Erosione e rischio idrogeologico opportunità per i comuni siciliani - QdS

Erosione e rischio idrogeologico opportunità per i comuni siciliani

Giuseppe Bellia

Erosione e rischio idrogeologico opportunità per i comuni siciliani

venerdì 30 Aprile 2010

Nella Gurs n. 19 del 16 aprile un decreto del dg del dipartimento regionale Territorio, Sergio Gelardi. Entro 60 giorni possono presentare parchi progetto finanziati dal Po Fesr

PALERMO – I Comuni siciliani a rischio idrogeologico, caratterizzati da fenomeni d’erosione, di dissesto del suolo e delle coste, non perdano questa opportunità.
Dopo l’alluvione dei paesi messinesi del 1° ottobre, la Regione siciliana (individuando i Comuni e le aree critiche annesse) si è attivata concretamente per la tutela del territorio dell’Isola.
Si apprende dalla Gazzetta ufficiale regionale n 19 del 16 aprile scorso, di un decreto a firma del dirigente regionale del dipartimento Territorio e Ambiente, Sergio Gelardi, che invita i Comuni a rischio a presentare parchi – progetto per la mitigazione del rischio idrogeologico e difesa dell’erosione costiera, potendo attingere alle misure 2.3.1.1 e 2.3.1.2 del Po Fesr 2007 -2013. Si tratta tecnicamente di una “manifestazione d’interesse”, attraverso cui la Regione, informa gli Enti locali potenzialmente beneficiari delle misure, che i progetti esecutivi cantierabili, potranno essere finanziati “sino alla concorrenza delle risorse disponibili sulle linee d’intervento in questione” con finanziamenti dal fondo Po Fesr 2007 – 2013.
Il decreto, rientra nell’Accordo di programma firmato fra ministero dell’Ambiente e assessorato regionale Territorio e Ambiente (emanato con la legge n 191 del 23 dicembre scorso) che fissa gli interventi prioritari in materia di Pai (Piano assetto idrogeologico).
La scadenza per la presentazione dei progetti per i Comuni, è fissata in 60 giorni, a decorrere dalla comunicazione in Gurs del 19 aprile scorso, istanze da inoltrare allo stesso dipartimento.
Il provvedimento nel merito, individua i Comuni (l’elenco è presente nel decreto) che potranno beneficiare dei finanziamenti e per quali misure del Pai, gli Enti locali beneficiari “sulla carta”, potranno chiedere i finanziamenti.
In totale, sono 78 le aree dell’Isola individuate dal dipartimento regionale Territorio ed Ambiente, che potranno beneficiare dei contributi per le seguenti criticità del territorio: interventi di messa in sicurezza, mitigazione del rischio idrogeologico, consolidamento delle pendici, consolidamento del costo roccioso e del centro abitato. E’ la provincia di Messina (con l’individuazione di 39 aree d’alta criticità, tre di queste a Scaletta Zanclea) l’Ente locale, con maggiori opportunità di consolidare il territorio.
Seguono la provincia di Palermo (nove), quella di Catania (otto) e quella agrigentina (sette). La provincia con un minore fabbisogno d’interventi di consolidamento del territorio, secondo il decreto, è quella di Trapani, con una sola area critica individuata (nel comune di Poggioreale).
A conclusione della fase di presentazione delle istanze presso il dipartimento, si procederà alla valutazione dei parchi – progetto, e alla successivamente assegnazione dei fondi, finalità non prevista da questo decreto.

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