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Catania – Più ordine in Piazza Carlo Alberto avviati i censimenti e i controlli

Antonio Borzi

Catania – Più ordine in Piazza Carlo Alberto avviati i censimenti e i controlli

mercoledì 24 Febbraio 2010

L’assessore al Commercio, Mario Chisari: “Rispetto degli stalli e delle norme igienico-sanitarie”. Piano del Comune per eliminare il caos e le irregolarità nello storico mercato

CATANIA – Dobbiamo ammetterlo. Ormai siamo fin troppo abituati alle anomalie di un sistema catanese dove anche l’assurdo sembra normale. Appare quasi d’obbligo rispettare tradizioni tanto antiche quanto sbagliate in questa città. Uno di questi casi è rappresentato dai mercati cittadini. Nel caso della pescheria se non ci fosse stata la denuncia di un ignaro turista sulle condizioni del folkloristico mercato ittico tutto sarebbe andato bene. In quel caso scattarono i controlli e alla pescheria si vide una, embrionale, forma di regolamentazione sanitaria.
Adesso si prova a regolare anche il principale mercato cittadino. Quella fiera di piazza Carlo Alberto che assomiglia più al far west che a un posto di vendita. Abusivi, venditori di cd masterizzati, sotto i portici di corso Sicilia i senegalesi con il loro  abbigliamento contraffatto e cinesi con negozi non a norma sono solo alcuni dei problemi più evidenti della fiera.
In questi giorni il Comune con l’assessorato al Commercio prova a censire tutti i commercianti che operano a piazza Carlo Alberto. Un tentativo almeno lodevole anche se resta da dimostrare fino a quanto sarà efficace un semplice censimento in un’area che avrebbe bisogno di un massiccio intervento di controllo perenne da parte delle Forze dell’Ordine. Abbiamo sentito in merito l’assessore al commercio Mario Chisari per verificare lo stato degli interventi predisposti dal suo assessorato.
“I problemi legati al mercato di piazza Carlo Alberto- ha dichiarato Chisari- sono molti. Ma due sono i principali. Il primo è quello di  far rispettare le dimensioni dei vari stalli a disposizione dei commercianti. Questo è di primaria importanza per evitare ingorghi nell’esercizio delle attività commerciali. Il secondo problema principale è il controllo delle norme igenico sanitarie”.
“In questo senso – continua Chisari-  vigili urbani ed operatori dell’Asp hanno effettuato controlli e sequestri e sarà fondamentale continuare in questa direzione”.
Ma, ed è inutile negarlo, uno dei fattori fondamentali è rappresentato dall’abusivo e dal commercio di materiali contraffatti all’interno e nelle vicinanze della piazza. “Per l’abusivismo – ha affermato Chisari – i nostri uffici, sfruttando i dati del censimento e quelli finanziari, stanno effettuando dei controlli incrociati per far emergere gli irregolari. Irregolari che, tengo a precisarlo, sono una cinquantina ed avranno tutto l’appoggio del Comune  per regolarizzare la propria posizione”.
“Per il commercio di materiale contraffatto – ha aggiunto  l’assessore – il discorso è più complesso e si dovrà intervenire con massicci controlli da parte delle forze dell’ordine”.
Tutti interventi lodevoli in teoria ma che per essere attuati devono anche trovare la collaborazione dei commercianti. “Vorremmo – ha concluso Chisari – attuare un percorso simile a quello della pescheria. Ovviamente però qui ci troviamo dinanzi ad una realtà dalle grandi dimensioni. Pensare ad un cambiamento attuato con la repressione sarebbe errato ma stiamo attuando un dialogo con queste realtà. Ci vorrà del tempo ma contiamo di farcela”.
Osservando però la fiera catanese il cambiamento appare lontano o quasi nullo. Tutto tace dal fronte della legalità. Il cambiamento avverrà lentamente, dicono dal Comune; resta da vedere quanto tempo ci vorrà per portare il principale mercato cittadino dentro i termini della legalità.

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