Regione, ricchi incarichi ai soliti noti - QdS

Regione, ricchi incarichi ai soliti noti

Lucia Russo

Regione, ricchi incarichi ai soliti noti

sabato 27 Marzo 2010

E io pago. Come la Regione spende sempre di più.
Aumento di 1,3 mln. Se nel 2008 per incarichi in collegi, commissioni e comitati la Regione sborsava quasi 4 milioni di euro, nel 2009 ha speso circa 5,3 milioni.
Gurs n. 13/2010. In base alla legge regionale n. 15 del 1993 gli incarichi attribuiti e i compensi corrisposti dalla Regione siciliana, vanno pubblicati sulla Gazzetta ufficiale per l’anno precedente.

La Regione nel 2009 ha speso più di cinque milioni di euro per incarichi conferiti in collegi, consigli o comitati, circa 1,3 milioni in più rispetto al 2008. Il dato emerge dalla Gurs n. 13/09. Nonostante l’esigenza di tagliare la spesa venga ribadita su più fronti, putroppo l’andamento è sempre al rialzo, con compensi che in alcuni casi salgono fino a ventimila euro in più per lo stesso incarico. Come l’anno scorso abbiamo redatto una classifica degli incarichi più remunerati, a partire dalla soglia base di 37 mila euro. A fronte, infatti di moltissimi incarichi con un compenso basso, ce ne sono 27 che da soli costano quasi 1,4 milioni di euro. Compensi che spesso si sommano ad altri incarichi oltre che a lauti stipendi. I soli 16 esperti del Nucleo di valutazione degli investimenti pubblici costano circa 700 mila euro.
 
Sono costati più di cinque milioni di euro nel 2009 alla Regione Siciliana tutti gli incarichi conferiti dalla Presidenza o dai singoli assessorati a presidenti, consiglieri, commissari o esperti in collegi, consigli, commissioni o comitati.
Puntuali all’appuntamento con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana (quella di quest’anno è la n. 13 del 19 marzo 2010), come previsto dalla l.r. 15/1993, anche quest’anno abbiamo passato in rassegna tutti gli incarichi per stilare una classifica dei più remunerati, stabilendo come soglia più bassa i 37 mila euro.
Rispetto all’anno scorso la nostra classifica si è ristretta da 36 a 27 incarichi remunerati sopra i 37 mila euro e questo perché in alcuni enti si è fatta una scelta al risparmio, solo che il totale è più alto. Se nel 2008 in tutta la Regione per tutti gli incarichi spendeva quasi 4 milioni di euro, nel 2009 ne ha spesi più di 5, per precisione 5,279 milioni di euro. Il numero di incarichi è tale che occupa un intero Supplemento ordinario della Gazzetta ampio ben 56 pagine.
Nella nostra classifica dei più remunerati, al primo posto c’è sempre Francesco Riggio, che, a capo del Ciapi (Centro interaziendale addestramento professionale integrato) ha percepito 92.791 euro nel 2009, quasi duemila in più rispetto al 2008.
Il secondo posto non è più occupato da Fabio Mazzola che nel Nucleo di valutazione degli investimenti pubblici come esperto in valutazione progetti e analisi di fattibilità nel 2008 prendeva 75 mila euro. Nel 2009 esce fuori dalla nostra classifica perché ne percepisce per lo stesso incarico solo poco più di diecimila.
 
Se ci sono dei casi virtuosi, sono contrastati da ben undici incarichi la cui remunerazione rispetto al 2008 è salita. Di questi ben sei sono esperti del Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, a partire da Ornella Pagano che come esperta junior di politica sociale e mercato del lavoro nel 2008 ha ricevuto 37.545 euro di compenso contro i 44 mila euro nel 2009. Anche Giuseppe Polizzano da esperto junior, ma in cooperazione internazionale, da un anno all’altro ha visto la sua parcella aumentare di seimila euro, precisamente da 38.088 € a 44.000.
Come esperti junior del Nvvip che beneficiano di aumenti ce ne sono altri tre: Cristian Matraia, Marco S. Consoli e Antonio Pannico, rispettivamente con 44 mila, 46 mila e 45 mila euro come compensi 2009 fino a ottomila euro in più rispetto al 2008.
Come aumento dei compensi dal 2008 al 2009, pur ricoprendo lo stesso incarico, più clamoroso è il caso di Salvatore Schembri che come consigliere del Ciapi passa da 39.416 euro nel 2008 a 59.124 euro, ben 20 mila euro in più.
Da menzionare anche due super burocrati, Enzo Emanuele e Benedetto Mineo. Il primo come componente del collegio dei revisori dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente riceveva nel 2008 la cifra di 42.987 euro che nel 2009 è diventata di 46.569. Il secondo, Mineo, sempre come componente del collegio dei revisori dell’Arpa, dunque lo stesso incarico, ha ricevuto 51.584 euro nel 2008 e 55.883 euro nel 2009.
Si ricorda che tutti i soggetti dell’elenco continuano a svolgere un’attività principale, che in diversi casi è in seno alla stessa amministrazione regionale. Dunque, sommano allo stipendio il compenso derivante dall’incarico, non esistendo nell’ordinamento regionale una norma che prevede che chi riveste ruoli dirigenziali nella P.a. regionale possa svolgere incarichi aggiuntivi di nomina pubblica ma gratis.
In questi giorni si è parlato dell’inserimento in Finanziaria di una norma che ponga il limite di massimo tre incarichi aggiuntivi ai dirigenti regionali. Sarebbe bene però che si aggiungesse che questi incarichi andrebbero svolti gratuitamente o anche che si stabilisse un tetto massimo del compenso da ricevere come sommatoria tra stipendio di dirigente e incarichi aggiuntivi.

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