Trapani - Comune di Castelvetrano già sciolto per mafia, adesso pure in dissesto - QdS

Trapani – Comune di Castelvetrano già sciolto per mafia, adesso pure in dissesto

Vincenza Grimaudo

Trapani – Comune di Castelvetrano già sciolto per mafia, adesso pure in dissesto

mercoledì 20 Febbraio 2019

Il "buco" dichiarato è di 27 mln, debiti fuori bilancio per altri 7,5 mln e mancati introiti dei tributi. La Commissione straordinaria non è riuscita a far quadrare i bilanci del municipio

CASTELVETRANO (TP) – La commissione straordinaria alla guida del Comune di Castelvetrano, sciolto per mafia nel giugno 2017, ha deliberato il dissesto dell’ente locale. Nella delibera, adottata con i poteri del Consiglio comunale, tra le altre cose, viene rilevato che il disavanzo di amministrazione, che è stato registrato con il rendiconto 2017 approvato qualche settimana fa, ammonta a oltre 27 milioni di euro, mentre già nel corso del 2018 era stato accertato che i debiti fuori bilancio erano saliti a 7,5 milioni di euro.
 
Inoltre, per l’anno in corso e quelli seguenti è stato calcolato che lo squilibrio strutturale è pari a 3 milioni e mezzo di euro. La delibera è stata dichiarata immediatamente esecutiva e a strettissimo giro di posta sarà trasmessa agli enti preposti tra i quali il ministero dell’Interno e la Procura regionale della Corte dei conti. Voragine creata per lo più dai mancati incassi dei tributi negli anni.
 
Sotto questo aspetto numeri spaventosi sono arrivati proprio dalla Commissione prefettizia dopo avere effettuato una verifica con gli uffici: risulta una mancata riscossione del 65% delle imposte. Negli ultimi cinque anni si è “prodotto” un buco fiscale di 42 milioni di euro.
 
Dal 2012 al 2017 nelle casse comunali sono arrivate meno della metà delle imposte dovute per rifiuti, immobili e servizio idrico. Si tratta di cifre mai riscosse e mai recuperate perché, come affermato dal presidente della commissione Salvatore Caccamo, “avveniva regolarmente che le ingiunzioni fiscali andassero in prescrizione, dopo cinque anni. A volte tornavano indietro perché il destinatario era sconosciuto o incerto”.
 
A dicembre 2017 stavano per scadere 1.400 cartelle esattoriali ma all’epoca la commissione straordinaria le fece notificare.
 
Di mezzo ci sono anche meccanismi di elusione che utilizzano escamotage fiscali per pagare poco o nulla: cambio dell’assetto societario, trasferimento di gestione ad altri soci, cessione di rami d’azienda. Per evitare che il Comune collassasse, tra il 2012 e il 2017, Castelvetrano ha ricevuto 32 milioni dallo Stato.
 
I commissari hanno ottenuto un’anticipazione di 6,3 milioni di euro, riservati ai Comuni sciolti per mafia, utili per pagare gli stipendi e iniziare a pagare una parte dei debiti pregressi. Si punterà poi a riscuotere le tasse dovute per il 2017, che ammontano a 12 milioni di euro: 1,3 milioni di entrate tributarie; 1,2 milioni di addizionale Irpef; 6,7 milioni di Tari e igiene ambientale; 1,6 milioni di Tarsu; 115mila euro per occupazione di suolo pubblico; 100mila di pubblicità; 25mila di affissioni pubbliche.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017