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Catania – Tondo Gioeni e futuro del ponte, il Comune prende ancora tempo

Melania Tanteri

Catania – Tondo Gioeni e futuro del ponte, il Comune prende ancora tempo

sabato 17 Aprile 2010

Sulla questione c’è anche uno studio comunale del 2003 che solleva molti dubbi sull’abbattimento. Il sindaco, Raffaele Stancanelli, “valuterà” se buttare giù o meno l’opera

CATANIA – Finalmente una buona notizia. Potrebbe essere considerata tale, infatti, quella diffusa dal sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, relativamente al’ipotesi di non abbattere più il ponte sul Tondo Gioeni.
Nonostante, infatti, più volte l’amministrazione abbia assicurato che i lavori sarebbero sicuramente iniziati e che il ponte del Tondo Gioeni sarebbe scomparso – posizione ribadita anche recentemente, nonostante molte le opinioni contrastanti anche all’interno dello stesso Ufficio Traffico Urbano, i cui tecnici tante volte avevano attirato l’attenzione sull’assenza di studi efficaci sui flussi di traffico – oggi tentenna, prende tempo, e afferma che “valuterà” se buttare giù o meno l’opera.
Lo aveva già annunciato durante il Consiglio comunale dello scorso 8 aprile, l’assessore al Patrimonio, Giuseppe Arcidiacono, che l’amministrazione era “in attesa di ricevere dal Genio civile le valutazioni tecniche sul ponte Gioeni” e che saranno proprio queste a far decidere se procedere con l’abbattimento oppure limitarsi alla messa in sicurezza e consolidamento. Lo ha ribadito lo stesso Stancanelli in un comunicato, in cui ha affermato che non “devono essere i pregiudizi ideologici a farci prendere una decisione anziché un’altra, ma sono numerosi i tecnici che fanno notare come il grande flusso viario che insiste sulla zona difficilmente potrebbe reggere all’eliminazione di un cavalcavia che ha una funzione importante nel deflusso degli autoveicoli. E di questo dobbiamo seriamente tenere conto”.
Strano che l’ipotesi di non procedere con l’abbattimento del ponte sia stata ponderata solo ora, quando in verità erano stati in tanti a chiedere all’amministrazione di rivedere la propria posizione, dal capogruppo del Pdl a Palazzo degli Elefanti, Nuccio Condorelli, al collega di partito, Francesco Navarria, ai consiglieri del Pd della terza municipalità che circa un mese fa che avevano sottolineato quanto alto fosse il rischio di peggiorare la situazione del traffico, non essendosi potute realizzare alcune opere pubbliche propedeutiche all’abbattimento. Senza dimenticare uno studio della vulnerabilità sismica del ponte Gioeni, commissionato nel 2003 dall’ingegnere comunale Rosario Mirone, dove, in conclusione, si afferma che “occorre valutare l’opportunità di riparare l’opera d’arte o demolirla, in relazione sia ai costi degli interventi che alle necessità obiettive di mantenere tale struttura per esigenze urbanistiche e viarie”.

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