Migliorare la qualità dell'aria domestica - QdS

Migliorare la qualità dell’aria domestica

Serena Giovanna Grasso

Migliorare la qualità dell’aria domestica

sabato 02 Marzo 2019

Unc: negli ambienti umidi, per evitare la formazione di muffe, consigliato l’uso di deumidificatori. L’utilizzo di purificatori permette di filtrare l’aria riducendo polvere, virus e batteri

ROMA – Umidificatori, deumidificatori, purificatori d’aria e diffusori di oli essenziali: sono principalmente questi i metodi utilizzati per migliorare la qualità dell’aria domestica. Il dossier dell’Unione nazionale dei consumatori ci aiuta a scegliere il prodotto più adatto alle proprie esigenze, per rendere l’aria della casa il più pulita possibile e favorire una corretta respirazione.
 
Iniziamo dai purificatori d’aria. Si tratta di un dispositivo che si avvale di una ventola e di filtri attraverso cui è possibile “ripulire” l’aria di una stanza più o meno grande. Il sistema di filtrazione è sicuramente uno degli elementi più importanti da valutare quando si intende acquistare un apparecchio di questo genere.
 
Alcuni modelli combinano diverse tipologie di filtri, che svolgono ciascuno una funzione specifica: vi sono i filtri antipolvere per filtrare le particelle più voluminose, i filtri Hepa per catturare quelle fino a 0,3 micron, i filtri ai carboni attivi per bloccare le molecole responsabili dei cattivi odori e i filtri catalizzatori, che sfruttano le proprietà del biossido di titanio per combattere i composti organici come virus e batteri. Per scegliere il prodotto più adatto bisogna tenere in considerazione la portata del purificatore d’aria, ovvero la misura della stanza che è in grado di purificare e dunque parametrarla con l’ambiente in cui si intende utilizzarlo.
 
Passiamo poi ai deumidificatori. Alcune stanze, in particolare bagni, ripostigli e cantine, sono spesso soggette a un tasso di umidità molto elevato e devono perciò essere dotate di un apparecchio specifico al fine di ridurlo. I deumidificatori sono apparecchi specifici che servono a catturare il vapore acqueo presente nell’aria, riportando quindi il livello di umidità a un valore ottimale. Ciò significa ridurre i rischi relativi alla formazione di muffe e funghi sulle pareti, ma anche evitare disagi fisici quali dolori articolari e muscolari, allergie e asma.
 
In commercio sono disponibili due tipologie di deumidificatori: quelli elettrici e quelli non elettrici con funzionamento a sali. Questi ultimi sono prodotti molto semplici dal punto di vista tecnologico e possono essere validi per stanze molto piccole. I deumidificatori elettrici sono invece adatti ad ambienti di grandi dimensioni e sono solitamente dotati di un serbatoio in grado di contenere diversi litri d’acqua.
 
Al contrario, gli umidificatori ripristinano nell’aria un corretto livello di umidità. Si tratta di un apparecchio in grado di generare vapore acqueo e immetterlo nell’aria. Quelli a ebollizione utilizzano una tecnologia basata su degli elettrodi immersi nel serbatoio, che portano l’acqua ad ebollizione, generando così vapore acqueo.
 
Per quanto riguarda gli umidificatori a ultrasuoni, sono modelli che, attraverso la vibrazione a frequenze ultrasoniche, riescono a creare vapore che viene disperso nell’aria. Mentre modelli a evaporazione funzionano con una ventola che risucchia l’aria e, per mezzo di un filtro a nido d’ape inumidito nel serbatoio, la reimmette nell’aria già ripulita dalle particelle di polvere e batteri.
 
Un ulteriore aspetto da considerare è sicuramente quello relativo agli odori. A questo proposito, in commercio si possono trovare molti dispositivi in grado di agire con efficacia per eliminarli e profumare stanze di dimensioni variabili. A tal proposito, vediamo i diffusori di oli essenziali che immettono nell’aria un’essenza profumata per dare a una stanza più o meno grande un odore gradevole. Sono tre le principali tipologie di diffusori di essenze reperibili sul mercato: diffusori spray, diffusori a candela e diffusori elettrici.

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