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Palermo – Auto blu: puntare al risparmio per tagliare sprechi e privilegi

Luca Insalaco

Palermo – Auto blu: puntare al risparmio per tagliare sprechi e privilegi

giovedì 25 Febbraio 2010

Il Pd ha evidenziato come le norme in vigore ne prevedano l’utilizzo in modo “non continuativo”. Ventuno mezzi per presidente, assessori, direttore e segretario generale

PALERMO – Ventuno Alfa Romeo 159 1.9 Jtd, tante sono le auto blu della Provincia. Una per ogni assessore, non tralasciando direttore e segretario generale. Uno spreco, secondo Gaetano Lapunzina, capogruppo del Partito democratico, che ricorda come le norme attualmente in vigore prevedano l’utilizzo in modo “non continuativo” delle vetture di rappresentanza. È un lungo elenco di autoveicoli quello che l’ufficio di gabinetto del presidente ha inviato ai consiglieri democratici, in risposta a un’interrogazione sulla consistenza numerica dell’autoparco di Palazzo Comitini. Ottantuno mezzi di proprietà e novantanove noleggiati, tra i quali, appunto, le autoblu. Troppe secondo l’opposizione, specie in tempi di magra anche per l’ente di via Maqueda, scosso dallo scandalo “Ibs-Forex”.
In materia di auto di servizio, l’art. 21 della Legge regionale 16 dicembre 2008, n. 22, contenente misure per il contenimento della spesa pubblica, raccomanda agli enti locali di inserire nei rispettivi regolamenti norme che ne disciplinino l’utilizzo secondo i principi di “efficienza, economicità e buon andamento dell’amministrazione”.
La Provincia, a dire il vero, risulta essersi dotata di un “Regolamento di autoparco” già nel 1990 (deliberazione n.153/05/C), il cui articolo 10 indica tra i beneficiari delle vetture, il presidente dell’Ente, la Segreteria generale, “per le proprie molteplici attività verso tutti i settori operativi” (due autovetture), oltre all’ufficio tecnico (un’auto). Tutte, naturalmente, con relativo autista.
“Tutte le altre autovetture – recita ancora il regolamento – destinate ai vari servizi della Provincia  saranno richieste di volta in volta dagli amministratori, i direttori di settore e servizio che ne motiveranno l’impiego, entro i limiti territoriali della Provincia”, subordinando poi all’autorizzazione del segretario generale l’uso oltre i confini del territorio provinciale.
L’articolo 11 mette poi al bando alle assegnazioni di autovetture o di autisti “ad personam”, oltreché l’impiego di vetture e autisti “al di fuori dei servizi della Provincia”.
Da qui l’interrogazione dei consiglieri del Pd per avere notizia di vetture stabilmente assegnate ad altri componenti della Giunta provinciale ed altri rappresentanti dell’Istituzione, o se, viceversa, costoro provvedano ad avanzare, “ di volta in volta”, motivata richiesta per l’uso dell’autovettura.
 


Giunta. Nuovi gruppi chiedono spazio maggiore
 
PALERMO – A Palazzo Comitini, intanto, proseguono le grandi manovre politiche. Dopo il ritorno in Giunta dei pidiellini “ribelli” Dalì e Di Maggio, nei giorni scorsi è stata annunciata ufficialmente la nascita dell’intergruppo Mpa-Pdl Sicilia. Un ulteriore avvicinamento – hanno spiegato i parlamentari dei due gruppi – che segue la dinamica regionale che vede i propri riferimenti nel presidente della regione Lombardo e nel sottosegretario Miccichè, nell’ottica della creazione di un patto aperto per lo sviluppo del territorio. 
“La nascita dell’intergruppo – ha detto il deputato nazionale del Pdl, Pippo Fallica – risponde a un’esigenza fondamentale: coordinare le proposte e le idee per meglio stimolare l’attività politica e istituzionale a sostegno della crescita e sviluppo della nostra Provincia”. Il primo passo dell’intergruppo sarà chiedere al presidente Avanti una complessiva rivisitazione delle deleghe assessoriali.

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