“False accuse”, Lombardo a disposizione dei giudici - QdS

“False accuse”, Lombardo a disposizione dei giudici

Raffaella Pessina

“False accuse”, Lombardo a disposizione dei giudici

martedì 30 Marzo 2010

Il presidente e l’indagine per concorso esterno in associazione mafiosa. Il procuratore D’Agata: “Dietro la notizia, la matrice politica”

PALERMO – Non si sono fatte attendere le reazioni al terremoto in Sicilia che ha coinvolto il Presidente della Regione Raffaele Lombardo.
Secondo un quotidiano nazionale, infatti, Lombardo sarebbe iscritto nel registro degli indagati per concorso esterno in associazione mafiosa. La prima reazione è stata proprio quella del Governatore che ha dichiarato all’Ansa: “è un’accusa che non sta né in cielo né in terra. Non conosco Aiello, e non so chi sia. Posso soltanto ribadire che non ho mai fatto affari con la mafia”.
Il leader del Mpa ha annunciato che adirà “le vie legali” nei confronti di chi lo accusa per “difendersi da queste accuse infamanti e false”. “Non lancio proclami – ha aggiunto Lombardo – e chiedo giustizia agli stessi magistrati presentando un esposto dopo avere letto di cosa mi si accusa”. Sui contatti con Liga, il Presidente della Regione Siciliana ribadisce che “sono stati di natura politica” e di “averlo incontrato così come tanti altri hanno fatto”. Leoluca Orlando (Idv) ha detto che “Se le notizie venissero confermate, il Presidente della Regione deve avere la sensibilità nonché la responsabilità istituzionale di dimettersi”.
Il procuratore capo di Catania, Vincenzo D’Agata è intervenuto sottolineando che dietro la pubblicazione della notizia dell’inchiesta a carico del Presidente della Regione Siciliana c’è una matrice politica. “Purtroppo – ha detto D’Agata – i giornali, qualche volta, diventano involontari strumenti nelle mani di qualcuno. Certo, capisco che il giornalista fa il suo mestiere ma noi dobbiamo fare il nostro“.
“Sono profondamente dispiaciuto per l’uomo e per il politico” ha detto Saverio Romano segretario regionale dell’Udc. Innocenzo Leontini, capogruppo Pdl all’Assemblea Regionale siciliana, non usa mezzi termini: “Dal punto di vista politico, Lombardo aveva già manifestato una serie di atteggiamenti che lasciavano intendere l’andazzo delle cose”. E rincara la dose attaccando i partiti alleati dell’Mpa in Parlamento.
“è necessario che la magistratura faccia chiarezza sulla vicenda che investe il presidente della Regione” è quanto ha detto il Presidente della  Commissione regionale antimafia, Lillo Speziale che chiede che sulla vicenda si faccia chiarezza al più presto. Salvino Caputo ai magistrati assessori in Giunta di rassegnare le dimissioni, attesa la loro incompatibilità di magistrati con un Presidente della Regione indagato dai Ros per concorso esterno in associazione mafiosa”.
Intanto, in Assemblea Regionale Davide Faraone, deputato regionale Pd,  ha scritto al presidente dell’Ars Francesco Cascio e al Presidente della Commissione Antimafia Lillo Speziale chiedendo di “Istituire una commissione di inchiesta all’Ars per far luce sull’iter che ha portato all’adozione in tempi rapidissimi di un commissario ad Acta sul piano di lottizzazione allo Zen curato dall’architetto Liga”.
“Ci sono più che legittimi dubbi e perplessità – scrive Faraone – sull’iter, mai così rapido, adottato con i poteri sostitutivi da parte del commissario ad acta nominato dall’Assessorato regionale territorio e ambiente in sostituzione del Consiglio comunale di Palermo circa il piano di lottizzazione allo Zen per la realizzazione di 18 alloggi sociali della cooperativa Anemone, il cui progetto è firmato dall’architetto Giuseppe Liga”. Sulla vicenda Faraone ha anche presentato una interrogazione all’assessore al Territorio e al presidente della Regione per sapere “se il commissario ad acta ha acquisito o meno i certificati antimafia richiesti dal consiglio comunale di Palermo” e “quale istruttoria tecnico-amministrativa ha compiuto l’assessorato regionale Territorio e Ambiente in ordine alla delibera del consiglio comunale, in quanto tempo, con quali passaggi documentali e con quali esiti propedeutici al parere finale”.
A Palazzo dei Normanni, oggi ricomincia l’attività delle Commissioni Legislative, prima fra tutte la Commissione Bilancio. Si dovranno esitare i documenti finanziari che dovranno essere approvati entro il mese di Aprile e indipendentemente da come si evolverà la situazione che coinvolge il Presidente Lombardo. Il bilancio passerà questa settimana anche dalla commissione Attività Produttive per le parti di competenza. All’ordine del giorno anche l’indagine conoscitiva sulla situazione della miniera di Pasquasia. Domani in Commissione Sanità verranno ascoltati i sindaci di Trapani, Erice, Lipari e del direttore generale della Seus Spa, Marco Romano, in merito alla interrogazione n.1091(a firma Roberto Corona del Pdl) su “Chiarimenti in merito alla nuova gestione del servizio di emergenza 118.

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