Autostrade, le gestioni del Cas di Messina - QdS

Autostrade, le gestioni del Cas di Messina

Giuseppe Bellia

Autostrade, le gestioni del Cas di Messina

venerdì 19 Marzo 2010

Mobilità. Gestione amministrativa contabile e finanziaria.
Ultime dalla gestione. Dalla delibera n.85 del commissario Zapparata, risulta che il Cas ha inadempimenti per circa 163 mln di euro, fra mancati crediti Iva, rimborsi e riscossioni da Anas e dal ministero delle Infrasrutture.
Storia tormentata. Diversi commissariamenti, contenziosi fra dirigenti e personale, scarsa manutenzione, pessimi rapporti con l'Anas. Sono alcuni degli indicatori della passata gestione del Cas.

MESSINA – Il Consorzio autostradale siciliano, con sede a Messina, vive un’altra stagione commissariale con l’obiettivo di far quadrare i conti e dare avvio, così come vuole il Governo regionale, alla privatizzazione dell’ente. Nella relazione del 28 dicembre scorso, il commissario, l’architetto Matteo Zapparrata, ha elencato tutta una serie di inadempienze addebbitabili alle passate gestioni. Tra mancati rimborsi dell’Anas per lavori svolti, crediti Iva e riscossioni mai avvenute, la cifra è di 163 milioni. E’ caduta, invece, proprio in questi giorni, l’ipotesi di un ammanco di 12 milioni di euro, cui era stato presentato un esposto alla locale Procura della Repubblica che ha escluso ogni ammanco. Tra le uscite più rilevanti sono da annoverare quelle dell’ufficio legale, a causa dei numerosi contenziosi con i dipendenti.
 
 “L’Ente vive un grave stato di disagio finanziario, funzionale ed organizzativo, oltre che di relazioni tra gli uffici”.
Questo passaggio, è soltanto uno stralcio tra i più significativi, della delibera n.85 del 28/12/2009 redatta dal commissario Matteo Zapparrata, sulle gestioni precedenti del Consorzio autostrade siciliano (Cas).
Un’analisi dellEnte, quella descritta da Zapparata nel sua delibera di 13 pagine, in cui ha indicato i motivi che hanno determinato le attuali difficoltà di tipo economico, finanziario e gestionale del Consorzio.
Ecco le principali inadempienze economiche – contabili riscontrate dal commissario, a cui Zapparrata dovrà dare piena esecuzione nel corso del suo mandato: ridefinizione e perfezionamento delle procedure per lottenimento dellIva (20.000.000 mln di euro); definizione delle procedure ai fini dellottenimento dei rimborsi Anas (58.000.000 di euro); fondi assegnati al Cas per lanno 2004 dal ministero delle Infrastrutture (85.000.000 mln di euro). Non manca la buona notizia: “Il procuratore capo della Repubblica di Messina, Guido Lo Forte, ci ha comunicato che non esiste il presunto ammanco atti del Banco di Sicilia–tesoreria Cas per 12.000.000 di euro”, ha rivelato ieri Zapparrata il quale aveva elencato anche tale somma nella sua delibera di fine dicembre.

La storia dell’Ente, all’insegna del commissariamento
Il Consorzio per le autostrade siciliane, nasce nel 1997. Si tratta di un Ente pubblico non economico, sottoposto alla vigilanza della Regione siciliana (assessorato regionale Infrastrutture e mobilità) che nella sua storia può “vantare” tre presidenti e ben quattro commissariamenti.

I conti rielaborati dopo laccertamento delle inadempienze
Scrive Daniele Martini su Panorama del 23 aprile 2009, a proposito del Consorzio: “In sette anni dal 2000 al 2007, la differenza tra ciò che le autostrade siciliane avrebbero dovuto investire a norma di legge (35% dei pedaggi) e ciò che effettivamente hanno investito è pari ad 84 mln di euro”. Ma la “tegola” sullamministrazione del Consorzio, giunge non solo dalle inchieste giornalistiche . E l’attuale commissario straordinario Matteo Zapparrata a fare autodenuncia nella delibera sopra citata, di gravi inadempienze passate fra cui: la rielaborazione del conto Consuntivo 2007, del bilancio preventivo 2009 e del regolamento di Contabilità. Questi ultimi tre atti, deliberati dal commissario nella seduta del 27 ottobre 2009. “Gli uffici diranno se lente è fallito oppure no -spiega Zapparrata -. Certo è che ha molti debiti ma vanta anche molti crediti. Il problema è che per anni hanno attinto dallo stesso calderone per pagare stipendi, gestire la manutenzione e per lo stato di avanzamento dei lavori. Guardate che gli incassi dai ticket generano un volume non indifferente”. Poi cè la grande propensione dei dipendenti ad aprire contenziosi e le spese legali affrontate dal Consorzio sono enormi.
I rapporti con l’Anas (Ente concessore delle tratte autostradali)
I rapporti con il proprio concessore, sono stati in passato tuttaltro che idilliaci, fatti salvi quelli con lattuale commissario.
Il presidente dellAnas Pietro Ciucci ha riferito al Qds nel forum in uscita domani sull’attuale amministrazione riferisce che “il commissario si è messo all’opera con grande volontà e con segnali positivi, certamente dai piani e dalle progettazioni bisogna passare alle realizzazioni “.
Ma il rapporto fra Cas ed Anas è stato segnato da profondi lacerazioni. Si legge dal comunicato Anas del 10 dicembre 2008. “L’Anas constatata la gravità degli inadempimenti e la non adeguatezza del Piano di intervento predisposto dalla societa ha proposto al ministero delle Infrastrutture la revoca della concessione”. Così, Ciucci in un’audizione in commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera, sottolineando “le numerose ispezioni tecniche svolte sulla rete, 443 nel 2007 e 634 per i primi 11 mesi del 2008, hanno portato a contestare alle società numerosi e significativi inadempimenti di carattere tecnico-gestionale”.
L’attuale gestione
A quanto pare, neanche l’attuale commissario Zapparrata, nonostante sia al “timone” dell’Ente solo dal 13 agosto scorso, ha passato giorni tranquilli. Con l’interrogazione del 19 febbraio scorso, il parlamentare Antonino Germanà ha presentato un’interrogazione al ministro Altero Matteoli parlando, fra l’altro, di “omissioni nelle manutenzioni per 54 mln di euro”. La replica di Zapparrata: “Stiamo cominciando a risolvere qualcuna di queste inadempienze. Queste sono attività non eseguite in epoca precedente. Germanà è in ritardo”.
 

 
L’assessore Gentile: trasformare l’ente e dare spazio ai privati
 
PALERMO – “L’obiettivo è di trasformare il Consorzio autostrade da ente pubblico a ente economico, con la partecipazione dei privati”. Mandato in porto il Disegno di legge sul Piano casa, l’assessore regionale delle Infrastrutture e della mobilità, Luigi Gentile, sa di girare pagina. Nella sua fitta agenda il Cas ha, ovviamente, un posto di primo piano, come la legge di riforma degli appalti. “I privati – spiega – dovranno portare una managerialità di tipo produttivo. Noi siamo pronti a recitare la nostra parte in termini di investimenti, come sulla Palermo-Catania che necessita di diversi interventi”. Gentile sa che così com’è il Consorzio non va. “Occorre ampliare la convenzione, il personale rivendica da anni una serie di azioni, dalle mansioni alla maggiore professionalità”. Il Consorzio, come potete legge negli articoli accanto, non può più attendere.

Antonio Casa

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