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Eventi, servizi e infrastrutture per il turismo in Sicilia

Eventi, servizi e infrastrutture per il turismo in Sicilia

giovedì 07 Marzo 2019

Approvato il 30 gennaio scorso dall’assessore Sandro Pappalardo il Piano operativo annuale per il 2019

PALERMO – In data 30 gennaio 2019 la Regione Siciliana ha pubblicato il decreto assessoriale n. 59/S2TUR di approvazione del piano operativo annuale 2019 firmato dall’assessore per il Turismo, lo sport e lo spettacolo Sandro Pappalardo, dal dirigente regionale al turismo Lucia di Fatta e dal dirigente del servizio 2 osservatorio turistico Fabio Bortoletti.
 
Questo decreto di approvazione si muove all’interno di un contesto più ampio, quello del programma triennale di sviluppo turistico 2019/2021 che stabilisce gli obiettivi e le priorità dell’azione amministrativa, individua le varie azioni di incentivazione per le infrastrutture e per le opere di valorizzazione turistica nel territorio, delinea il piano di promozione e di commercializzazione dell’offerta turistica, degli eventi e delle manifestazioni di richiamo turistico, identifica i progetti turistici elaborati dai distretti turistici e determina i criteri di verifica dei risultati della programmazione.
 
Il Piano operativo annuale 2019 è il primo di una lunga serie di decreti attui a rinforzare il turismo siciliano che nel 2018 non ha visto prevalere le presenze italiane nel nostro territorio. Infatti, dopo gli aumenti durante il 2016 e il 2017, si è avuto un calo complessivo del numero di pernottamenti nelle strutture dell’Isola (-5,8%) che sono passati dai 2 milioni 614 mila registrati a conclusione del primo semestre del 2017 ai 2 milioni 461 mila registrati a fine giugno 2018. Per quanto riguarda le presenze di turisti stranieri nel primo semestre 2018, invece, si assiste ad un flusso positivo che conta a fine giugno 3mln di unità (+6% rispetto all’anno precedente).
 
In sintesi, si assiste a una contrazione dei turisti italiani e un aumento di quelli stranieri ed è proprio per questo che nei mercati internazionali l’Isola ha registrato risultati estremamente positivi. Secondo i dati, che tuttavia sono provvisori, della Banca d’Italia, da gennaio a settembre 2018 si sono riscontrati aumenti del 15-20% sia del numero dei turisti che del numero dei pernottamenti rispetto al 2017. Se questo trend venisse confermato, il numero di turisti stranieri in Sicilia potrebbe superare i 4mln e la loro spesa arrivare ai 2mld di euro.
 
Nonostante questi dati estremamente positivi le previsioni del dipartimento del turismo siciliano per il 2019 non sono delle migliori in quanto si potrebbe assistere ad una immobilizzazione della domanda turistica interna ai livelli registrati durante il 2018 data dalla previsione di crescita del Pil sotto l’1% da parte del Fondo Monetario Internazionale e dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo. Sui mercati internazionali la previsione è migliore in quanto ci si dovrebbe scontrare con un ulteriore aumento del numero di turisti per il prossimo biennio, anche se molto ridotto rispetto agli anni precedenti.
 
La strategia dell’azione regionale per incrementare questi dati risiede nel Piano strategico regionale di sviluppo turistico, che si articola in obiettivi generali che sono le finalità dell’azione pubblica di partecipazione comune a tutti i portatori di interesse nel settore turistico; in obiettivi strategici che sono quelli che si prefiggono di incidere sui fattori di competitività che le politiche pubbliche intendono rafforzare; in obiettivi specifici che affrontano, in un tempo più ristretto (il prossimo triennio), tutte le attività ed i cambiamenti che si rendono necessari per rafforzare i fattori di competitività, ottenibili dall’azione dei dipartimenti regionali della regione Siciliana.
 
Il Piano operativo annuale 2019, dunque, è finalizzato a “definire gli obiettivi specifici, definire gli interventi economici da realizzarsi nei vari compartimenti, elaborare le strategie di comunicazione, promozione e commercializzazione del prodotto turistico siciliano e fissare il calendario annuale delle manifestazioni ed eventi di rilievo turistico che si svolgono nel territorio regionale, definire le azioni correlate ai distretti turistici, promuovere il miglioramento della qualità professionale degli operatori e delle imprese turistiche e garantire una migliore qualità urbana nonché dei servizi e delle infrastrutture nel territorio”.
 

 
Le priorità. Integrare la filiera artistica e turistica
 
Le priorità del Piano operativo annuale 2019 sono fondamentalmente quattro: gli interventi per la promozione e per l’accoglienza, attuare una politica a supporto degli eventi con finalità turistiche, integrare le filiere artistiche al settore turistico e tutelare il turista.
Per realizzare questi quattro punti si sono stabiliti diversi interventi, come ad esempio quelli finalizzati alla promozione del turismo sostenibile e alla diffusione di buone pratiche per l’incremento della competitività, quelli finalizzati a creare un pacchetto turistico completo tramite l’unione di percorsi religiosi, percorsi “slow” e percorsi naturalistici già esistenti nell’Isola, quelli finalizzati all’incontro fra domanda e offerta, quelli finalizzati alla promozione degli eventi turistici e quindi anche la stesura di un calendario con tutte le attività e manifestazioni di maggiore interesse nel settore, quelli finalizzati a sostenere le compagnie teatrali e quindi anche ad incrementare l’offerta culturale della nostra Isola e quelli finalizzati alla creazione di tavoli tecnici ed iniziative che andranno a definire proposte di equilibrio tra normative della concorrenza, tutela della qualità e normative europee in tema di servizi.
 

 
Tra gli obiettivi, rafforzare i fattori di competitività della Sicilia
 
PALERMO – Gli obiettivi che si pone il Piano operativo annuale 2019 sono diversi. Quelli da attuare nell’immediato futuro (il triennio 2019-2021) sono gli obiettivi specifici, finalizzati a rafforzare i fattori di competitività della Sicilia. Inoltre, troviamo anche degli obiettivi strategici, ovvero tutti quelli che mirano alla riduzione della frammentazione del settore ricettivo e quindi preferire la presenza di grandi hotel o di medie imprese turistiche a discapito delle piccole imprese che sono il primo freno inibitorio alle ambizioni di crescita del turismo in Sicilia, al miglioramento della mobilità interna – porre in sicurezza le strade -, all’incremento della visibilità dell’offerta commerciale del turismo siciliano, al rafforzamento della salienza del brand dell’Isola (la probabilità della Sicilia di essere evocata come meta in cui si pensa di andare per un determinato tipo di viaggio), al miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale e del patrimonio culturale nelle aree di attrazione.
Infine troviamo un’ulteriore categoria di obiettivi, quelli generali, finalizzati ad incrementare sia il flusso turistico che il fatturato del settore, a far crescere le quote di mercato in proporzione maggiore all’andamento del mercato, a rafforzare tutti quei territori che si trovano in posizione marginale, ad allungare la durata dell’alta stagione, a consolidare le capacità di investimento delle imprese nel medio o lungo termine, a migliorare la qualità del lavoro e alla sostenibilità all’uso delle risorse turistiche.

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