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Catania – Segnaletica verticale irregolare, altra forma d’illegalità a Librino

Melania Tanteri

Catania – Segnaletica verticale irregolare, altra forma d’illegalità a Librino

sabato 10 Aprile 2010

L’assessore alla Viabilità: “Risolveremo quanto prima la questione del quartiere su cui si sta investendo”. I segnali sono posti in contrasto con l’articolo 81 del Codice della Strada

CATANIA – Nel quartiere di Librino, zona già di per sé interessata da diverse forme di illegalità, ci si mette anche l’amministrazione a non rispettare le norme previste dalla legge. Un esempio concreto è quello relativo alla segnaletica verticale, irregolare in quasi tutto il quartiere poiché non adeguatasi al sistema di rotatorie che regolano la viabilità della zona. La segnaletica è il cardine essenziale della mobilità, essendo fonte di responsabilità per gli utenti e per l’amministrazione la quale ha, inoltre, obblighi ed oneri per la relativa apposizione. Le regole fissate dall’ordinamento giuridico per l’impiego della segnaletica creano un complesso di responsabilità nei funzionari e dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni allorquando la segnaletica sia assente o irregolare.
Innanzitutto, il segnale stradale costituisce una forma di pubblicità che presuppone sempre l’esistenza della legge, del regolamento, del decreto o dell’ordinanza dell’autorità competente o dell’ente proprietario della strada. Se questo è vero, allora la segnaletica verticale del quartiere di Librino risulta essere quasi interamente irregolare. Sembra infatti che nessuna ordinanza sia apposta sui segnali che, oltre tutto, sono posizionati in modo del tutto contrario alle indicazioni del Codice della Strada. Questo, infatti, prevede, all’articolo 81, che “I segnali verticali sono installati, di norma, sul lato destro della strada, possono essere ripetuti sul lato sinistro ovvero installati su isole spartitraffico”. Inoltre, all’articolo 82 si legge che “i sostegni e i supporti dei segnali stradali devono essere generalmente di metallo con le caratteristiche stabilite da appositi disciplinari”. Niente di tutto questo a Librino, dove i segnali sono posti quasi tutti su totem collocati in mezzo alla carreggiata, sono istallati, spesso, ad altezze variabili lungo lo stesso itinerario, in contrasto con quanto previsto all’art. 81 del Regolamento, abbiano caratteristiche di rifrangenza diverse tra loro anche sullo stesso sostegno (in contrasto con quanto previsto dall’art. 79) e, quando più di uno, non siano collocati correttamente sullo stesso sostegno.
 
In questo caso, quando cioè è necessario porre sullo stesso sostegno due segnali di diversa natura (art. 82 reg.) è opportuno che questi siano collocati con i criteri stabiliti dal regolamento. Se a questo si aggiunge la concomitante assenza di segnaletica orizzontale, ci si rende conto come nel quartiere di Librino circolare per le strade sia davvero pericoloso, un vero e proprio terno al lotto. L’assenza della specifica ordinanza e l’errato posizionamento della segnaletica verticale, è un’anomalia che sarebbe stata segnalata più volte dall’Ufficio Traffico Urbano del Comune di Catania; la questione, però, sarebbe legata a filo doppio alla STA progetti srl, la società che fa capo all’ingegnere e urbanista Francesco Lo Giudice, alla quale l’amministrazione comunale affidò le redazioni della variante del “piano Librino”, nel dicembre del 1979 e che sarebbe la responsabile dell’apposizione della segnaletica.
Una situazione decisamente anomala, comunque, su cui bisognerebbe intervenire: “La questione – spiega l’ assessore alla viabilità, Antonio Scalia – verrà affrontata quanto prima dall’amministrazione, che su Librino sta dedicando forze ed energie, e risolta il prima possibile”.

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