Per la sicurezza sanitaria nell’Isola finanziamenti comunitari diretti - QdS

Per la sicurezza sanitaria nell’Isola finanziamenti comunitari diretti

Antonio La Ferrara

Per la sicurezza sanitaria nell’Isola finanziamenti comunitari diretti

venerdì 26 Febbraio 2010

L’invito a presentare candidature 2010 pubblicato sulla Guce 313/16 del 22 dicembre 2009. In tutto dall’Ue 13 milioni di euro a disposizione di soggetti pubblici e privati

PALERMO – Migliorare la sicurezza sanitaria dei cittadini: è questo l’obiettivo che si prefigge l’invito a presentare candidature 2010 relativo al programma d’azione comunitario in materia di sanità pubblica pubblicato sulla Guce 313/16 del 22 dicembre 2009.
Le azioni che si possono realizzare sono numerosissime: migliorare la sicurezza sanitaria dei cittadini e proteggere i cittadini dai rischi sanitari; pertanto sviluppare la prevenzione ed il controllo delle malattie trasmissibili esistenti ed emergenti. Un’altra azione importante è il miglioramento del controllo delle malattie trasmissibili: questo si può effettuare attraverso l’elaborazione di uno strumentario per i registri di immunizzazione, indicando le possibilità di cooperazione con il Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie (Cepcm).
 
Un obiettivo rilevante è anche quello di rafforzare la cooperazione tra diversi settori attraverso lo sviluppo di una strategia fondata sull’analisi delle esperienze acquisite in materia di miglioramento della collaborazione intersettoriale nelle reazioni alle urgenze sanitarie nei settori della sorveglianza, della preparazione e della reazione e a livello dei sistemi di allarme in tutti i settori interessati, con particolare attenzione per il coordinamento transfrontaliero dell’interoperabilità ed il rafforzamento delle reazioni comuni alle urgenze sanitarie.
Tra le azioni da attuare la promozione della salute riveste un ruolo importante: è importante infatti favorire stili di vita più sani e contribuire a superare le disparità sanitarie, prevenire i comportamenti a rischio da parte dei giovani, disciplinare la nutrizione e l’attività fisica. Altra azione tematica riguarda la salute sessuale dei giovani e l’Hiv-Aids con azioni informative al fine di raggiungere una riduzione delle infezioni sessualmente trasmissibili e altri risultati misurabili, in particolare a livello delle gravidanze non desiderate nelle adolescenti e delle violenze sessuali insieme alla promozione di una prevenzione combinata e mirata, accompagnata da un significativo grado di sorveglianza, dall’accesso alle cure più recenti, da test Hiv e da infrastrutture efficaci.
Inoltre si tende a considerare prevalentemente i progetti inerenti la prevenzione delle dipendenze, la prevenzione delle malattie gravi e croniche e delle malattie rare. Si vuole insomma creare un sistema europeo di informazione sanitaria volto a valutare la qualità degli strumenti web per l’informazione e il rafforzamento del ruolo dei pazienti, per la loro sicurezza, per la comunicazione di effetti dannosi, per la valutazione della qualità e per il coordinamento dei sistemi sanitari, sviluppare buone pratiche relative al coinvolgimento degli operatori sanitari e dei pazienti nella progettazione, convalida e attuazione degli strumenti di eHealth.
Infine i progetti potranno essere finalizzati altresì a dare origine ad una rete di esperti europei in diritto, economia e sanità incaricati di esaminare gli ostacoli e  le barriere nazionali e comunitarie alla raccolta, analisi ed utilizzo di informazioni sanitarie a livello dell’Ue nei settori pertinenti dell’acquis comunitario. L’azione punta all’elaborazione di una prima analisi coerente e completa degli impatti giuridici, economici e sanitari delle future politiche in materia di informazioni sanitarie.
 

 
Il 19 marzo 2010 è il termine ultimo per presentare i progetti
 
PALERMO – I soggetti che possono beneficiare dei contributi sono persone giuridiche pubbliche o private che operano nel settore della salute. Relativamente all’entità del contributo comunitario, esso coprirà fino ad un massimo del 60% dei costi ammissibili al progetto; in casi di utilità eccezionale, il contributo può essere aumentato fino all’80%. Ad ogni modo il totale delle risorse finanziarie disponibili ammonta a 13.339.640 euro. Per quanto concerne le modalità e le procedure, i progetti devono evidenziare un significativo valore aggiunto a livello europeo, essere innovativi ed avere una durata massima di 3 anni. I progetti devono essere presentati da partenariati ampi (6-10 membri in media); tuttavia il numero minimo di partner è 2, il proponente ed un partner, di due diversi Stati ammissibili (eccezionalmente possono essere presentati progetti presentati da un solo proponente). Il termine ultimo per presentare i progetti è il 19 marzo 2010 Come referente istituzionale ci si può rivolgere all’Agenzia esecutiva sulla salute pubblica ed i consumatori (EAHC), mentre per la Commissione europea è competente la Dg  Salute e consumatori e-mail e indirizzo web. Referente in Italia è il Dott. Giovanni Nicoletti, Ministero della Salute Dipartimento di prevenzione e comunicazione Ufficio III.

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