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Ragusa – Alloggi popolari e assegnazione. Cultrera: “Ripristinare la legalità”

Gaetano Piccione

Ragusa – Alloggi popolari e assegnazione. Cultrera: “Ripristinare la legalità”

venerdì 19 Febbraio 2010

Liste troppo vecchie favoriscono le occupazioni abusive a sfavore delle famiglie davvero bisognose. Il presidente Iacp fa appello ai sindaci: devono tenere aggiornate le graduatorie

RAGUSA – In una lunghissima lettera inviata al Prefetto e a tutti i sindaci dei Comuni iblei, il presidente dello Iacp, Giovanni Cultrera, scrive della sua difficile opera di ripristino della legalità nell’occupazione degli alloggi popolari. Cultrera proprio per la sua attività istituzionale e la concretizzazione di svariati sfratti coattivi è stato più volte oggetto di minacce di morte.
“Non è stato facile e non lo è per me e per il Consiglio di amministrazione, come esseri umani, come mariti e genitori, – ha scritto Cultrera, riferendosi proprio agli sfratti effettuati, – assistere a scene davvero pietose, tali da toccare l’animo e il cuore di ciascuno di noi. Purtroppo, l’occupazione abusiva d’un alloggio priva d’un diritto il nucleo familiare a cui lo stesso compete: il diritto alla casa! Mi rendo conto che il rilascio forzato d’un alloggio, abusivamente occupato, costituisce un problema per ciascun sindaco, che deve fronteggiare, necessariamente, l’ostentata manifestazione dell’occupante abusivo che, magari, mette in atto azioni talora inconsulte e violente, mentre può ignorare l’estremo bisogno di un’altra famiglia che a quell’alloggio avrebbe diritto e che fra mille stenti, ma con dignità, vive in un tugurio o viene sfrattato per non poter pagare la pigione ad un proprietario.“
Il lavoro dell’Istituto, però, può essere vanificato se i dodici Comuni della Provincia iblea non presteranno attenzione, meglio e più di prima, all’operazione “ripristino della legalità”. Le graduatorie, infatti, la cui redazione è di competenza delle amministrazioni comunali, sono l’unico strumento per l’assegnazione d’un alloggio e sono un obbligo previsto dalla legge. L’aggiornamento annuale delle stesse consente una più trasparente e sicura assegnazione alle famiglie che ne hanno diritto.
“Il mancato aggiornamento, talora per decenni, – continua Cultrera – favorisce il proliferare delle occupazioni abusive e mortifica le aspettative delle famiglie bisognose.
Comprendo le difficoltà dei Comuni. Io, il Consiglio di amministrazione e tutto il personale dell’Istituto siamo a disposizione nel caso in cui dovessero sorgere dubbi o perplessità nella stesura delle graduatorie.”
Infine, Cultrera, lancia un appello ai sindaci affinché individuino aree sulle quali l’Istituto realizzerebbe nuove case da assegnare ai cittadini dei loro Comuni. Non solo, il Presidente  si rivolge direttamente anche al Prefetto, per chiedere la convocazione di un tavolo per indicare ai comuni il corretto  perseguimento degli obiettivi di rispetto della legalità.

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