La salute dei cittadini non può essere in vendita - QdS

La salute dei cittadini non può essere in vendita

Antonio Casa

La salute dei cittadini non può essere in vendita

sabato 13 Marzo 2010

Il primo cittadino di Augusta, Carrubba: meglio la bonifica dell’area. I sindaci del Triangolo: rispettare le condizioni ambientali

SIRACUSA – Non c’è tempo per festeggiare la vittoria della sentenza Ue che bisogna immediatamente tornare in trincea. La posizione pro rigassificatore, espressa a più riprese da una parte della politica nazionale, Stefania Prestigiacomo in testa, e ribadita da autorevoli esponenti regionali, non sembra però trovare immediata corrispondenza nelle realtà comunali del petrolchimico, che devono gestire il rapporto con i propri cittadini.
 
“Noi abbiamo sempre detto – ha proseguito Sorbello – che saremo gli ultimi a parlare, dopo aver sentito che tutti i pareri ambientali in merito saranno positivi”. Sulla stessa linea di Melilli anche il primo cittadino di Augusta. “Dal giorno in cui abbiamo siglato il patto per la chimica – ha dichiarato Massimo Carrubba,  – abbiamo visto poco o nulla. Crediamo invece che le messe in bonifica dell’area siano un modo importante per dare lavoro da una parte e per risanare l’area dall’altra”. Ancora più netto sembra il parere espresso da Antonello Rizza, sindaco di Priolo. “Dobbiamo aspettare che ci siano le condizioni ambientali e politiche – ha spiegato il primo cittadino priolese – per realizzare una cosa del genere. Inoltre il Comune, per quanto non abbia parere vincolante in proposito, non si potrà esprimere positivamente perché rispettoso del referendum votato due anni fa dai cittadini che si espressero in maniera contraria alla costruzione. Tuttavia la Regione deve decidere perché continuando a nicchiare sta scaricando su noi sindaci le proteste dei cittadini”.
Poi, in chiusura. “Tuttavia è anche vero che alcune condizioni sono profondamente mutate e che la Ionio Gas si è detta adesso disponibile a investire sul territorio fino a 80 milioni di euro, e probabilmente su questi cambiamenti bisognerebbe tornare anche a votare”.

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