Oltre 35 mila infortuni in Sicilia. Catania maglia nera con 23 morti - QdS

Oltre 35 mila infortuni in Sicilia. Catania maglia nera con 23 morti

Oltre 35 mila infortuni in Sicilia. Catania maglia nera con 23 morti

mercoledì 28 Aprile 2010

Si celebra oggi la giornata mondiale della sicurezza sul lavoro. Diverse le iniziative in programma. Formazione e prevenzione sono le basi per ridurre sensibilmente l’incidentalità

CATANIA – Diffondere la cultura della prevenzione sui luoghi di lavoro al fine di garantire la sicurezza fisica di chi opera in ambienti a rischio. E il discorso non riguarda solo i dipendenti ma anche gli imprenditori.
È quanto è emerso nel corso del seminario organizzato nei giorni scorsi dalla Pegasus Consulenza e Formazione di Acireale, e Confindustria Catania, in cui sono stati presentati i dati del progetto sulla certificazione OHSAS 18001, i sistemi di gestione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il progetto è stato finanziato dal fondo interprofessionale di Fondimpresa, costituito da Confindustria e le principali sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil.
La Sicilia e Catania in particolare, sono le aree territoriali che hanno pagato il maggiore tributo di sangue sul tema degli infortuni sui luoghi di lavoro. Nel 2008 secondo l’Inail, in controtendenza con i dati nazionali, il numero degli infortuni è salito a oltre 35 mila.
Con 23 morti all’attivo, Catania indossa la maglia nera e denuncia l’allarme che coinvolge molte categorie.
Walter Finocchiaro vicepresidente di Confindustria Catania, intervenuto durante il seminario, si è così espresso: “La sicurezza nei luoghi di lavoro è un nostro obiettivo prima ancora che la legge ce lo imponga. Per noi imprenditori, operare nel rispetto delle regole non significa solo garantire sicurezza, ma anche assicurare ai lavoratori condizioni dignitose e conformi ai contratti. Un complemento indispensabile alla prevenzione è dato anche dall’impegno dei lavoratori a seguire tutte le procedure di sicurezza e di avvalersi di tutte le dotazioni messe a loro disposizione”.
Il vicepresidente dell’associazione degli industriali rilancia l’importanza della formazione per contrastare il fenomeno.
La formazione, quale base per prevenire gli incidenti e ridurre sensibilmente l’incidentalità.
Il progetto condotto, ha coinvolto 190 dipendenti in 1.920 ore di formazione. L’attenzione principale è stata rivolta nell’individuazione di comportamenti sbagliati o nella mancanza di procedure secondo le norme vigenti.
Non è un caso infatti, che per oggi 28 aprile – Giornata mondiale della sicurezza sul lavoro – l’Anis (Associazione Nazionale Ingegneria della Sicurezza) in collaborazione con l’Ance di Catania (Associazione nazionale costruttori edili) e con il Cpt di Catania (Comitato Paritetico Territoriale per la sicurezza nei cantieri), e con il patrocinio dell’Ordine e la Fondazione degli Ingegneri di Catania, della Consulta regionale degli ingegneri e dei Collegi dei Geometri e dei Periti industriali, abbia organizzato un dibattito sugli aspetti applicativi del Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro nei cantieri edili, dove il drammatico problema delle morti bianche, specie in Sicilia, è in controtendenza rispetto alle percentuali nazionali, in leggera diminuzione.
Nelle stessa data – 28 aprile – la Federazione interprofessionale per la Prevenzione (Ciip) sarà udita dalla Commissione d’inchiesta del Senato sul problema delle morti bianche. In questa circostanza sarà illustrato il progetto “Mi impegno per la prevenzione”.
 


L’approfondimento. La certificazione ohsas 18001 per ridurre gli infortuni
 
CATANIA – Secondo Filippo Di Mauro, ingegnere e consulente in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, intervenuto al seminario: “La certificazione Ohsas 18001: 2007 e i sistemi di gestione della sicurezza hanno dimostrato di essere degli efficaci strumenti per la riduzione degli infortuni e delle malattie professionali. La certificazione permette inoltre, la riduzione dei premi assicurativi Inail versati dalle imprese. Quindi un incentivo a investire sulla materia”.
E intanto anche il Gruppo Giovani degli Industriali di Catania, nella persona del suo presidente Silvio Ontario, durante il “Job Orienta” il salone di orientamento scolastico, ha presentato l’11a edizione del “Progetto 30 Ore” per la diffusione della cultura d’impresa nelle scuole.
Il progetto quest’anno ha coinvolto quattro scuole che sono state visitate da giovani imprenditori che hanno assistito alla prima lezione sul mercato del lavoro in cui è stato richiesto di redigere un business plan.  Il progetto mira a far crescere la cultura d’impresa nei giovani sin dall’età scolare. Il “Progetto 30 Ore” è un concorso di idee e le migliori saranno premiate a maggio e presentate all’Agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa e l’attrazione degli investimenti (Sviluppo Italia).

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