In particolare, grazie all’iniziativa dell’attuale ministro, Renato Brunetta, questa modalità di verifica contribuisce, certamente, a quantificare il grado di impegno dei pubblici dipendenti rivolto a raggiungere il buon funzionamento della macchina amministrativa, ed ha contribuito all’aumento del tasso di fiducia dei cittadini alle Istituzioni. L’ultimo rilevamento del Ministero svolto in collaborazione con l’Istat si riferisce al marzo 2010, non tiene conto dei comparti Scuola, Università, Pubblica Sicurezza, Vigili del Fuoco e delle amministrazioni con meno di 50 dipendenti. Rispetto al marzo 2009 tra i dipendenti della Regione Siciliana si registra una diminuzione del 6,1% delle assenze.
Nelle diverse macro aree del Paese le assenze per malattia registrano variazioni percentuali comprese tra il –2,8% delle Regioni del Mezzogiorno ed il +12% di quelle del Nord Est.
In particolare, si registra una diminuzione delle assenze per malattia all’Asp di Caltanissetta – 28,3%, all’Istituto sperimentale zootecnico per la Sicilia – 21,1%, all’Azienda Ospedaliera Piemonte – 1,8%, invece, si palesano degli evidenti aumenti dei tassi percentuali all’Asp 8 – Azienda sanitaria provinciale di Siracusa +3,3%, all’Asp di Agrigento +3,5%, all’Azienda ospedaliera Papardo + 4,3%, all’Azienda ospedaliera S.Giovanni di Dio + 9,8%, all’Asp di Trapani + 18,5% e all’Azienda Ospedaliera Umberto I di Enna + 33,9%.
Rispetto ai livelli prevalenti prima dell’entrata in vigore della legge n. 133/2008, nel secondo anno di applicazione della stessa legge giugno 2009 – marzo 2010, si registra una riduzione delle assenze per malattia pro capite del 31,9% rispetto ai valori prevalenti prima dell’entrata in vigore della norma.
La stessa direttiva evidenziava come sia stato fondamentale, in ambito nazionale, l’istituzione delle nuove fasce di reperibilità per far diminuire il fenomeno dell’assenteismo nella pubblica amministrazione; inoltre, sottolineava come, anche in Sicilia, siano state avviate le procedure per adeguare la disciplina delle fasce di reperibilità dei lavoratori assenti per malattia agli standards nazionali.
Al fine di rendere più incisiva tale verifica lo stesso dirigente generale, Giovanni Bologna, invitava i dirigenti ad attenersi a delle specifiche indicazioni inserite nel provvedimento, cioè: l’adozione, laddove non ancora installati, di sistemi di rilevazione automatica delle presenze, che non consentissero la lettura di eventuali duplicazioni; il controllo delle presenza dei dipendenti nella sede di lavoro; il costante monitoraggio in ogni dipartimento, al fine di verificare l’eventuale ripetitività delle assenze in alcune giornate della settimana e le possibili motivazioni.
Gli esiti di tale monitoraggio, secondo le previsioni del provvedimento regionale, dovranno pervenire entro la prima decade di ogni mese al dipartimento regionale della Funzione pubblica.