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Catania – Amt, tira ancora aria di protesta. “Stipendi a singhiozzo e futuro incerto”

Melania Tanteri

Catania – Amt, tira ancora aria di protesta. “Stipendi a singhiozzo e futuro incerto”

martedì 05 Febbraio 2019

Il sindacato Fast Confsal annuncia un nuovo sciopero dei lavoratori Amt per il 22 febbraio

CATANIA – Lo avevano annunciato e pare porteranno avanti il loro proposito. I dipendenti dell’Amt, l’azienda metropolitana di trasporto pubblico, hanno annunciato una nuova protesta, dopo quella, organizzata dalla Fast Confsal, che lo scorso 31 gennaio li ha visti incrociare le braccia dalle 9 alle 13. Stavolta, sono i lavoratori aderenti alla Faisa – Cisal che hanno deciso di astenersi dal lavoro il prossimo 22 febbraio, per protestare contro i silenzi dell’azienda e dell’amministrazione comunale, di fronte alle difficoltà non solo legate alla crisi di liquidità e dunque al pagamento degli stipendi – i lavoratori devono ricevere ancora il pagamento del mese di dicembre – ma anche sul futuro di Amt.
 
“Gli allarmi lanciati già dal mese di ottobre 2018 da parte del segretario Romualdo Moschella, invitando più volte il sindaco a prodigarsi per la partecipata più importante e garantire ai cittadini catanesi la mobilità, ad oggi sono stati vani – si legge nella nota sindacale. I lavoratori sono ormai stanchi, privati dello stipendio e, ad oggi, siamo fermi al pagamento di una parte di dicembre 2018 e gennaio 2019, senza nessuna garanzia per i mesi a venire e nessuna sicurezza sul futuro della partecipata. A peggiorare la grave situazione è l’ulteriore taglio che la Regione sta valutando per tutto il Tpl siciliano”.
 
Si tratterebbe di una decurtazione di quasi il 28%, secondo il sindacato, che potrebbe danneggiare seriamente l’azienda e la sua possibilità di stare sul mercato. “Scusandoci sin da ora con i cittadini per il disagio non possiamo far altro che protestare per un disastro annunciato – sottolinea Moschella – non recepito da chi ha la responsabilità di tutta la città di Catania. Pur dispiacendoci di dover assumere una nuova iniziativa che inevitabilmente causerà disagio all’utenza e alla città – spiega il dirigente sindacale – siamo costretti, nostro malgrado, a proseguire nell’azione di protesta avviata per tutelare Amt Catania, i suoi lavoratori e gli stessi cittadini/utenti. Ed infatti, l’atteggiamento dell’Amministrazione comunale di silenzio e disinteresse verso la partecipata più importante del Comune impone di assumere ogni iniziativa in grado di consentire di avere certezza sul mantenimento di un servizio essenziale quale è quello del trasporto pubblico locale”.
 
Da parte sua, lo stesso primo cittadino, Salvo Pogliese, ha spiegato ai sindacati la necessità di avere pazienza per via delle difficoltà finanziarie del Comune che attende le anticipazioni del Governo, raggiungendo i lavoratori in piazza in occasione dell’ultima protesta. Rassicurazioni date anche dal presidente della partecipata, Giacomo Bellavia. Ma evidentemente non sono state sufficienti.

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