadino quando sarà esplicitata la proposta politica e la composizione della nuova Giunta”.
 
Anche i Comitati civici (che hanno eletto il nuovo Direttivo e il nuovo presidente, il consigliere orlandiano Giulio Cusumano) e le liste di diretta emanazione del sindaco – Movimento 139 e Palermo 2022 – vogliono dire la loro. Il capogruppo del Mov139 Antonino Sala è partito da un dato economico che riguarda il centro commerciale Forum del quartiere Roccella (che ha chiuso il 2018 con 9 milioni di visitatori e consumatori) per bacchettare l’Amministrazione: “Al di là dei risultati economici del centro commerciale – ha scritto su Facebook – mi chiedo in che modo questa parte della città, la zona industriale di Brancaccio, abbia accolto milioni e milioni di persone: illuminazione pubblica carente, strade piene di buche, uno svincolo ancora da completare, rampe lato monte e lato mare da costruire. Eppure stiamo parlando di una delle porte di Palermo in cui si trovano il capolinea del tram, una stazione ferroviaria, il futuro terminal dei pullman e su cui numerosi imprenditori ancora oggi sono pronti a investire e scommettere. Assurdo che questa periferia cittadina sia trattata in questo modo”.
 
“Dobbiamo ripartire – ha concluso – con un nuovo governo della città, una rinnovata Giunta. Siamo stanchi di aspettare ancora quello che dovrebbe essere scontato. Bisogna premere sul piede dell’acceleratore per migliorare i servizi nelle periferie”.
 
Anche il consigliere di Sicilia Futura Ottavio Zacco non è stato tenero: “Essere in maggioranza non significa diventare il cameriere di qualcuno ma far parte di un progetto politico con lealtà, e pertanto bisogna essere anche critici. Inizierò a fare un giro nelle aziende ex municipalizzate e in alcuni uffici per capire il reale motivo dei continui disservizi, soprattutto nelle periferie”.
 
Intanto la già risicata maggioranza potrebbe perdere, dopo Fabrizio Ferrara e Mimmo Russo, anche Scarpinato, l’orlandiano più votato alle ultime elezioni, che da mesi lancia segnali di insofferenza e non sarebbe stato rassicurato dal sindaco sulla possibilità di un posto di rilievo (il rimpasto dovrebbe coinvolgere essenzialmente Pd, SC e Sicilia Futura).
 
Nei prossimi giorni il sindaco incontrerà nuovamente i partiti presentando una prima rosa di nomi per gli assessori.

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