Assistenza infortunistica e lotta al sommerso - QdS

Assistenza infortunistica e lotta al sommerso

Cinzia Nicita

Assistenza infortunistica e lotta al sommerso

giovedì 11 Marzo 2010

Forum con Salvatore Bellia, direttore Inail Caltanissetta

CALTANISSETTA – Qual è la situazione in cui si trova l’ Inail nisseno?
“L’Inail di Caltanissetta si caratterizza positivamente da un punto di vista di assistenza infortunistica all’utenza per la presenza di un centro di fisiokinesiterapia abbastanza quotato ed apprezzato. A livello regionale è stato stipulato un accordo, fra l’assessorato alla Salute ed l’Inail, con il quale, noi, possiamo mettere a disposizione i nostri centri medico legali che sono abbastanza qualificati in termini di professionalità e particolarità di prestazioni mediche. Assicuriamo a circa 10.000 aziende, di piccola e media entità, nelle quali trovano occupazione 40.000 unità. In un anno abbiamo circa 2.300 infortuni, vale a dire circa il 5%. Un’altra peculiarità della nostra sede è la tempestività con cui procediamo al disbrigo delle pratiche di infortunio, abbiamo dei tempi assolutamente invidiabili per la rapidità con cui riusciamo a definire ed a liquidare al 100 % le pratiche e per quanto riguarda il Documento unico di regolarità contributiva (Durc) siamo in grado di rilasciarlo entro una settimana”.
Può fare un bilancio dell’attività svolta nel 2009?
“Abbiamo agito nei confronti degli altri Enti attraverso la fornitura di dati: abbiamo a disposizione una banca dati che è una delle migliori in Europa e che ci mette in condizione di poter sezionare l’incidente in tutte le sue caratteristiche. Attraverso la fornitura dei dati chi è preposto al controllo può essere agevolato nell’attività che deve svolgere. Siamo stati impegnati alla lotta al sommerso, abbiamo attenzionato le differenze retributive denunciate all’ Inps e all’Inail, incrociando i dati e tutto quello che è stato difforme fra i due Enti è stato oggetto di controllo. Inoltre, abbiamo svolto diversi incontri formativi con il mondo scolastico di ogni ordine e grado, perché crediamo fermamente nel fatto che la cultura della prevenzione debba cominciare fin dai banchi scolastici. A fine dicembre è stato allestito uno stand presso il mercato rionale dove abbiamo svolto una campagna di sensibilizzazione riguardante l’assicurazione contro gli infortuni domestici”.
Un quadro del personale in organico?
“Attualmente presso la sede di Caltanissetta l’organico è composto da 46 persone, ed è un numero adeguato rispetto alla pianta organica, ma c’è da considerare che quest’anno 4 – 5 unità andranno in pensione. Il nostro organico è diversificato: abbiamo un settore avvocatura composto da 2 avvocati e da figure che fungono da sostegno all’ avvocatura; un settore sanitario con tutte le specificità ed un settore amministrativo, che come ogni ufficio che si rispetti, è composto dai vari livelli. Il personale viene formato e motivato attraverso continue riunioni per il raggiungimento degli obiettivi”.
I vostri uffici sono informatizzati?
“Sì molto, noi lavoriamo con le immagini facendo circolare pochissimo cartaceo, appena arriva un nuovo documento viene subito scandito ed operando con questo modo garantiamo una maggiore trasparenza. Il nostro sito internet www.inail.it è continuamente aggiornato ed offre agli utenti molteplici servizi ed informazioni”.
Quali sono i vostri obiettivi per il futuro?
“Quest anno faremo degli accertamenti sulle differenze retributive, effettuando degli incroci di banche dati con l’Inps; porremo la nostra attenzione sulla prevenzione, non come forma di controllo perché non è di nostra competenza, ma sullo sviluppo della cultura della prevenzione ed intendiamo raggiungere questo obiettivo attraverso diverse modalità: formazione, informazione, consulenza ed inoltre l’erogazione di benefici di natura economica. Noi disponiamo di un sistema tariffario che è basato sull’ incidenza degli infortuni, prevenzione significa minore rischio, minori infortuni e quindi abbattimento dei costi del lavoro, le imprese virtuose quindi usufruiranno  di sconti nel pagamento del premio. Un’ ulteriore possibilità di sconto del 10% sarà data a tutte quelle imprese costituite da 500 unità che nell’anno precedente abbiano fatto investimenti legati alla prevenzione, ad esempio corsi di formazione. Continueremo con la tempestività della definizione e della liquidazione delle pratiche di infortunio in modo particolare sugli infortuni mortali e ci concentreremo sulla gestione dell’amianto, a tal proposito con la Prefettura è stato istituito un tavolo permanente che coinvolge anche diverse organizzazioni sindacali”.
 


Collaborazione con il centro Protesi di Vigoroso di Budrio e Protocollo d’intesa con il Comitato italiano paraolimpico

Quali sono le collaborazioni istituzionali che l’Inail di Caltanissetta ha attivato per gli infortunati?
“Grande attenzione viene posta dall’Inail alla ricostruzione del quadro funzionale e psico-sociale dell’ infortunato, affinché avvenga una completa reintegrazione nel mondo del lavoro, nella famiglia e più ampiamente nella società. Il Centro Protesi Inail a Vigorso Di Budrio (Bologna) è un centro per la sperimentazione ed applicazione di protesi e presidi ortopedici ed opera essenzialmente su tre versanti: ricerca di nuove tecnologie finalizzate alla produzione, riabilitazione ed addestramento all’uso della protesi, produzione e fornitura di protesi e presidi ortopedici.
Al centro possono accedere infortunati sul lavoro Inail, invalidi civili assistiti dal Ssn (Asp) di tutto il territorio nazionale; disabili anche particolarmente gravi, affetti da patologie congenite e/o traumatiche, pluriamputati, mielolesi e amputati per vascolopatie. Nell’attività del Centro inoltre rientrano anche i trattamenti protesici per bambini fin dalla prima infanzia. Molti sportivi di fama mondiale hanno scelto questo centro per la propria riabilitazione.
L’Inail, inoltre, è molto sensibile ai problemi delle fasce più deboli e per venire incontro ai problemi legati alla disabilità ha firmato un protocollo d’intesa con il Cip (Comitato italiano paralimpico), proprio perché far praticare l’attività sportiva alla persona affetta da disabilità significa aiutarla ad integrarsi dal punto di vista sociale e tramite questo protocollo a Caltanissetta tre disabili sono già stati avviati allo sport”.

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