Le basi per la scuola del futuro: tra mille riforme e cambiamenti più o meno superflui, ecco cosa vogliono realmente gli studenti - QdS

Le basi per la scuola del futuro: tra mille riforme e cambiamenti più o meno superflui, ecco cosa vogliono realmente gli studenti

Le basi per la scuola del futuro: tra mille riforme e cambiamenti più o meno superflui, ecco cosa vogliono realmente gli studenti

domenica 03 Marzo 2019
GELA (CL) – Negli ultimi anni, uno degli argomenti più dibattuti nel nostro Bel Paese è stato il continuo “riformare” il sistema scolastico. La tendenza dei ministri che si sono alternati negli ultimi anni è stata quella di creare un sistema finalizzato a conformarsi con tutte le scuole di “eccellenza” della nostra Europa; ma dobbiamo chiederci: “è veramente questa la via da seguire per migliorare la nostra istruzione?” Viste, però le attuali condizioni delle nostre scuole la risposta è “no”!
 
L’istruzione italiana è sempre stata un fiore all’occhiello nel mondo; le università, la letteratura, la maggior parte delle culture mondiali derivano dai popoli susseguitisi nella penisola e, nonostante ciò, continuiamo ancora a cercare di emulare un sistema simile a quello presente negli Stati Uniti, che predilige il “know how” piuttosto che le conoscenze, in maniera, per noi, del tutto fallimentare.
 
Secondo noi, quindi, il vero obiettivo della scuola del futuro dovrebbe essere l’evoluzione di una istruzione che, dal punto di vista didattico, è già eccellente.
 
La base di questo “riammodernamento” dovranno essere in primis gli edifici scolastici, attualmente fatiscenti e non adeguati allo svolgimento delle lezioni. La scuola dovrebbe offrire ai ragazzi un punto di ritrovo dove vivere in comunità, dove studiare e rilassarsi anche nelle ore pomeridiane. Quindi la prerogativa fondamentale di questa rivoluzione dovrà essere il riammodernamento delle strutture ed il loro ampliamento con palestre adeguate, dove far comprendere l’importanza dell’attività fisica ed il suo valore formativo, mense scolastiche dove permettere agli alunni di consumare un pasto e soprattutto, laboratori informatici e musicali fruibili a tutte le ore del giorno. Questo miglioramento delle infrastrutture potrà portare alla creazione di nuovi progetti finalizzati a sviluppare l’animo dell’alunno nella sua interezza; un esempio potrebbero essere laboratori teatrali, musicali, sportivi o mirati all’ampliamento dell’offerta formativa attraverso lezioni complementari di approfondimento riguardo le materie scientifiche o le materie di indirizzo della scuola.
 
Un altro aspetto fondamentale, dovrebbe essere la nascita di una nuova coscienza collettiva sul tema della salvaguardia dell’ambiente. La scuola, il più importante strumento educativo della vita, dovrebbe portare, per prima, i giovani ad una maggiore consapevolezza riguardo le tremende condizioni del nostro pianeta, attraverso la creazione di bei giardini e zone verdi, dove potere svolgere anche lezioni all’aperto nei periodi più miti dell’anno e fornire agli studenti una piacevole area-studio. Queste aree potrebbero essere affidate alla cura degli studenti stessi e dare così altri spunti creativi e insegnare il rispetto dell’ambiente.
 
Mettendo in luce la creatività di ognuno gli alunni arriveranno ad una maturità più consapevole per le scelte future.
 
Noi ragazzi vogliamo solamente non essere più l’ultima ruota del carro del Vecchio continente, non vogliamo più assistere ad una continua “fuga di cervelli”, vogliamo avere una scuola migliore e riportare la nostra cara Italia al livello che merita!
 
 
Simone Damaggio, Beatrice Sciandrù, Andrea Biundo, Massimiliano Presti, Giulia Melfa, Claudia Bernetti, Jeppe Aaby, Federica Cacciatore, Alyssa Toscano, Greta Milinci, Giulia Ventura, Paola Incardona, Francesca Ventura
Classe 1 A liceo Classico Eschilo di Gela (CL)
 

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