Regione: assenze in calo del 6,1% - QdS

Regione: assenze in calo del 6,1%

Pierangelo Bonanno

Regione: assenze in calo del 6,1%

mercoledì 12 Maggio 2010

I dati siciliani dall’ultima rilevazione del ministero per la Pubblica amministrazione e l’innovazione relativi a marzo 2010. Particolarmente virtuosi i dipendenti dell’Asp di Caltanissetta con -28,3 % di assenze

PALERMO – Il rilevamento delle assenze dei dipendenti pubblici è divenuto un adempimento previsto espressamente dalla legge, ed è effettuato dal ministero della Pubblica Amministrazione e l’Innovazione.
In particolare, grazie all’iniziativa dell’attuale ministro, Renato Brunetta, questa modalità di verifica contribuisce, certamente, a quantificare il grado di impegno dei pubblici dipendenti rivolto a raggiungere il buon funzionamento della macchina amministrativa, ed ha contribuito all’aumento del tasso di fiducia dei cittadini alle Istituzioni. L’ultimo rilevamento del Ministero svolto in collaborazione con l’Istat si riferisce al marzo 2010, non tiene conto dei comparti Scuola, Università, Pubblica Sicurezza, Vigili del Fuoco e delle amministrazioni con meno di 50 dipendenti. Rispetto al marzo 2009  tra i dipendenti della Regione Siciliana si registra una diminuzione del 6,1% delle assenze.
Nelle diverse macro aree del Paese le assenze per malattia registrano variazioni percentuali comprese tra il –2,8% delle Regioni del Mezzogiorno ed il +12% di quelle del Nord Est.
Nel settore sanitario siciliano si riscontrano differenti tendenze.
In particolare, si registra una diminuzione delle assenze per malattia all’Asp di Caltanissetta – 28,3%, all’Istituto sperimentale zootecnico per la Sicilia – 21,1%, all’Azienda Ospedaliera Piemonte – 1,8%, invece, si palesano degli evidenti aumenti dei tassi percentuali all’Asp 8 – Azienda sanitaria provinciale di Siracusa +3,3%, all’Asp di Agrigento +3,5%, all’Azienda ospedaliera Papardo + 4,3%, all’Azienda ospedaliera S.Giovanni di Dio + 9,8%, all’Asp di Trapani + 18,5% e all’Azienda Ospedaliera Umberto I di Enna + 33,9%.
Rispetto ai livelli prevalenti prima dell’entrata in vigore della legge n. 133/2008, nel secondo anno di applicazione della stessa legge giugno 2009 – marzo 2010, si registra una riduzione delle assenze per malattia pro capite del 31,9% rispetto ai valori prevalenti prima dell’entrata in vigore della norma.
I dati sono disponibili e verificabili sul sito istituzionale del Ministero www.innovazionepa.it. Nella rilevazione delle assenze dei dipendenti pubblici il ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione ha posto in risalto gli episodi di assenteismo emersi da controlli ed indagini, a cui le agenzie di stampa hanno rivolto specifica attenzione, come nei casi siciliani dei Comuni di Barcellona e Niscemi, già citati nell’edizione del  del 31 marzo scorso.
La riduzione progressiva delle assenze a livello nazionale sono il risultato di nuove fasce orarie di reperibilità, più stringenti rispetto alle precedenti, che vanno dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00, istituite con un decreto, del dicembre 2009, a firma del ministro Brunetta, anche se in Sicilia la situazione è differente, poiché vige una fascia oraria, che complessivamente ricomprende quattro ore  contro le sette nazionali.
Il 15 marzo scorso il dirigente generale del Dipartimento regionale della Funzione pubblica e del personale, Giovanni Bologna, emanava una direttiva in materia di assenteismo.
La stessa direttiva evidenziava come sia stato fondamentale, in ambito nazionale, l’istituzione delle nuove fasce di reperibilità  per far diminuire il fenomeno dell’assenteismo nella pubblica amministrazione; inoltre, sottolineava come, anche in Sicilia, siano state avviate le procedure per adeguare la disciplina delle fasce di reperibilità dei lavoratori assenti per malattia agli standards nazionali.
 

 
In ogni dipartimento regionale costante monitoraggio da comunicare ogni mese alla Funzione pubblica
 
La stessa Direttiva del 15 Marzo scorso emanata dal dipartimento regionale del personale, in tema di assenteismo, evidenziava come ai dirigenti sia affidata l’attività di coordinamento, direzione e controllo dell’attività degli uffici, pertanto, si sottolineava, nel provvedimento regionale, l’opportunità che eventuali infrazioni accertate dovessero essere segnalate, visto che l’ assenteismo incide maggiormente in termini negativi sull’efficienza e credibilità dell’Amministrazione.
Al fine di rendere più incisiva tale verifica lo stesso dirigente generale, Giovanni Bologna, invitava i dirigenti ad attenersi a delle specifiche indicazioni inserite nel provvedimento, cioè: l’adozione, laddove non ancora installati, di sistemi di  rilevazione automatica delle presenze, che non consentissero la lettura di eventuali duplicazioni; il controllo delle presenza dei dipendenti nella sede di lavoro; il costante monitoraggio in ogni dipartimento, al fine di verificare l’eventuale ripetitività delle assenze in alcune giornate della settimana e le possibili motivazioni.
Gli esiti di tale monitoraggio, secondo le previsioni del provvedimento regionale, dovranno pervenire entro la prima decade di ogni mese al dipartimento regionale della Funzione pubblica.
 

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