La Regione chiede l’intervento degli Enti locali per attivare l’Asse 6 - QdS

La Regione chiede l’intervento degli Enti locali per attivare l’Asse 6

Paolo Picone

La Regione chiede l’intervento degli Enti locali per attivare l’Asse 6

sabato 06 Marzo 2010

Obiettivo della misura in questione dei fondi Ue 2007-13 è lo Sviluppo urbano sostenibile. L’invito del presidente Lombardo: “Presentare progetti cantierabili moderni”

AGRIGENTO – Il motore per lo sviluppo dell’intera Regione Siciliana sono le città.
Non hanno dubbi i massimi esponenti del Governo regionale, con a capo il governatore Raffaele Lombardo ed il suo vice nonché assessore all’Economia Michele Cimino. Lo sviluppo però passa attraverso i bandi europei, un treno carico di soldi che bisogna intercettare. Da qui la scelta di riunire ad Agrigento (ultima provincia siciliana per reddito pro capite e qualità della vita), nel prestigioso teatro Pirandello, per illustrare il lavoro già svolto nell’ambito dell’obiettivo dell’asse VI "Sviluppo urbano sostenibile".
A fare gli onori di casa il sindaco Marco Zambuto ed il presidente della Provincia Eugenio D’Orsi che dopo le rassicurazioni del governatore siciliano sulla realizzazione dell’aeroporto a Licata, ha lasciato la tenda per tornarsene a casa. Presenti anche gli assessori regionali “agrigentini” Luigi Gentile e Roberto Di Mauro, rispettivamente ai Lavori pubblici e Territorio e ambiente.
A relazionare è stato il vice presidente Michele Cimino, assieme al Ragioniere generale, Vincenzo Emanuele, responsabile del Par Fas 2007-2013, ed il dirigente generale della Programmazione, Felice Bonanno, responsabile dell’autorità di gestione del Po Fers 2007-2013.
L’obiettivo di questa misura, l’asse VI è quello di realizzare strutture ed interventi a scala urbana per l’insediamento e lo sviluppo di attività e servizi, interventi di riqualificazione integrata, con criteri di qualità architettonica ed edilizia sostenibile. I fondi saranno destinati ad adeguare a criteri di qualità ambientale e sociale le strutture dei servizi e della mobilità urbana; adozione di sistemi di certificazione ambientale e di tecnologie per risparmio energetico e idrico e per produzione di energia da fonti rinnovabili nei centri di servizio pubblico, incremento della dotazione di piste ciclabili, potenziamento di sistemi di mobilità pedonale per persone con disabilità sensoriali, azioni di recupero e tutela della qualità dell’aria nelle aree urbane. Azioni di prevenzione e protezione in aree particolarmente a rischio di eventi naturali.
I lavori sono stati conclusi dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo, che ha auspicato la partecipazione della città a queste misure di finanziamento. “I soldi ci sono, bisogna presentare i progetti e partecipare ai bandi – ha ricordato Lombardo – perché in questo modo si possono risolvere le tantissime emergenze del territorio”. Il processo, rivolto a 26 coalizioni territoriali di enti locali che coprono l’intero territorio regionale, riguarda 10 dipartimenti regionali responsabili di 50 linee di intervento per 640 milioni di euro di risorse pubbliche. Con un percorso innovativo si punta alla predisposizione di 26 Piani integrati di sviluppo territoriale (Pist) delle città di maggiori dimensioni. Dalle città potrà essere attivato lo strumento finanziario Jessica capace di mobilitare risorse per 148 milioni di euro per progetti di partenariato pubblico-privato. Elementi essenziali di un programma di sviluppo urbano che utilizza strumenti di ingegneria finanziaria “Jessica” sono infatti l’attrattività del territorio ed una potenziale appetibilità per interventi di sviluppo immobiliare e la presenza di aree urbane da recuperare e valorizzare attraverso lo sviluppo di infrastrutture di valenza territoriale.

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