Dissesto Catania - "I commissari? Potrebbero arrivare da un momento all'altro al Comune" - QdS

Dissesto Catania – “I commissari? Potrebbero arrivare da un momento all’altro al Comune”

Desiree Miranda

Dissesto Catania – “I commissari? Potrebbero arrivare da un momento all’altro al Comune”

giovedì 21 Febbraio 2019

Intervista esclusiva all’assessore Bonaccorsi: “Magari partissimo da zero, abbiamo -188 mln in tesoreria”

CATANIA – E’ attesa a giorni, se non ad ore, la pubblicazione del decreto del Presidente della Repubblica per la nomina dell’Organo straordinario di liquidazione che, come anticipato dal nostro giornale, sarà composto da Antonio Meola, segretario generale, Teresa Pace, dirigente di II fascia e Giuseppe Sapienza, dottore commercialista.
 
Come previsto dall’art. 252 comma 2 del T.U. 267/2000, “la nomina dell’organo straordinario di liquidazione è disposta con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’Interno”. A quanto si apprende, la firma sarebbe stata apposta già l’8 febbraio, come tra l’altro comunicato anche al Comune di Catania, eppure ancora manca la pubblicazione del decreto.
 
“Ho letto della nomina dei tre commissari da voi. Non so se agli uffici è arrivata notizia di pubblicazione del decreto”, ammette l’assessore al bilancio del Comune, Roberto Bonaccorsi. “I commissari non dipendono dall’amministrazione comunale e potrebbero arrivare da un momento all’altro anche senza comunicazione”, fanno ancora sapere dal Comune.
 
Nell’attesa, intanto, vanno avanti le procedure burocratiche in capo al Comune e oggi il Consiglio dovrebbe dare il via libera ai componenti del Collegio dei Revisori dei Conti per il triennio 2019-2022 nominati ai sensi della legge regionale n. 17 dell’11 agosto 2016 e successive modifiche e integrazioni. Una nomina che, per la prima volta nella storia del Comune etneo, avverrà tramite sorteggio come stabilito dalla legge regionale citata che a sua volta recepisce la legge nazionale n. 148 del 14 settembre 2011.
 
In totale sono 175 le istanze presentate da professionisti in risposta al bando di partecipazione, su base regionale, pubblicato lo scorso 7 dicembre dall’Amministrazione. Nessun cambio, invece, ai vertici dirigenziali perché, come comunicato dal sindaco Salvo Pogliese durante il forum pubblicato sulle nostre pagine il 14 febbraio scorso, nonostante la realtà di dissesto vorrebbe due sole due figure esterne (ragioniere generale e ingegnere capo), “il ministero dell’Interno, che autorizza tutte le questioni che riguardano il personale, è stato sensibile e ha dato il via libera a tutti e 12 dirigenti attuali. Sono confermati fino a luglio e a marzo faremo un nuovo concorso”.
 
L’amministrazione in carica, oltre ad attendere l’arrivo e il lavoro dei commissari, dovrà occuparsi della gestione della cosa pubblica a partire dal 2019, anno non incluso nella dichiarazione di dissesto. Chi pensa che tutto venga azzerato e in qualche modo si riparta da zero, anche e soprattutto per il pagamento puntuale e completo dei fornitori, però, dovrà ricredersi.
 
“Purtroppo partiamo da meno 188 milioni di euro di tesoreria. Partissimo da zero ne sarei stato felice”, continua l’assessore Bonaccorsi. “Nel 2019 le riscossioni ci permetteranno di assolvere ai pagamenti in modo proporzionato a quanto andremo a riscuotere, non c’è alternativa. Noi non possiamo attingere al pregresso e neanche alle anticipazioni di tesoreria, già al massimo. Quindi, le nostre fonti di finanziamento saranno le entrate che andremo a ricevere tramite i trasferimenti nazionali, regionali e le entrate proprie. Utilizzeremo queste risorse per distribuirle in maniera equa a tutti i fornitori di servizi”, spiega Bonaccorsi.
 
Intanto la città è chiamata a raccolta dai sindacati Cgil-Cisl-Uil-Ugl Catania per uno sciopero generale cittadino sabato 30 marzo perché “Catania è in dissesto, non solo il Comune”, dicono.

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