Dal 1° gennaio controlli eseguiti in tempo reale - QdS

Dal 1° gennaio controlli eseguiti in tempo reale

Maria Francesca Fisichella

Dal 1° gennaio controlli eseguiti in tempo reale

mercoledì 14 Aprile 2010

Forum con Maria Concetta Calandra, direttrice Agenzia delle Dogane di Catania

CATANIA – Come giudica la situazione dal punto di vista dell’organico? È sufficiente?
“L’ufficio si compone di 100 unità. Per il tipo di attività da svolgere sul territorio non sempre è un numero adeguato ma, attraverso un’attenta gestione, si riesce ad assicurare un efficiente livello di servizi e di controlli anche tenendo conto del fatto che il personale delle dogane svolge attività oltre che di polizia tributaria anche di polizia giudiziaria”.
Quali sono le iniziative o le attività che vi impegnano maggiormente?
“Il 2009 ha visto un’attività molto intensa, finalizzata soprattutto alla repressione delle frodi in materia doganale, attuata attraverso i controlli fisici delle merci che provengono da paesi asiatici, soprattutto dalla Cina. A Catania il mercato è abbastanza fiorente e notevolmente in crescita. Per non ostacolare il suo sviluppo equilibriamo il livello dei controlli attraverso una sofisticata analisi dei rischi gestita dal sistema informatico dell’Agenzia e integrata dall’attività di intelligence svolta dall’Ufficio anche in collaborazione con le altre forze di polizia (Guardia di Finanza, carabinieri, Corpo forestale – in porti e aeroporti)
Da un anno a questa parte, l’attività di controllo che assorbe maggiormente la nostra attenzione è il traffico transfrontaliero di rifiuti. Diversi sono stati i sequestri su tutto il territorio nazionale. Ed anche qui, a Catania, si sta ponendo attenzione al contrasto di questo tipo di fenomeno.
Del resto, tra le nostre funzioni – oltre al controllo delle merci, alla lotta al contrabbando di armi, droga, valuta, sigarette e alla contraffazione – vi è la tutela della salute e dell’ambiente. L’Agenzia nasce da un processo di riforma del ministero delle Finanze ed è operativa dal 2001 con l’obiettivo di semplificare i rapporti con gli utenti, snellire le procedure, favorire l’adempimento consapevole e spontaneo degli obblighi fiscali”.
Cosa può dirci circa la formazione del personale?
“La formazione professionale è un aspetto fortemente curato dall’Agenzia delle Dogane, stimolato attraverso un aggiornamento dei dipendenti sia a livello centrale che locale. L’Agenzia da alcuni anni si è dotata di una piattaforma e-learning e la percentuale di formazione che viene erogata con tale modalità si attesta attorno al 40% del totale”.
A che punto è l’informatizzazione della vostra attività?
“L’Agenzia delle Dogane ha investito molto sull’innovazione tecnologica. Oggi, l’accesso al sistema informativo della fiscalità doganale da parte degli operatori – realizzato attraverso la disponibilità ai servizi online integrati – consente di effettuare numerose attività senza dover ricorrere all’intermediazione degli uffici. Fondamentale, al riguardo, la novità della trasmissione in via esclusivamente telematica dei modelli Intrastat beni e servizi, a partire dal primo gennaio 2010.
Ogni dipendente dell’Agenzia ha una propria casella di posta elettronica ed accesso ad un personal computer. La maggior parte dei controlli effettuati avvengono in tempo reale, grazie ad un sistema di sdoganamento telematico che integra l’attività di controllo. Anche nel settore delle accise è stata avviata la telematizzazione che sta per essere completata”.
Ci spieghi quali sono le attività svolte all’interno del laboratorio chimico delle Dogane.
“Gli uffici delle Dogane possono avere alle loro dipendenze Sot (Sezioni operative territoriali) con competenza in materia doganale e accise, e Solc (Sezioni operative laboratori chimici) competenti a svolgere analisi chimiche e accertamenti tecnico fiscali su merci e processi di lavorazione. L’ufficio di Catania nello specifico ha due Sot (Aeroporto Fontanarossa e Riposto) e un Solc. Il laboratorio chimico è nato dall’esigenza di classificare i prodotti importati, ai fini dell’assoggettamento agli specifici tributi secondo la categoria merceologica (dagli alimenti agli idrocarburi, dai farmaci ai tessuti, agli alcolici).
Diffusi sull’intero territorio nazionale, i laboratori sono in tutto quindici. La sede di Catania, oltre ad essere specializzata in prodotti petroliferi, offre anche servizi ai privati. Si realizzano anche stage con le scuole. A tal proposito una convenzione è stata stipulata con l’Istituto ”Cannizzaro” di Catania”.
 

 
Il contenuto dei container viene analizzato ai raggi X Immagini inviate alla centrale che alimenta la banca dati

Cosa si intende per “centrale operativa Matrix”?
“L’ufficio delle Dogane di Catania si avvale dell’utilizzo di uno dei 28 scanner a raggi X, installati presso i principali porti. Tali apparecchiature, che utilizzano la tecnologia usata per le lastre radiografiche mediche, consentono di ispezionare il contenuto di un container acquisendone un’immagine che è raccolta, analizzata ed elaborata nella centrale operativa Matrix. Il controllo delle apparecchiature scanner costituisce sia un ausilio per le attività di verifica delle merci, sia un autonomo strumento di controllo e pertanto, riveste nell’ambito delle strategie dell’Agenzia, un importante ruolo per la salvaguardia degli interessi erariali e per la tutela della sicurezza. In Sicilia, tali centrali sono presenti presso il porto di Catania, Palermo e Trapani, con l’obiettivo non solo di prevenire le frodi, ma volte ad impedire anche eventuali azioni terroristiche. L’adozione di tali innovative strategie di controllo, ha determinato la creazione di una nuova figura: l’operatore scanner. Fondamentale in questo caso l’attività di formazione intrapresa in collaborazione con l’ufficio Studi dell’Ufficio centrale antifrode di Roma, e rivolta a funzionari e impiegati impegnati in questa attività di controllo”.
Come si realizzano tali controlli?
“L’immagine ottenuta dalla scansione è inviata alla centrale Matrix (Monitoring activities aargeting risk intelligence X-Ray) dell’Agenzia delle Dogane, allo scopo di alimentare una banca dati utilizzata per ulteriori controlli”.

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