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Palermo – Comune: dopo anni di sprechi è necessario tirare la cinghia

Luca Insalaco

Palermo – Comune: dopo anni di sprechi è necessario tirare la cinghia

venerdì 12 Febbraio 2010

Riduzione del 30% dei compensi degli amministratori per un risparmio di circa 600 mila euro annui. Indispensabile contenere la spesa: riflettori su auto blu e vertici delle partecipate

PALERMO – È di qualche settimana fa la circolare con la quale il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha raccomandato agli Enti pubblici di attenersi alle disposizioni normative vigenti per il contenimento della spesa (si veda ad esempio l’art. 2, comma 594 e seguenti della Legge 244/07) di tagliare le spese non necessarie ed i costi per alcuni benefits, tra i quali le autoblu.
 
Proprio per esigenze di risparmio nel gennaio del 2008 il Consiglio comunale di Palermo aveva approvato con una maggioranza trasversale (27 favorevoli su 29 votanti) una mozione che cancellava le auto di rappresentanza messe a disposizione di assessori e dirigenti. L’autoparco è formato da ventitré automobili di grossa cilindrata, prese in leasing, il cui costo annuale a carico del bilancio è di 167 mila euro. Troppo secondo i promotori della proposta che contavano di stornare i risparmi ottenuti dalle quattro ruote per sostenere le larghe sacche di indigenza presenti in città. Una somma irrisoria se commisurata all’impegno necessario per l’acquisto delle auto, invece, secondo Sebastiano Drago (Pdl). Anche il presidente del Consiglio comunale, Alberto Campagna, si mostra alquanto scettico su un’eventuale abolizione di quello che agli occhi di molti – specie in tempi di restrizione alla circolazione stradale – appare come un privilegio di casta. “È ridicolo – dice – pensare di togliere le auto di rappresentanza agli assessori. Se si vogliono realizzare delle economie bisogna piuttosto guardare al taglio ai compensi degli amministratori delle partecipate disposto dal sindaco”.
 
Il sindaco Diego Cammarata, infatti, nei giorni scorsi ha messo mano al capitolo delle aziende comunali, azzerandone i vertici in vista di una ridistribuzione dei pesi e dando l’input all’assessore al Bilancio, Sebastiano Bavetta per la riduzione del 30% dei compensi (il risparmio calcolato è di circa 600 mila euro annui). Un passo che, per il sindaco, andrebbe coniugato altre misure quali l’utilizzo delle risorse interne, la sinergia fra aziende per le prestazioni di servizi e lavori necessari, la riduzione del ricorso alle esternalizzazioni e quindi nella direzione del taglio di ogni spesa “non strettamente necessaria”. Misure, oltretutto, contenute in una delibera che ha già ricevuto il visto di Sala delle Lapidi. Alla mossa del primo cittadino, Faraone (Pd) e Greco (Pdl Sicilia) hanno replicato invocando ulteriori risparmi con la nomina di amministratori unici per tutte società.

Regolamento per le attività con finalità sociali
 
PALERMO – Cambiano le regole per l’erogazione dei contributi ai soggetti in condizioni di disagio. L’assessorato comunale alle Attività sociali ha elaborato e inviato al Consiglio comunale il nuovo regolamento per gli interventi pubblici, introducendo alcune novità. “Il regolamento – ha spiegato l’assessore al ramo Raoul Russo – lega la maggiore valorizzare delle competenze specialistiche del Servizio Sociale Professionale, all’adozione della metodologia denominata ‘Progetto Individuale’, che consente il passaggio dalla cultura del ‘chiedere’ alla cultura dell’assunzione di responsabilità in ordine al cambiamento.
 
“Il Progetto individuale – ha aggiunto – comporta la reale personalizzazione degli interventi e finalizzazione della spesa sociale, nonché il monitoraggio e la verifica continua delle azioni poste in essere”. Inoltre, in sinergia con i privati, l’assessorato intende sostenere i soggetti in stato di bisogno con degli sconti per l’acquisto di beni di consumo.

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