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Palermo – Segnaletica stradale bocciata, alta percentuale d’irregolarità

Luca Insalaco

Palermo – Segnaletica stradale bocciata, alta percentuale d’irregolarità

venerdì 05 Marzo 2010

Sono state prese in esame viale della Favorita e viale Regione Siciliana, le arterie più pericolose. Secondo una recente indagine ben il 77 per cento sarebbe fuori norma

PALERMO – Ben il 77 per cento della segnaletica stradale piazzata in città è irregolare. A rivelarlo è un’indagine promossa dal portale Sicurauto.it e condotta da Assosegnaletica.
Dai rilievi effettuati in particolare su viale della Favorita e viale Regione Siciliana, le arterie più pericolose, i segnali “non risultano conformi al Codice della Strada perché presentano misure e caratteristiche di rifrangenza differenti tra loro e nella gran parte dei casi sono coperti da vegetazione, compromettendo la corretta visibilità e la percezione del segnale da parte dei conducenti”. Sono quindi inadeguati rispetto all’art.39 Codice della Strada.
Se il “ciaffico” di benignana memoria è una delle piaghe di Palermo, insomma, una delle cause potrebbe essere ravvisata nella cartellonistica fuori legge.
“La maggior parte dei segnali – aggiunge Assosegnaletica – risulta scaduta, quindi non conforme al D.M. 31/03/95 1584, perché non ottempera le caratteristiche di retroriflettenza, garantite dalle coordinate cromatiche, che consentono la giusta percezione di un segnale. Va considerato che le condizioni cromatiche delle pellicole risentono delle condizioni ambientali e nel caso del territorio siciliano hanno una durata più breve per l’intensità dei raggi solari”. “Altro ostacolo per una corretta visibilità dei segnali è la presenza invasiva di cartelli pubblicitari che talvolta risultano persino installati nello stesso impianto in contrasto con l’art. 51 punto 4 del regolamento di esecuzione e attuazione del nuovo Codice della Strada (art.23 Codice della Strada)”.
Non si salva neppure la segnaletica orizzontale, ovvero le strisce, ora sbiadite ora incomprensibili, se non addirittura inesistenti.
“In alcuni punti – segnala l’associazione – le strisce sono state realizzate utilizzando poca vernice, quasi a voler risparmiare sulle quantità”. E vengono bocciati anche i guard-rail “danneggiati e quindi pericolosi”, specie sulla Circonvallazione, dove è stata ravvisata anche “la totale mancanza di segnali che indichino, con il dovuto anticipo, le uscite verso le principali direttrici cittadine”. Il consigliere di Assosegnaletica, Antonino Chillè, ha quindi chiesto alle amministrazioni locali di “prestare attenzione alla certificazione di prodotto nell’acquisto di segnali stradali verificandone la conformità al Codice della Strada”.
 


L’Amat risponde: “I problemi sono dovuti al bitume”
 
PALERMO – In città è l’Amat a occuparsi della cartellonistica stradale. Dall’azienda contestano in primo luogo il metodo seguito per realizzare l’indagine, che tiene conto della Circonvallazione e di via della Favorita. “Siamo stati forse i primi in Italia ad avere adottato il catasto informatizzato della segnaletica di tutta la città, e quindi non di due sole strade”, dicono da via Roccazzo. Catasto che è propedeutico al Piano della segnaletica, di cui il Comune non si è ancora dotato, e in base al quale l’ex municipalizzata svolge la propria attività di monitoraggio. Dall’azienda del trasporto pubblico, insomma, dicono di attenersi al contratto di servizio e alle direttive del Comune. Per quanto riguarda, invece, la segnaletica orizzontale, l’Amat afferma che i problemi di visibilità nascono piuttosto dal bitume. In alcune zone della città – è il caso di via Maqueda – sono comunque in fase di sperimentazione alcune strisce pedonali realizzate in collaborazione con l’Università di Enna.

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