In attesa della scuola del futuro, è importante valorizzare gli spazi che il proprio Istituto offre - QdS

In attesa della scuola del futuro, è importante valorizzare gli spazi che il proprio Istituto offre

In attesa della scuola del futuro, è importante valorizzare gli spazi che il proprio Istituto offre

domenica 03 Marzo 2019

L’esperienza della classe 1A del Liceo classico Eschilo di Gela. L’aula multimediale “Peppino Impastato” per essere sempre al passo con i tempi. Entusiasmo per il progetto Intercultura grazie al quale è possibile un confronto con realtà diverse da quella occidentale

GELA – Nel 2019 il Liceo Classico Eschilo di Gela non ha ancora raggiunto ciò che noi intendiamo per “scuola del futuro”, nonostante questo, noi alunni cerchiamo sempre di valorizzare ciò che l’istituto ci offre. I nostri professori cercano ogni giorno di aiutarci a costruire delle basi solide per il nostro futuro, offrendoci un ampio programma didattico che varia dalle materie umanistiche a quelle scientifiche. Ogni anno la nostra scuola organizza vari progetti tra cui le rappresentazioni teatrali, le gare nazionali di greco antico, le competizioni sportive, le conferenze su vari argomenti di attualità e i viaggi d’istruzione che vanno in concomitanza con il nostro programma scolastico.
 
Il nostro istituto ci offre vari luoghi per l’apprendimento, tra cui la biblioteca “Niccolò Di Fede” in onore dello storico preside, inaugurata da pochi anni, dove possiamo trovare gli strumenti utili per approcciarci al meglio ad ogni materia. Oltre a darci i mezzi necessari per ricollegarci al passato, la nostra scuola ci mette a disposizione l’aula multimediale “Peppino Impastato” per essere sempre al passo con i tempi, grazie ai suoi numerosi computer.
 
Durante la pausa ricreativa noi alunni possiamo passare questo momento nel cortile, dove si trova un chiosco molto fornito di qualsiasi tipo di merenda, che possiamo tranquillamente consumare presso i tavolini in legno da poco aggiunti.
 
Quest’anno nella nostra classe stiamo vivendo per la prima volta la fantastica esperienza del progetto Intercultura: ospitiamo un ragazzo di nazionalità danese e uno turco. Oggi possiamo raccontare la testimonianza di Nezih Ismail Bozkurt, che ha particolarmente apprezzato il fatto che nel nostro liceo non ci sia discriminazione tra studenti, mentre nel suo, i ragazzi più piccoli sono sottomessi a quelli più grandi. Per lui è stata una novità il fatto della particolarità della foto di classe, che ormai da qualche anno viene organizzata scegliendo temi originali e rendendo lo scatto il più particolare possibile. Nel suo istituto a Istanbul, gli studenti utilizzano una divisa scolastica e non possono essere liberi di esprimere il loro modo di essere tramite l’abbigliamento.
Oltre al progetto dell’Intercultura, dobbiamo ricordare la presenza in classe della nostra compagna di nazionalità cinese Hu Yangsi Elisa, che ha apprezzato la nostra scuola per le classi miste, in quanto lei è a conoscenza del fatto che in Cina gli alunni vengono divisi in base alle valutazioni creando quindi differenze tra i ragazzi.
 
Confrontandoci con i nostri compagni stranieri, abbiamo anche capito quali cose non vanno bene nel nostro liceo, soprattutto riguardanti la struttura che conta più di cinquant’anni. In ogni stagione gli studenti non possono godere di un clima sereno durante le lezioni; per esempio, in Sicilia la scuola dovrebbe iniziare nel mese di Ottobre, con delle temperature più favorevoli, in quanto non sono presenti neanche i climatizzatori (come d’altro canto in inverno non sono sempre funzionanti i termosifoni).
Oltre ad avere molti luoghi favorevoli all’istruzione e ad attività ricreative, non mancano però spazi trascurati, come la palestra, in cui gli alunni dovrebbero trascorrere un’ora di svago facendo attività fisica, ma a causa della mancanza di vari attrezzi non è possibile utilizzarla correttamente.
 
All’ interno delle classi non mancano infissi da migliorare come le finestre non a norma e le porte mal ridotte; ad esempio, alla nostra, manca la maniglia. Questo è un grande problema perché non è tutelata la sicurezza di tutti.
Un altro punto debole sono i bagni, che non sono tutti accessibili, quindi spesso non funziona il sistema idraulico inoltre le porte e gli arredi sono troppo vecchi, per non parlare della poca pulizia che soprattutto nell’ambiente esterno manca del tutto.
Nonostante i pregi e difetti ricordati, noi studenti del Liceo Classico Eschilo siamo veramente grati a questo istituto per l’ampio bagaglio culturale che ci fornisce indirizzandoci verso il nostro lontano ma vicino futuro.
 
Roberta Adragna, Ludovica Barbuscia, Federica Bella; Ismail Nezih Bozkurt; Davide Fausciana; Elisa Hu Yangsi; Federica Martorana; Ida Maria Milazzotto; Martina Pisano; Paola Pia Vitello
Classe 1 A liceo Classico Eschilo di Gela (CL)
 

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