Spesa razionalizzata e promozione mirata - QdS

Spesa razionalizzata e promozione mirata

Annalisa Giunta

Spesa razionalizzata e promozione mirata

venerdì 30 Aprile 2010

Forum con Vittorio Messina, presidente della Camera di Commercio di Agrigento

Quali obiettivi sono stati raggiunti in questi quattro anni di presidenza?
“Sicuramente abbiamo raggiunto l’obiettivo di razionalizzare la spesa all’intermo dell’ente, nonostante ci siamo trovati di fronte ad una serie di difficoltà che questa amministrazione, probabilmente per la prima volta, ha avuto e che ha comportato un aumento delle spese soprattutto per il personale”.
Quante persone lavorano per il vostro ente?
“In totale 84 persone, di cui circa 26 contrattisti”.
L’obiettivo primario del vostro ente è la promozione. Come la attuate?
“Oltre alla promozione, cerchiamo di offrire una serie di servizi che si adattino all’alta evoluzione del mondo imprenditoriale di oggi. Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo stipulato un protocollo d’intesa con la Camera di Commercio di Caltanissetta al fine di promozionare questi due territori vicini. Stiamo anche cercando di sfruttare le occasioni offerte dal PO 2007-2013 e in tale ambito abbiamo presentato tre progetti, già approvati dalla Regione, per promuovere l’agroalimentare, il turismo e la bioedilizia. Si tratta di progetti di incoming verso Agrigento per il settore del turismo e della bioedilizia. Soprattutto per il turismo, riteniamo sia necessario che i tour operator e la stampa specializzata vengano a visitare le strutture che noi offriamo al territorio. Mentre per quanto riguarda l’agroalimentare, abbiamo deciso di promuovere i nostri prodotti all’estero”.
Quanto spendete per l’attività di promozione?
“Fino all’amministrazione precedente, spendevamo qualcosa come 800 mila euro all’anno. Grazie all’adeguamento delle spese dell’ente, abbiamo speso per quest’anno circa 7- 8 mila euro, che rappresenta una spesa inesistente per quella che dovrebbe essere la promozione.
Che bilancio ha la Camera di commercio?
“Noi abbiamo 40 mila imprese e contiamo entrate che si aggirano intorno agli 8 milioni di euro. Di questa somma quasi il 90% viene assorbito da stipendi e pensioni e l’altro 10% per spese di gestione dell’ente. L’unica voce in cui si può risparmiare purtroppo è la promozione decidendo se farla o non, le altre sono spese obbligatorie”.
A proposito di promozione, abbiamo visto che c’è stata un riduzione, in generale nei siti Unesco, ma in particolare del 40% di visitatori proprio nella Valle dei templi, nonostante l’accordo siglato nel 2007 con il Comune e la Provincia per promuovere il territorio. Secondo lei a cosa è dovuto questo calo di visitatori?
“La Camera di Commercio, così come la Provincia e il Comune, fa parte di diritto all’Ente parco. Ente parco che a mio avviso dovrebbe essere rivisto dal punto di vista organizzativo, creando un Comitato scientifico e un Consiglio di amministrazione, per dare così maggiore aderenza a quelle che sono le esigenze della realtà. Il calo delle visite turistiche non sembra interessare nessuno, tanto è vero che la carica di presidenza dell’Ente parco è rimasta scoperta per sei mesi prima della nuova nomina. Cosa priva di criterio, se pensiamo che anche l’Ente parco dovrebbe svolgere l’attività di promozione in sinergia con gli altri enti. Oggi la sensazione che si ha è che l’Ente parco, inteso come confini fisici, sia un territorio extra comunale rispetto l’intero contesto del territorio e finché non si acquisirà questa mentalità ben poco cambierà.
Mi chiedo perché gli enti preposti non si attivino per rendere fruibili i siti turistici presenti, offrendo servizi, mettendo da parte risorse, riducendo gli sprechi, attuando la promozione del territorio attraverso diversi strumenti di marketing. Tra l’altro, una circolare della presidenza del Consiglio dei ministri obbliga gli enti a destinare il 2% delle risorse al settore della comunicazione.
Spesso il 2% non esce fuori. Finalmente quest’anno, dopo tre anni di amministrazione e di stenti gestionali, siamo riusciti a destinare 130 mila euro per il settore della comunicazione”.
 


L’agricoltura ha perso circa 2 mila imprese. Sbocchi nel biologico e nei prodotti di eccellenza

Quali sono gli obiettivi per questo anno?
“Abbiamo già esitato un calendario e stabiliremo nella prossima seduta di giunta le somme da riservare ad ogni iniziativa. A queste si aggiungeranno le tre iniziative finanziate coi Po 2007 -2013 per un importo di circa 200 mila euro, mentre le somme per le iniziative promozionali della Camera si aggirano intorno ai 130 mila euro”.
Quante imprese sono inscritte alla Camera di Commercio?
“Circa 40 mila, il primo settore è l’agricoltura che però ha perso quasi 2 mila imprese”.
Esistono delle iniziative per favorire le imprese esistenti o quelle giovani?
“Per sfruttare i Po è stato istituito lo sportello per le imprese giovanili e femminili, riscontrando una grande presenza di potenziali imprenditori, che possono usufruire di contributi a fondo perduto sino a un massimo di un milione e mezzo di euro. C’è spazio per fare impresa, ma dobbiamo cambiare noi, fare molta più formazione nei confronti di chi vuole fare impresa. Bisogna essere più preparati, più dinamici, più competitivi e concorrenziali”.
Secondo lei quali sono i settori su cui le nuove imprese possono investire ad Agrigento?
“L’agricoltura specializzata nel settore biologico e nei prodotti di eccellenza, e naturalmente il turismo, unica possibilità  di salvezza economica. Inoltre, si può investire nel terzo settore inteso come cooperative. Credo allo sviluppo del nostro territorio, ci stiamo muovendo bene, specie nel contatto con i territori contigui, in particolar modo con Caltanissetta. Il raddoppio della Ss 640 dovrebbe rappresentare linfa vitale per questi due territori”.

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