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Catania – Pochi magistrati, molto arretrato l’attività del Tar rischia il collasso

Alessandro Petralia

Catania – Pochi magistrati, molto arretrato l’attività del Tar rischia il collasso

martedì 09 Marzo 2010

Soprattutto i ricorsi contro la Tia hanno ingolfato la macchina operativa del tribunale amministrativo. Si apre l’anno giudiziario, il presidente Zingales evidenzia la carenza di organico

CATANIA – Sabato, presso il Monastero dei Benedettini, si è svolta l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2010 del Tribunale amministrativo regionale (Sezione Staccata di Catania): oltre ai i più alti gradi di tutte le forze dell’ordine, presenti le maggiori autorità politiche e amministrative del capoluogo etneo. Dal presidente della Provincia Regionale di Catania, on. Giuseppe Castiglione, al Sindaco Raffaele Stancanelli, al Prefetto Vincenzo Santoro, al Procuratore Generale della Repubblica Vincenzo D’Agata, all’ex presidente della Provincia Nello Musumeci le prime file dell’aula magna hanno accolto le massime espressioni della vita politica cittadina e provinciale: alle loro spalle una piccola folla di curiosi e addetti ai lavori.
Ha aperto la cerimonia l’ingresso dei togati in aula, al quale ha immediatamente fatto seguito la relazione del presidente del Tar Catania, Vincenzo Zingales: circa un’ora di intervento, che ha illustrato orizzontalmente l’attività del Tar del capoluogo etneo durante l’anno giudiziario appena conclusosi. Molti gli spunti di interesse della relazione, che tuttavia ha avuto il proprio filo conduttore nella carenza di organico che affligge la sezione distaccata del Tar nel capoluogo etneo: Zingales ha infatti sottolineato come a fronte di una pianta organica che dovrebbe vedere la presenza e l’operatività di 26 magistrati, gli effettivi siano in realtà 20. Una carenza di sei magistrati, che spiega in parte la lunghezza dei processi e la mancata inversione di tendenza nell’accumulo di procedimenti arretrati, che anche nel 2009 hanno continuato ad accumularsi negli archivi del tribunale.
 
Ha meritato una menzione particolare l’ormai cronico problema dei ricorsi contro la Tia (Tariffa Igiene Ambientale), il cui elevatissimo numero sta letteralmente ingolfando la macchina operativa del Tribunale. Hanno parlato, tra l’altro, di informatizzazione del processo i rappresentanti dei vari organi intervenuti nella cerimonia: Consiglio di Presidenza della G.A, Associazione Nazionale Magistrati Amministrativi, Associazione Nazionale Magistrati, Avvocato distrettuale dello Stato di Catania, Consiglio dell’Ordine degli avvocati, Società avvocati amministrativi, Camera amministrativa siciliana.
Ha chiuso la cerimonia la dichiarazione di apertura dell’anno giudiziario 2010.
 

 
I dati 2009. Crescono i ricorsi pendenti
 
CATANIA – In tempo di polemiche sul rapporto magistratura-politica e talvolta sullo stesso orario di lavoro dei magistrati può essere utile analizzare alcune cifre, come quelle relative all’Anno Giudiziario del Tar etneo, appena conclusosi. Nel corso dell’anno 2009 il Tar ha tenuto 94 udienze pubbliche e 99 adunanze camerali o camere di consiglio per un totale di 1.478 procedimenti trattati in udienza pubblica e 3.201 in adunanze camerali. Sono stati definiti nel merito o nel rito 2.326 procedimenti con 2.220 sentenze definitive. 38 invece i decreti ingiuntivi emessi ai sensi dell’art. 8 della legge 205/2000, 48 i decreti presidenziali decisori e 315 decreti cautelari presidenziali. Negativo rimane però il saldo fra nuovi ricorsi in entrata e sentenze definitive in uscita: al 31 dicembre 2009 il numero di ricorsi pendenti ammontava infatti a 70.493 contro i 69.052 dell’anno precedente, con un rincaro di 1.441 processi pendenti. 20 infine il numero di magistrati in servizio a fronte di una pianta organica che ne prevede 26.

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