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Smartphone: proteggere i dati dalle app

Serena Giovanna Grasso

Smartphone: proteggere i dati dalle app

mercoledì 20 Febbraio 2019

Adiconsum: “Scaricare solo dagli store ufficiali per limitare l’accesso ai malware”. Verificare le informazioni necessarie al funzionamento per un consenso informato

ROMA – Purtroppo si è soliti fare un uso smodato e disattento del cellulare, mettendo molto spesso a rischio i dati personali contenuti al suo interno. Secondo i dati raccolti dall’Eurostat, il 75% degli europei di età compresa tra i 16 e i 74 anni possiede uno smartphone per scopi privati.
 
Di questi, il 28% (in Italia il 30%), nel momento in cui è andato ad installare un’App non si è preso la briga di limitare o di rifiutare l’accesso ai dati personali. Ben il 7% dei possessori di smartphone non sa neanche dell’esistenza della possibilità di limitare o rifiutare l’accesso dell’applicazione al proprio dispositivo.
 
Tramite qualche semplice accorgimento è possibile proteggere il proprio smartphone. Innanzitutto è consigliabile provvedere all’installazione solo nei casi in cui si ha veramente bisogno dell’applicazione.
 
Secondo l’Adiconsum (Associazione difesa consumatori e ambiente promossa dalla Cisl), è consigliabile scaricare l’App solo dagli store ufficiali (Google play per i sistemi android e App store per i maciOs). In questo modo, è possibile limitare l’accesso ai malware, che sempre più spesso infettano lo smartphone. È anche possibile disattivare dalle impostazioni del telefono la possibilità di installare applicazioni da altri store.
 
Si raccomanda di verificare chi è lo sviluppatore dell’App e scaricare solo quelle affidabili, dando un’occhiata all’elenco delle applicazioni che hanno pubblicato e ai loro riferimenti di contatto. Si consiglia di leggere le recensioni degli altri per testarne la validità. È bene leggere anche le caratteristiche dell’applicazione. Infatti, il suo funzionamento potrebbe essere diverso dalle necessità in atto o diverso dalle caratteristiche immaginate.
 
 
È opportuno verificare anche quali informazioni sono necessarie per il suo funzionamento. A seconda dei casi, infatti, si dovrà accettare di condividere qualcosa per farla funzionare. Ad esempio, se si installa un’applicazione che deve fungere da navigatore, verrà richiesto l’utilizzo della posizione Gps che si dovrà condividere. Ma è chiaro che se la stessa applicazione nel corso dell’installazione richiede l’accesso alla rubrica dei contatti telefonici, il rifiuto è d’obbligo.
 
Naturalmente è necessario prestare molta attenzione anche alle applicazioni già installate. Sui dispositivi iOS è possibile visionare i permessi concessi alle app installate andando in “impostazioni”, “privacy” e poi “microfono”. Si aprirà una schermata che mostrerà un elenco di applicazioni installate alle quali è stato concesso il permesso di utilizzare il microfono.
 
Su Android è necessario andare in Impostazione e poi App. Comparirà una lista di applicazioni, ma in questo caso sarà necessario anche cliccare su ciascuna applicazione e verificarle una ad una, per controllare i permessi che sono stati abilitati.
 
Alcune applicazioni richiedono tale permesso in quanto necessitano di accedere al microfono per le chiamate o per le note vocali, ma ciò non significa che ascolteranno le conversazioni.
 
Ci potrebbero essere altre applicazioni che, invece, richiedono tale requisito pur non necessitando dell’utilizzo del microfono. In tal caso, è opportuno verificare l’affidabilità dell’applicazioni ed, eventualmente valutare se sia opportuno disinstallarla, in quanto potrebbe potenzialmente violare la privacy.

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