Formazione e nuove politiche del lavoro: gli scenari per i lavoratori del settore - QdS

Formazione e nuove politiche del lavoro: gli scenari per i lavoratori del settore

Michele Giuliano

Formazione e nuove politiche del lavoro: gli scenari per i lavoratori del settore

venerdì 01 Febbraio 2019

I dati della Regione sulla ripresa dei corsi: su 8.000 dipendenti solo 2.000 tornati in attività. Fra gli ex sportellisti si parla di 900 possibili rientri tra “navigator” e agenda digitale. Un tavolo tecnico permanente che permetta di definire il progetto di “messa in sicurezza sociale” del settore

PALERMO – Il mondo della formazione professionale ha ripreso le attività, ma non è tutto oro ciò che luccica, anzi. In mezzo all’entusiasmo i numeri mostrano una realtà diversa: degli 8 mila lavoratori del settore, solo in 2 mila hanno ripreso a lavorare. E con i fondi messi a disposizione, in un futuro prossimo non ci sarà posto per tutti nelle attività formative in corso.
 
Una condizione difficile, una emergenza che deve essere in qualche modo risolta, trovando soluzioni alternative che permettano l’utilizzo di questo personale in attesa da fin troppo tempo di risposte e garanzie. Uno spazio potrebbe venire fuori dall’introduzione del reddito di cittadinanza.
 
“Strutturare i servizi per il lavoro in Sicilia è priorità del governo Musumeci – ha dichiarato Giuseppe Messina, segretario regionale Ugl – non più rinviabile per cogliere la grande opportunità del reddito di cittadinanza”.
 
Altro punto saliente, le risorse che saranno messe a disposizione per il prepensionamento, le cui risorse possono essere destinate per accompagnare alla pensione gli aventi diritto tra gli operatori della formazione professionale iscritti all’albo ad esaurimento. Per i sindacati la necessità più incombente è il confronto tra le parti sociali e il governo di Musumeci, per avviare un tavolo tecnico permanente che permetta di definire il progetto di “messa in sicurezza sociale” del settore della formazione professionale, “spacchettando” gli attuali oltre 8 mila iscritti all’Albo ad esaurimento.
 
Per il prepensionamento, si parla di un migliaio di operatori interessati dalla misura “che – precisa Messina – potrebbero quasi raddoppiare se, dentro un accordo con il governo nazionale, si potessero destinare ulteriori risorse per incentivare la fuoriuscita anticipata per forme di auto impiego o di accompagnamento alla pensione”.
 
Per quanto riguarda i nuovi ammortizzatori, potrebbero essere inseriti circa 400 “Navigator” presso i Centri per l’Impiego della Sicilia per attivare la misura del “reddito di cittadinanza”, e altri circa 500 potrebbero, previa riqualificazione, trovare ricollocazione nelle attività di “agenda digitale”.
 
“Dopo il vuoto lasciato dal precedente esecutivo regionale, incapace di costruire un dialogo positivo con governo nazionale – rilancia Messina – è tempo adesso di passare alla concretezza. I nuovi strumenti di contrasto alla povertà, introdotti con il cosiddetto “decretone”, offrono una opportunità che va colta senza tentennamenti e calcoli politico-elettorali aprendo un confronto tra esecutivo regionale e sindacati confederali in Sicilia per un moderno e robusto patto sociale”.
 
Tante strade che potrebbero aprire nuovi orizzonti per tante famiglie che necessitano di trovare di nuovo una strada lavorativa, dopo anni di stop ed incertezza per il futuro. “La Sicilia ed i siciliani hanno bisogno di alzare la testa ed uscire dal pantano della povertà e come Ugl – conclude – chiediamo al Governo Musumeci di serrare il confronto con il governo nazionale per disegnare, in tempi brevi, un percorso efficace che strutturi un modello operativo virtuoso che potenzi i 65 Centri per l’Impiego dell’Isola con il reclutamento dei “Navigator”, figure tecniche specializzate, come psicologi del lavoro o esperti di “bilanci delle competenze”, personale reclutabile tra gli ex sportellisti, operatori esperti in politiche attive del lavoro per rispondere ai potenziali percettori del reddito di cittadinanza”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017